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Cosa vuol dire essere solitari? Chi è una persona solitaria?

Si definisce solitaria quella persona che ha sviluppato degli hobby e interessi personali e che avendo problematiche con la società ha preferito rassegnarsi a queste problematiche e stare per conto proprio piuttosto che tentare di risolvere questi problemi.

Pagina di disambiguazione nell'articolo estroversione e antisociale.

Prima di procedere con la lettura di questo articolo è necessario avere chiari in mente la differenza di significati che ci sono fra i vari termini per non confondersi.

 

Il soggetto solitario è quindi connotato da una tristezza che con gli anni potrebbe essere stata mascherata da autoconvincimenti vari come "sto bene da solo" "non mi servono gli altri" etc.. ma che in realtà conserva desideri in tal versante e potrebbe perfino non essere appagato perché ha dei bisogni sociali che non può raggiungere.

Questo soggetto può apparire quindi in due modi:

- coerente, parla del suo problema, ammette che c'è qualcosa che non va e della sua scelta di rassegnazione e quindi nel momento in cui potrebbe incontrare qualcuno di compatibile uscire finalmente da quello stato solitario;

- incoerente, non parla del suo problema, si è autoconvinto o comunque tenta di convincere gli altri di questo perché ne teme il giudizio o perché non desidera farsi vedere come un disadattato o qualcuno che ha problemi (per evitare sentimenti di inferiorità). Questo lo porta di fatto un giorno ad apparire incoerente, specialmente se inizierà un rapporto con quelle persone a cui inizialmente aveva professato un genere, se trovando compatibilità inizierà a cambiare routine e ad uscire da quella che aveva definito uno stato piacevole.

 

Il solitario è una persona con problemi e fragilità, ha quindi un'accezione negativa e infatti questi soggetti finiscono per uscire fuori dallo stato di essere solitari nel momento in cui trovano qualcuno che percepiscono come compatibile.

Questo potrebbe accadere o per caso o perché comunque durante la fase solitaria il soggetto ha dei cambiamenti che lo rendono più compatibili e migliori da un punto di vista sociale e a future "immersioni nel sociale" troverà qualcuno che prima non trovava.

 

Le cause specifiche dell'essere solitarie sono:

- disadattamento sociale;

- comportamenti specifici percepiti come anticipatici;

- difficoltà a tollerare e accettare gli altri.

 

 

Il solitario viene spesso confuso con l'introverso e con lo schizoide.

L'introverso è colui che a differenza del solitario è appagato con una ristretta cerchia sociale perché si completa fra passioni e persone con cui condividerle, questo soggetto differisce dal solitario perché evidenzia questo lato di passare diverso tempo con le sue cose e per quanti rapporti nuovi possa instaurare finirà comunque per non modificare la propria routine e questo dualismo "passare tempo da solo e passare del tempo con gli altri".

Lo schizoide è invece un soggetto che non ha alcun interesse nello sviluppare rapporti con altri, è una persona che per diversi motivi è finita con lo sviluppare questa personalità e quindi non è definibile solitaria perché non c'è insoddisfazione o possibilità che le cose cambino se rimane con quella personalità.

Il solitario invece traspare proprio perché nel momento in cui incontra finalmente qualcuno di compatibile la sua routine cambia in modo immediato e significativo.

 

 

Ci sono tre indicatori rapidi per capire se la pesona è solitaria:

- nel momento in cui avvia un rapporto soddisfacente e compatibile tende a modificare la sua routine che era prima basata comunque su inoddifazione e non aver modo di avere sufficienti persone (o comunque non aver trovato una particolare persona) con cui fare ciò che desiderava fare;

- potrebbe giustificare il fatto che gli piaccia stare da solo senza che sia introverso o schizoide;

- ha difficoltà a instaurare rapporti con gli altri.

 

 

Chi non è solitario

A volte il soggetto potrebbe usare delle scuse per aggirare alcuni situazioni sociali parlando di una fantomatica preferenza solitaria o altrscuse simili. Si assiste a questo fenomeno ad esempio quando il soggetto nei rapporti tenta di evitare legami o altro e quindi usa queste giustificazioni prive di un reale significato o comunque usa parole "meno pesanti" per non parlare di realtà scomode. Va fatta attenzioni quindi a non confondere lo stato solitario con i vari tentativi di giustificazione e spiegazione che alcune persone potrebbero portare quando vanno cauti nei rapporti o quando non desiderano spingersi oltre senza destare sospetti nell'altro o passare per coloro che sono interessati solo a qualcosa di più superficiale e meno intimo. 

Per capire questo passaggio è necessario entrare nell'ottica che un conto è il fenomeno che riguarda l'instaurare rapporti, persone che ne desiderano di più altri di meno e altri ancora che fanno fatica a trovarli, poi c'è il fenomeno di quale rapporto si desidera, fino a che punto si desidera entrare in intimità etc..

 

DA RIVEDERE

 

L'essere solitari è la conseguenza dell'avere una personalità difficile, una persona che non tende ad adattarsi e che ad un determinato punto la persona compie una scelta, dove piuttosto che continuare ad avere questi rapporti pieni di contrasti litigi, rabbia, etc.. preferisce la solitudine e andare avanti solo con quei rapporti dove non c'è più alcun attrito o conflitto, anche se questi si rivelassero essere pochi.

Questa scelta nasce proprio dal fatto che la persona non accetta più quella sofferenza, non è disposto più a scendere ad un compromesso percepito come inaccettabile e quindi trova più gradevole e accettabile diminuire la rete sociale (anche fino all'osso se necessario) non che avere la vecchia situazione carica di conflitti.

 

L'essere solitari diviene l'evoluzione quasi scontata per la maggior parte delle persone intolleranti, le persone difficili che ad un determinato punto dicono basta ed entrano in una dinamica di "meglio pochi ma buoni".

 

L'essere solitari non va confusi con il blocco dell'introverso che invece ha difficoltà nel trovare persone affini, il solitario ha problemi con la tolleranza.

APPUNTI:

una persona solitaria può iniziare a diventare scontrosa verso quei soggetti che non tollera ad indicare che lei è la prima a desiderare di toglierseli di torno

Cambiare se stessi per smettere di essere solitari

ultima modifica il: 06-07-2017 - 10:09:14
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