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Cosa è la speranza? Cosa si intende per sperare?

La speranza è quel sentimento che un soggetto prova nel momento in cui guardando ai suoi obiettivi futuri pensa o sente che potrà raggiungerli.

La speranza è un sentimento diverso a seconda che il soggetto abbia un luogo di regolazione esterno o interno.

Un soggetto che ha un luogo di regolazione interno pensa "io ce la posso fare" mentre un soggetto che ha un luogo di regolazione esterno pensa "l'ente esterno mi darà ciò che voglio", ad esempio sento che sarò fortunato e mi arriverà ciò che voglio.

Da qui speranza attiva e speranza passiva, perché nel primo caso il soggetto si darà da fare per far arrivare ciò che vuole, mentre il secondo si limiterà ad aspettare che un ente esterno lo faccia arrivare.

 

La speranza attiva si basa su tre elementi:

- ottimismo, anche un soggetto con bassa autostima (ma dinamica) agisce

- alta autostima statica, un soggetto che ha una visione statica di sé ha speranza solo se ha un'alta autostima, se pensa di poterlo fare

 

Si legga aspettativa.

 

"Non so più cosa devo fare.
Sono ormai arrivato al limite.
Anche la più piccola speranza di poter proseguire, mi sta abbandonando.

Vado avanti alla giornata, senza alcun obiettivo, senza stimoli, senza più interessi, senza aspettative, senza la benché minima prospettiva per il futuro.
Cerco di trascinarmi a forza giù dal letto per iniziare l'ennesima vacua giornata e strisciare fino a notte inoltrata, unico momento in cui posso evitare di subire pressioni esterne.

Anche la mia creatività, sulla quale nutrivo ancora una piccola fiducia e che mi aiutava a conciliare il sonno, mi sta abbandonando.
L'unica cosa a cui riesco a pensare ora, una volta coricatomi, è il desiderio di non svegliarmi più il giorno dopo, così smetterei di soffrire.

Con l'arrivo della "bella" stagione, la situazione peggiora ulteriormente ed io ho ancora più voglia di chiudermi in casa, al buio.
Non ho alternative, si preannuncia un'altra estate fermo.

Gli sforzi per cercare un lavoro sono stati vani.

L'umore è sotto terra, l'autostima irrimediabilmente danneggiata e i sentimenti completamente soffocati.

Psicofarmaci e psicoterapia non sono mai stati efficaci.

Anche i miei sono disperati e non sanno dove sbattere la testa.

Non ho un futuro.
Non so più cosa farne della mia vita."

 

Questo scritto descrive cosa provi un soggetto che perda la speranza, in quanto la sua vita perde completamente di significato, specialmente se la speranza l'ha persa sugli obiettivi di vita.

 

DA RISCRIVERE

Quando una persona vuole qualcosa questo qualcosa può essere preso nel presente o nel futuro, ma il futuro non è qualcosa di certo o totalmente conoscibile ed è per questo che in base a come il soggetto pensa e vede questo raggiungimento si producono pensieri differenti.

Questo porta a due tipologie di pensieri:

- il primo si descrive come pensiero di speranza o di disperazione, a seconda se il soggetto lo veda possibile o meno, basadosi su quello che tecnicamente si definisce locus of control esterno, cioè laddove la persona non si vede come un agente della realtà e pensa che il tutto avvenga senza il suo interevento, da qui la speranza intesa come un limitare ad aspettarsi qualcosa o viceversa nella disperazione il soggetto non si aspetta più nulla perché pensa che nel suo futuro non gli verrà dato;

- il secondo si descrive come pensiero ottimismo o pessimistico, a seconda se il soggetto vede o meno possibile il suo obiettivo, a differenza del punto precedente questa forma di pensiero nasce se il soggetto si vede come un agente che può controllare e regolare con le sue azioni al realtà che lo circonda, influenzare gli eventi e fare in modo di raggiungere l'obiettivo. Se la persona crede di potercela fare, di essere in grado, di poter fare la differenza è ottimista, viceversa è da considerarsi pessimista in quanto crede di non potercela fare, che lui come agente della realtà non abbia modo.

 

La speranza e l'ottimismo si scontrano inevitabilmente con la realtà e il concetto di fattibilità, cioè sebbene questi pensieri nascano nel presente il futuro comunque lentamente avanzerà e il soggetto immergendosi in esso inizierà a vedere la realtà prima solo prevista.

Nella speranza il soggetto potrebbe iniziare a vedere che non sta arrivando ciò che aveva sperato e nell'ottimismo il soggetto potrebbe non vedere risultati significativi nonostante i suoi tentativi di raggiungere l'obiettivo.

La fattibilità è fondamentale sopratutto nell'ottimismo, perché mentre nella speranza il soggetto semplicemente non sfrutta il suo potenziale, non usa il suo potenziale di intervento nella realtà per cambiare secondo la sua volontà, nell'ottimismo la fattibilità è un feedback che dirà al soggetto se è necessario cambiare piano o se conviene arrendersi e puntare altrove per dei suoi limiti che vanno prima superati (il rapporto fra spesa e resa).

La disperazione è probabilmente il sentimento più negativo e con potenziale depressivo umano, la persona nella sua visione di "arriva solo per cause esterne" finisce anche per credere che non arriverà mai, che non ci sarà modo creando una profonda alterazione dell'umore fra stizza, tristezza e insoddisfazione nonché perdere di significato alla vita stessa se quell'obiettivo era importante.

FINO A QUI

Si definisce speranza quella visione in cui il soggetto conserva la possibilità o la certezza che ciò che pensa/cerca arriverà. Viceversa si parla di disperazione quando la persona si convince che questo non accadrà mai.

La speranza evidenzia solo le credenze riguardo a ciò che il soggetto ritiene possibile o non possibile e se c'è quanto sia la probabilità. La persona poi potrebbe essere ottimista o limitarsi ad aspettare passivamente che ciò che ritiene probabile accada.

Grosso modo il soggetto speranzoso ha tre profili comportamentali:

- ottimistico, si da da fare per raggiungere ciò che ritiene possibile;

- in attesa di opportunità, il soggetto attende che arrivino delle opportunità da sfruttare per fare meno fatica possibile;

- passivo, il soggetto limita ad attendere che le cose vengano da sé e in modo casuale.

 

La speranza va analizzata sotto un profilo di fattibilità e statistico per calcolare quante sono le probabilità che ciò che spera il soggetto possa accadere per fortuna o possa arrivare l'opportunità che cerca.

A livello generico si potrebbe dire che ogni cosa è possibile se si hanno le risorse per farlo, si scopre il modo di farlo e si ha sufficiente motivazione per portare avanti tale progetto, il problema per una persona saggia non è tanto "si può farlo" quanto "mi conviene farlo?".

 

Il verbo sperare ha assunto una connotazione negativa perché quando ci si limita a sperare e quindi si agisce passivamente si entra nella situazione per cui "potrebbe non arrivare" perdendo tempo che potrebbe essere speso per favorire e raggiungere ciò che si desidera senza stare ad attendere "la botta di culo".

Da qui il detto comune "chi di speranza vive disperato muore" per sottolineare che limitarsi a sperare è negativo, avere speranza è positivo se questa è accompagnata da ottimismo o attesa dell'opportunità da sfruttare, il tutto unito con un progetto fattibile e valido.

 

Si legga ottimismo per approfondire.

ultima modifica il: 21-04-2019 - 8:16:46
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