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Cos'è un simbolo?

(simbolo associativo e simbolo deduttivo)

Si definisce simbolo qualsiasi elemento esterno che una volta percepito porterà immediatamente il soggetto ad arrivare una conclusione tramite pensieri automatici.

Il simbolo è tale perché rispecchia in pieno le credenze e l'esperienza del soggetto, segue quei processi mentali che si potrebbero descrive come "se c'è quell'elemento allora si tratta di una cosa specifica".

Se camminiamo per un sentiero e vediamo delle orme di animali subito concludiamo che lì sono passati degli animali, se vediamo una persona che fa la gelosa subito pensiamo che non voglia perdere l'altro.

Il simbolo è un elemento chiaro per il soggetto, che gli dà modo di giungere immediatamente ad una conclusione.

Simboli oggettivi e simboli soggettivi.

Il simbolo per comodità diventa tutto ciò che rispecchia in pieno la conoscenza del soggetto e sulle regole che questo ha sviluppato del mondo così da porterlo portare rapidamente a conclusione.

Si potrebbe dire che la quasi totalità dei pensieri automatici non siano altro che conclusioni istantanee che il nostro cervello fa proprio a partire da simboli evidenti e chiari che scorge nella realtà che ha intorno, favorendo euristiche rapide ma anche conclusioni distorte ed errori di ragionamento.

 L'uso di simboli diviene quindi un mezzo pratico per portare un soggetto a credereo pensare a qualcosa.

 

Il simbolo, se sottoforma di immagine, diventa icastico per chi possiede quell'associazione.

Qual è la differenza fra simbolo ed emblema? L'emblema è un particolare tipo di simbolo utilizzato per comunicare qualcosa in particolare. Ad esempio un'artista che sa che nella comunità cristiana la croce è un simbolo, lo potrà utilizzare dentro un suo quadro per mandare uno specifico messaggio.

L'emblema si potrebbe definire come un particolare uso dei simboli a fine comunicativo specialmente nell'arte e in qualsiasi forma di espressione.

 

Fino a qui 

 

 

L'AB separa nettamente il concetto di simbolo da quello di segno. Il segno è una parola o qualsiasi elemento che ne definisce un altro, il simbolo è un evento reale che porta la persona a considerare maggiormente le implicazioni di quel gesto specialmente se nella sua mente simboleggiano qualcosa, sono strettamente collegate a delle implicazioni seguendone le regole che ha già sviluppato. Il "cane" come parola è un segno perché può essere usata al posto dell'animale reale per comunicare o pensare.

 

L'esempio più antico di simbolo che si conosce è questo:

"In greco antico, il termine simbolo (Σύμβολον) aveva il significato di "tessera di riconoscimento" o "tessera hospitalitas (ospitale)", secondo l'usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città, spezzavano una tessera, di solito di terracotta o un anello, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un'alleanza: da qui anche il significato di "patto" o di "accordo" che il termine greco assume per traslato. Il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l'esistenza dell'accordo" [fonte wikipedia]."

Questo ci fa comprendere quanto il simbolismo sia antico e potente, il solo fatto di spezzare un pezzo di terracotta portava a maggior fiducia, le persone ci credevano maggiormente e probabilmente erano ancora più motivate a non tradire il patto, anche agli occhi degli altri.

La potenza del simbolo non è solo personale ma anche sociale, rende reale qualcosa che altrimenti sarebbe interpretabile o facilmente dimenticabile.

 

Riti di passaggio e riti di iniziazione

Questi simboli sono stati usati nel corso dei secoli per aiutare le persone a crescere e integrarsi nella società, l'uso di questi simboli era duplice da una parte aiutavano la persona stessa a credere in qualcosa e anche gli altri a riconoscerlo.

 

Oggi un rito di passaggio a livello puramente simbolico sarebbe insufficiente, prima si poteva passare a qualcosa per il solo effetto tempo oggi non è più così, la realtà è complicata, adattarsi è più complicato e prima di simboleggiare qualcosa è necessario aver sviluppato qualcosa di reale.

Questo potrebbe spiegare perché questi riti siano venuti sempre meno, perché ci si è resi conto che non erano più sufficienti a garantire nulla anzi creavano problemi perché da una parte si credeva in qualcosa che poteva non avere un corrisposto reale.

Da qui anche il concetto di emblematico per intendere quando l'uso di un simbolo diventa comunque non facile da decifrare per come è stato inserito in un contesto.

 

 

 

FINO A QUI

 

Detta in altri termini il segno è qualcosa di statico che si può usare per attribuire un significato mentre il simbolo è qualcosa di umano, qualcosa di reale che esiste.

Il segno diviene utile per comunicare e per accordarsi su significati standard mentre i simboli sono su un livello differente in quanto i significati sono più complessi, si pensi al simbolo che ha cenare con una persona indicando amicizia oppure al simbolo di invitare qualcuno in casa propria.

L'uso dei simboli è diverso in base alla percezione del soggetto al punto che quelle che per qualcuno potrebbe essere un simbolo che lo rassicura in qualcosa per altro potrebbe essere indifferente o addirittura l'opposto indicando fenomeni che generano insicurezza.

da rivedere

Qui traspare immediatamente la credenza di controllo e certezza ovvero le persone invece di limitarsi ad un accordo verbale hanno anche generato un elemento materiale da condividere ed utilizzare come simbolo come se quel gesto trasmettesse loro la certezza che tale accordo verrà rispettato.

Le credenze di controllo nei confronti dei simboli possono essere generalizzate in questo modo "se c'è questo oggetto, se è stato fatto questo elemento materiale allora accadrà questo evento", cioè le persone una volta che vedono qualcosa di inconfondibile e di tangibile lo vedono come un simbolo che nelle loro credenze li porta a pensare con certezza che allora accadrà anche un altro evento.

Facciamo un esempio di credenza di controllo senza simbolismo e poi credenza di controllo con simbolismo:

- se una persona mi vuole bene allora non mi farà mai del male (credenza di controllo dove il soggetto collega due eventi in modo certo);

- se il mio ragazzo mi regala un anello vuol dire che per lui sono la persona più importante e mi amerà per sempre (credenza di controllo basata sul simbolismo).

 

Le credenze di controllo basate sul simbolismo sono più potenti anche perché invocano ulteriori fallace come "ciò che vedono di fronte a me è certo e reale allora sarà certo e realtà anche l'evento che mi aspetto che accada".

 

Si legga controllo per approfondire.

 

ultima modifica il: 10-12-2018 - 21:07:32
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