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- Scrupolo -
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Cosa è lo scrupolo? Cosa si intende per essere scrupolosi?

 (collegare con senso di colpa)

Il sentimento negativo che un soggetto prova nel momento in cui pensa che le sue azioni avranno conseguenze negative sia conscie (sa esattamente cosa accade) sia inconscie (avverte che può accadere qualcosa di negativo anche se non sa esattamente cosa).

Si parla invece di "Farsi degli scrupoli" nel momento in cui la persona ancor prima di prendere una scelta pensa alle conseguenze, cioè ha un pensiero responsabile.

Lo scrupolo quindi può essere il frutto di un pensiero automatico o di un avvertimento esterno o può essere il frutto di un pensiero intenzionale in cui la persona pensa alle conseguenze delle proprie scelte e azioni.

Scrupolo e paranoia? Lo scrupolo è una particolare forma di paranoia che riguarda la socialità, le conseguenze sociali del suo agire. Farsi degli scrupoli vuol dire farsi delle paranoie, cioè in qualche modo il soggetto ha paura per qualcosa, non lo fa a cuor leggero anche nel caso poi agisse.

 

 

 

 

 

Il pensiero scrupoloso può avvenire in due modi:

- farsi gli scrupoli in modo efficace e bilanciare il comportamento in modo da non avere conseguenze disfunzionali, lo scrupolo ha portato cioè ad un migliormento della propria esistenza;

- farsi un numero così elevato di scrupoli da danneggiare la propria qualità esistenziale, il soggetto entra nell'ambito della distorsione, della paranoia e perfino dell'irrazionalità dove investe una mole di tempo non commisurata alla conseguenze e per di più potrebbe fare delle modifiche a causa di questi scrupoli errate.

 

Qual è la differenza fra scupolo e ritegno?

Mentre lo scrupolo si ha nel momento in cui si pensa alle conseguenze delle proprie azioni, il ritegno è invece un'inizione intenzionale dove la persona desidera reprimersi, desidera essere inibita.

 

 

Si legga responsabilità per approfondire.

 

DA RISCRIVERE

 

 

 

L'etimologia del termine è quella di sassolino, il senso metaforico è quello del disagio che provano le persone quando fanno qualcosa che va contro la loro morale cioè sanno che è socialmente sbagliato, sanno che  va contro le loro regole o sanno che non è normale.

Avere degli scrupoli quindi vuol dire che il soggetto ha fatto o detto qualcosa (o non fatto) e questo gli sta generando diverse sensazioni di disagio proprio a causa di questo comportamento che va contro la sua morale.

Sono due gli errori più comuni:

-1 il primo è assolutistico, il soggetto non si rende conto del relativismo morale e pensa erroneamente che ogni altra persona abbia questo disagio sulle stesse cose in cui lo ha lei;

-2 il secondo consiste nel non riuscire a capire l'esistenza di persone non solo che hanno morali diverse ma che potrebbero non averla affatto in alcuni frangenti e quindi non provare nulla e non pensarci minimamente, non provando disagio o sentimento alcuno.

Lo scrupolo è un termine utile perché resta sul generale evidenziando qualsiasi forma di disagio a carico di comportamenti morali, qui un elenco dei più diffusi:

- senso di colpa dall'aver infranto una regola o aver fatto qualcosa di sbagliato;

- timore delle conseguenze di aver fatto qualcosa percepito come deviante;

- timore del giudizio altrui in soggetti succubi.

 

L'AB con questo termine va a sostuire definitivamente l'uso errato del termine coscienza usato ad esempio con frasi come "ma non ce l'hai una coscienza?", termine che viene usato proprio da coloro che non capiscono il concetto di relativismo morale.

La dinamica dello scrupolo è parossistica cioè il soggetto ha due possibilità o asseconda la sua visione morale annullando il disagio che delinea quel fenomeno chiamato anche "avere degli scrupoli" oppure nonostante questo proseguire e accettare e resistere a tale disagio e seguire il detto "non farsi scrupoli". 

Si parla di "non avere scrupoli" solo se il soggetto in tale ambito comportamentale non ha alcuna morale a riguardo, detto in altri termini queste due dinamiche quindi riguardano entrambe chi prova disagio morale mentre la dinamica di chi non lo prova si descrive con "non avere scrupoli".

Quando una persona segue i propri scrupoli vuol dire avere ritegno? No lo scrupolo descrive la dinamica di disagio dove il soggetto è indeciso e ha dei dubbi, nel ritegno questo non accade il soggetto ha una visione chiara riguardo a quello che non va fatto e se cede è per altre dinamiche.

Lo scrupolo quini descrive quella situazione di indecisione dove da una parte c'è il desiderio e la motivazione e dall'altra una serie di disagi che generando un conflitto sulla quale c'è indecisione mentre il ritegno è un conflitto privo di indecisione e dove il soggetto cede solo in determinate caratteristiche.

 

 

DA RIVEDERE/CANCELLARE

 

Il concetto di scrupolo insieme a quello di ritegno aiuta a definire ogni tipologia di scenario morale, eccoli elencati:

- Si definisce scrupolosa una persona che ha una morale e che la segue;

- si definisce senza scrupoli una persona che ha una morale ma sceglie di non seguirla perché c'è qualcosa che probabilmente ritiene più giusto o conveniente al punto tale da superare il senso di colpa;

- si definisce senza ritegno un soggetto che ha un desiderio intenso su qualcosa che non deve fare e che a causa di momentanei eventi di eurofia compie per poi pentirsene e sentirsi in colpa per ciò che ha fatto. A differenza della scelta senza scrupoli qui il soggetto nemmeno si rende pienamente conto della scelta fatta, è stato più un "cedere" ad una cosa che aveva scelto di non fare e quando la persona ritonerà lucida continuerà a sentirsi in colpa a differenza di chi ha compiuto la scelta senza farsi scrupoli;

- si definisce con ritegno un soggetto che non cede ad un desiderio che ricade in ciò che non deve fare;

- si definisce amorale un soggetto esterno che compie una scelta basandosi su altri, giudizio utilizzato da una persona con una morale nei confronti di un esterno che fa una scelta basata su altro, dove si rende conto che non necessariamente una persona ha la sua stessa morale e che per questo non è una persona che non si sta facendo scrupoli ma solo una persona amorale in quello specifico versante. Esempio, una persona crede che non si debba truffare, vede una persona vicina a lei che truffa e prima di fare qualsiasi giudizio tenta di capire come questo soggetto la pensi in quel settore, rendendosi conto che la persona in quel frangente non aveva alcuna morale lo giudica come una persona amorale e che ha fatto la sua scelta basandosi su altri fattori.

ultima modifica il: 04-11-2018 - 10:09:08
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