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- Equità -
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Cos'è l'equità?

 

COmportamento egalitario, mi comporto con te come mi comporto con chiunque, perché per me siete tutti uguali

Comportamento equo, mi comporto con te sulla base delle caratteristiche imparo a conoscere

Comportamento discriminatorio, mi comporto con te sulla base di quelle caratteristiche che io presumo

 

Esempio di comportamento egalitario, il genitore ha tre figli e desidera fare un regalo ai figli prima di morire, dividendo il regalo in parti uguali, anche se alcuni figli li preferisce di più o se la sarebbero meritata di più;

Esempio di comportamento equo, il genitore ha tre figli e spartisce l'eredità in base alle sue preferenze basate su fatti reali, i figli riconoscono che il ragionamento del padre è corretto, anche se ci restano male, ad esempio un figlio che ha dato tanti problemi, è stato assente e non ha mai aiutato non prende quasi nulla e non può far altro che accettare quello che è un dato di fatto;

Esempio di comportamento discriminatorio, il genitore ha tre figli e spartisce l'eredità in base alle sue preferenze basate su preconcetti, ad esempio il genitore pensa che uno dei figli è un incapace, che ha ripreso da un parente stupido, anche se le cose non stanno propriamente così, il figlio si risente e accusa il padre di essere discriminante perché non è come dice lui.

 

Il comportamento equo solitamente lo osserviamo anche sotto forma di incentivi, dove ad esempio i ragazzi più poveri e/o meritevoli vengono aiutati dallo stato a proseguire i loro studi, proprio perché si prende la loro situazione, la si analizza e ci si comporta di conseguenza.

L'equità consiste nell'applicare delle regole che sono scritte in modo dinamico, cioè non partono da un presupposto generalistico ma dal fatto che essendo ogni caso unico e con delle caratteristiche uniche, vanno prima analizzate queste caratteristiche e poi in base ad esse stabilire un'azione o un comportamento.

 

 

Potrebbe essere facile confondere equità e giustizia, ma è giusto ciò che rispetta le regole, equo invece ci suggerisce proprio un modo di scrivere ed applicare le regole che non si basa sull'assunto che siamo tutti uguali, ma che siamo tutti diversi.

Ad esempio una legge egualitaria potrebbe essere "tutti devono studiare all'università" partendo dal presupposto che tutti vogliono studiare, tutti sono bravi, etc...

Mentre una legge equa è "se sei povero e mi dimostri che studi con costanza e sei bravo ti aiuto a terminare gli studi, ma se sgarri taglio i fondi".

L'equità sembra scontata e banale ma in realtà diverse persone commettono l'errore di cadere nella fallacia dell'uguaglianza, non date per scontato che le persone siano eque, sopratutto perché a volte le persone che sanno di meritare poco puntano all'uguaglianza per mera convenienza.

 

 FINO A QUI

 

Trattamento equo (equità), si interviene conoscendo e analizzando tutti gli elementi in causa e agire secondo questi, l'equità si potrebbe tradurre in "siamo tutti diversi e abbiamo tutti un potenziale che siamo noi stessi a sviluppare, trattare equamente le persone vuol dire interagire con loro in quest'ottica, conoscendole e trattandolo per quelle che sono e non per quello che pensiamo che siano o possano essere";

Trattamento neutrale (neutralità), non riservare nessun trattamento a nessuno, lasciare libertà totale. Un genitore neutrale non si interesserà dei figli, oppure uno stato neutrale non interverrà in alcune situazioni (che rientrano nei limiti di legge);

Trattamento eguale (uguaglianza), trattare tutti allo stesso modo.

 

Investimento equo, fare in modo che ogni persona abbia le stesse possibilità, l'esempio della borsa di studio in base al reddito.

 

L'uguaglianza è un concetto distorto, la neutralità è un comportamento utile dove a volte il solo fatto di intervenire è un errore, l'equità invece evidenzia il miglior modo di intervenire eliminando qualsiasi preconcetto.

Due fratelli verranno trattati equamente quando il denitore non dirà frasi come "siccome tu sei il maggiore la responsabilità è tua" ma guardando a chi dei due è maggiormente responsabile dire "mi raccomando credo in te e nel tuo senso di responsabilità".

Oppure in un contesto di lavoro non prediligere gli uomini o i più anziani a discapito delle donne ma scegliere il soggetto più abile e adatto a prescindere da sesso, età, religione, ma scegliere chi si è di fronte e trattarlo per chi è.

 

 

Si definisce equo qualsiasi trattamento venga riservato ad un gruppo di persone senza far alcuna discriminazione basata su preconcetti ma utilizzando un comportamento autentico basato sulla conoscenza della persona, discriminandola sulla base di quello che è e non di quello che si pensa che sia.

Un esempio di equità è "ti licenzio non perché sei nero ma perché fra tutte le persone che ho testato per il mio lavoro tu sei il meno abile".

Equità vuol dire "ti giudico e farò azioni nei tuoi confronti solo dopo che ti avrò conosciuto, avrò compreso chi sei senza basarsi sulla presunzione di sapere cosa sei e quanto vali su informazioni superficiali come sesso, colore della pelle o quant'altro sia conoscibile immediatamente".

Per comprendere il concetto di equo è sufficiente fare l'esempio del genitore e dei figli, un genitore equo sarà quello che tratterà, chiederà e si aspetterà da ogni suo figlio a prescindere da età, sesso o qualsiasi caratteristica le stesse cose, poi saranno i figli a scegliere se seguire cosa chiede e cosa dice, ma in ogni caso questi figli si renderanno conto di aver ricevuto un trattamento equo, poi il genitore troverà comunque il figlio che "gradisce di più" ma non si baserà su chi è venuto prima o su qualcosa di astratto ma sul figlio che più di tutti gli dà quello che cerca.

 

L'equità parte dal presupposto opposto a quello di eguaglianza, non siamo tutti uguali ma non sta agli altri scegliere cosa possiamo o non possiamo fare, quindi richiedere un trattamento equo è il punto di partenza per lasciare al singolo la libertà poi di rispondere e fare qualsiasi cosa, senza che si senta discriminato o che siano gli altri a scegliere cosa può o non può fare sulla base dei loro pensieri.

L'uguaglianza si potrebbe considerare un errore al pari di quello razzista o qualsiasi azione o scelta discriminatoria.

 

L'equità è richiesta a gran voce dalle femministe che l'AB definisce femministe di equità, che sono quelle che hanno spinto e continuano a spingere affinché i genitori e la società intera le tratti come persone e non come "femmine e tutto quello che credono che una donna possa fare o debba fare".

 

Qual è la differenza fra equità e parità? La parità è un concetto etico che non ha nulla a che fare con le problematiche evidenziate dai concetti trattati in questo articolo come può essere il comportamento dato da una visione equitaria, discriminatoria o di eguaglianza, la parità si riferisce alle leggi statali che aiutano le persone in difficoltà ad avere più possibilità di vivere un'esistenza, una sorta di aiuto che compensa situazioni svantaggiose.

Ad esempio è paritaria la borsa di studio che premia ragazzi che si applicano a scuola e producono risultati dandogli modo di studiare anche se non hanno soldi.

Qualcuno a questo punto potrebbe dire "si ma una donna sensibile che viene trattata e giudicata male non ha diritto all'aiuto in modo da andare avanti?" la risposta è un secco no, ogni persona è responsabile delle proprie problematiche, se tutti pensassero alle problematiche di tutti il mondo crollerebbe in un'istante, la parità mira al premiare e promuovere elementi positivi che altrimenti crollerebbero sotto il peso di casualità negative, non ad aiutare persone che invece di pensare a risolvere le loro problematiche pretendono che il mondo cambi per la loro sensibilità o quant'altro.

Un altro esempio eclatante è quello delle pari opportunità che mira a far inserire donne che hanno un potenziale che farebbero fatica ad entrare in situazioni piene di preconcetti, la stessa parità in questo caso mira a potenziare situazioni dove manca equità, anche se a volte nonostante si chiami "pari opportunità" diventa un cieco "ci sono poche donne, è necessario che ne siano di più" scadendo nell'errore di uguaglianza.

ultima modifica il: 21-02-2019 - 17:31:36
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