Con il termine patriarcato si fa un generico riferimento alla distribuzione media del potere in una società a carico della figura maschile. L'italia si può considerare una società patriarcale fino a quando l'avvento del femminismo non ha cambiato le carte in tavola.
A contribuire al patriarcato c'è stata anche un sottosviluppo del genere femminile che ha ricevuto meno educazione e meno stimoli, questo lo si può spiegare con il fatto che essendo l'uomo mediamente più forte fisicamente di una donna ai tempi in cui contava per lo più questo a livello animalesco l'uomo è riuscito ad acquisire potere che ha conservato rendendola intenzionalmente stupida e meno acculturata. Questo ci suggerisce che il riscontro che si può trovare in differenze uomo donna non è da imputare a genetica o altro ma a differenze socioevolutive, a dinamiche che possono essere mutate in favore di un potenziale in entrambi i sessi.
Se non c'è sottomissione non c'è patriarcato, questo punto è fondamentale per fare chiarezza in quei fenomeni che erroneamente vengono definiti patriarcali ma che hanno altre cause.
Il patriarcato ad oggi in Italia si può considerare chiuso se guardiamo alle nuove generazioni mentre i nostri nonni e nonne fanno da museo vivente per quello che è stato e che fra poco scomparirà.
Un esempio pratico di patriarcato è ubbidire al padre e non alla madre perché il padre "ha più autorità" oppure il patriarcato è quello dove le donne sanno che non conteranno mai quanto invece l'uomo che può aspirare a prendere il potere in un gruppo, etc..
Oggi si parla di ledaer, sia maschili che femminile ed è questo oggi a determinare la pari opportunità a cui donne istruite e non più represse/ospresse se desiderano possono aspirare.