Cosa è il terrorismo?

Nel linguaggio comune con il termine terrorisismo si fa riferimento erroneamente ad una figura stereotipata del terrorista basata sui recenti avvenimenti, associato di solito alla figura di un islamista che agisce per motivi religiosi.

In realtà per capire il concetto di terrorismo in senso generale è necessario capire cosa sia il terrore e che si definisce terrorista una qualsiasi persona di qualsiasi etnia o credo religioso che è motivata a produrre terrore in un gruppo più o meno ampio.

Per terrore si intende un senso di paura tale da generare una totale perdita di lucidità, pensate al terrore post terremoto dove gente ignorante inizia a temere continuamente per la propria incolumità, si è generato un meccanismo di terrore in quanto l'evento ha generato una risposta emotiva differente nonostante il soggetto continui a trovarsi nello stesso territtorio con lo stesso rischio sismico continuo anzi in ridosso ad una scossa è meno probabile che ci sia un nuovo evento sismico in quanto si è già liberata l'energia che si era accumulato nel sottosuolo a dimostrazione di come il terrore non solo trova terreno fertile nell'ignoranza ma porta il soggetto ad una lucidità nulla.

Il terrorista si divide prevalentemente in due tipologie:

- terrorista intenzione cioè che è conscio di quello che le sue azioni produrranno ovvero terrore;

- terrorista non intenzionale che non è conscio che quello sta facendo produrrà terrore nella popolazione, di solito quello non intenzionale è una persona violenta e vendicativa che desidera solo sfogarsi attuando questa distruzione ad esempio una persona bullizzata che si vendica nel contesto dove è stato bullizzatto portando morte o violenza.

Perché il terrorista intenzionale vuol produrre terrore? Sono due le possibili risposte:

- punire questo gruppo, il soggetto sceglie il terrore perché sa quanto questo produca un effetto cronico o comunque durevole nel tempo vedendolo come una punizione commisurata a quello che lui ha passato; 

- instillare il terrore per convenienza, proprio perché una persona terrorizzata è una persona non più lucida che compie scelte e fa azioni non pensate ma per lo più impulsive, il soggetto quindi desidera sfruttare il clima di terrore a suo vantaggio.

Il mezzo più usato dai terroristi è quello dell'uccisione, qual è la paura più forte se non quella della morte? Uccidendo delle persone tentano di gettare i sopravvissuti che sono lì vicino nel terrore e nell'ansia e paranoia che possa accadere anche a loro buttandoli in una dimensione paranoica "e se succederà a me? Continueranno? Non sono più al sicuro".

La previsione dell'AB è quella di un terrorismo che diverrà sempre più frequente in quanto la società inizia a pagare le conseguenze di due fenomeni:

- fallimento educativo e sociale;

- disinibizione e libertà.

Il primo produce soggetti che non sarebbero dovuti nascere, persone nate da genitori altamente disfunzionali a cui uno stato moderno ed efficace avrebbe impedito di procreare, soggetti che accumulando rabbia, violenza arriveranno un giorno a scegliere la strada del terrosismo come vendetta verso quella stessa società che li ha generati e li ha fatti soffrire e che non ha saputo nemmeno aiutarli, soggetti che proprio per la disinibizione che hanno (non c'è più quella morale e quell'educazione che rendeva le persone inibite su ogni cosa) e la libertà di azioni, di informarsi e di essere perfino ispirati da altri gesti terroristi finiranno con l'agire e divenire dei terroristi.

Chi parla di terrorismo a matrice puramente islamica non ha capito la realtà umana, non ha capito il periodo storico in cui ci troviamo, il terrorismo religioso (usato come mezzo di potere) probabilmente sarà a breve soppiantato in frequenza da terroristi isolati, cioè che hanno trovato dentro di loro la  motivazione a generare terrore.

appunti:

- la confusione nata dalla rivendicazione per convenienza, un gesto di terrore isolato viene ripreso da correnti terroristiche così che usino quel gesto a loro vantaggio.