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Cos'è il matrimonio?

Il matrimonio rappresenta il concetto di unione basata su un rituale a credenze religiose. Per capire il matrimonio è necessario avere chiaro prima il concetto di unione (civile) dove due persone scelgono di stare insieme agli occhi degli altri (dello stato) e per loro. Il matrimonio è un'unione civile per credenti che per educazione e credo simboleggiano e dichiarano ufficialmente la loro unione anche agli occhi di Dio e gli altri credenti.

Il matrimonio quindi altro non è che un'unione su base religiosa con l'unifica differenza che il matrimonio ha un vincolo di vita natural durante, cioè i coniugi sono tenuti a stare per sempre insieme almeno che uno dei due non muoia.

Il matrimonio essendo un rapporto presenta lo stessa problema che si presenta a chiunque avvi un rapporto di lunga durata con un'altra persona ovvero la compatibilità.

Mentre l'unione civile prevede la separazione il matrimonio no perché? Perché l'unione viene promossa e basata sul benessere, il matrimonio si basa sul valore famiglia e il benessere del soggetto è all'ultimo posto. Questa è una riduzione di un messaggio più complesso ma chiunque conosca e studi la religione cristiana si renderà conto che la famiglia viene al primo posto e che il matrimonio serve a generare questa unità famigliare che non dovrà finire per alcuna ragione.

Questo vuol dire che quanto più il soggetto è stupido e disadattato nel scegliersi il partner (che teoricamente dovrebbe tenersi a vita anche se oggi non è più così) quanto più ne pagherà le conseguenze perché si sta scegliendo una persona da cui non potrà mai più liberarsi.

Fino a qualche decennio fa era impensabile separarsi in un matrimonio non tanto per le ripercussioni (non c'era un ente punitivo) quanto per la succubanza mendia della popolazione che non lo faceva per la disapprovazione degli altri e per la paura stessa delle conseguenze religiose dove il credente temeva ripercussioni specialmente nell'aldilà.

Ne sono una dimostrazione vivente i "nostri nonni" che nonostante abbiano litigato e sofferto un'esistenza intera maledicendo ciclicamente il loro matrimonio (non tutti ma la maggior parte) non si sono mai lasciati (tranne sporadici casi) a dimostrazione che il loro benessere veniva dopo il valore famiglia che non poteva essere interrotto.

Teoricamente ogni persona che ancora oggi si sposa e poi divorzia dimostra la profonda incoerenza e ignoranza che ha avuto nel fare quella scelta, sia perché ha dimostrato di non essersi scelta un partner compatibile (o investire nel preservare la compatibilità) sia perché ha dimostrato di portare avanti una scelta coerente di matrimonio che non si basa sul suo benessere ma sul valore "famiglia a tutti i costi".

Se un soggetto desidera avere un'unione (anche per averne i vantaggi legali) ma sa che potrebbe finire semplicemente non si sposa ma fa un'unione civile.

Come viene visto il matrimonio oggi da queste persone ignoranti? Il matrimonio per diverse persone probabilmente oggi rappresenta solo un giorno di festa e un rituale in chiesa che la persona vive senza alcun significato profondo dandogli un significato ritualistico per avere una giornata simbolica e gioiosa da vivere e ricordare.

Ma non sarebbe meglio fare una festa senza chiesa e senza relative foto in essa piuttosto che impelagarsi in qualcosa che non si conosce e non si porterà avanti?

Il matrimonio è in definitiva una scelta coerente solo per persone credenti (realmente e non per finta) e che sanno a cosa stanno andando incontro, le alternative ci sono e quindi chi si sposa non è minimamente giustificato ma anzi dimostra quanto sia disadattato e poco lungimirante nel fare una scelta che non riuscirà a portare avanti e che avrà anche pesanti ripercussioni sulla sua qualità esistenziale.

 

I paradossi del matrimonio:

- sposarsi per vincolare l'altro a sé, senza rendersi conto che le cose cambieranno per entrambi e la persona si ritrova intrappolata nella stessa trappola che aveva pensato per l'altro. Il matrimonio proprio per la sua parvenza di eternità è probabilmente il miglior legame e garanzia possibile per chi non è autosufficiente e trova una persona da cui dipende;

- sposarsi per istrietismo, il soggetto si sposa solo perché in questo modo riceve l'approvazione degli altri, l'esempio classico del far contenti i genitori che hanno questa visione e che desideravano questo per il figlio. Qui la situazione è paradossale perché non c'è solo ignoranza ma anche il farlo per altri.

 

 

Il matrimonio è possibile? Si per chi è credente e accetta come possibilità l'infelicità futura pur di raggiungere un valore in cui crede ovvero la famiglia. Per chi invece mette come prima cosa il proprio benessere il matrimonio è una scelta incoerente a prescindere e quindi una scelta non considerabile perché il matrimonio non si basa sul benessere del singolo ma su una coppia che farà tutti i sacrifici necessari per mandare avanti la famiglia che genereranno.

 

ultima modifica il: 05-07-2016 - 10:08:56
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