Home
Psicologia
Raziologia
Puzzle della Comunicazione
Diario
Test
Info & Contatti
 
- Vacanza -
togli aiuti

Cos'è la vacanza?

Si definisce vacanza il tempo speso in un luogo diverso da quello in cui si vive abitualmente, la cui finalità è da ritrovarsi nel piacere. La vacanza si compone di due parti, la parte del viaggio in cui ci si sposta fisicamente da un luogo ad un altro e il tempo speso nel luogo di destinazione.

Uno degli errori che si commette frequentemente è di non considerare la parte del viaggio, sia in termini di tempo e spesa, sia come parte integrante della vacanza stessa.

Si assistono a situazioni paradossali dove una vacanza di tre giorni ha un giorno intero speso nel viaggio, ritrovandosi più stressati di prima sia all'andata che al ritorno se questo viaggio non è comodo.

Se progettate una vacanza considerate anche il viaggio e fate in modo che questo possa essere una parte integrante positiva della vacanza stessa.

Perché le persone vanno in vancaza? Che tipo di piacere possono provare? Esistono diverse motivazioni, fra le più rilevanti troviamo:

- vacanza per dissolutezza e disinibizione, la vacanza viene vista come un modo per stare lontani da un posto dove ci si sente inibiti e non completamente liberi. Ad esempio una donna che vorrebbe viversi esperienze sessuali e che non riesce a viversi dove abita a causa della cultura e della sensibilità al giudizio. Nella vacanza trova il modo per fare tutto senza sentirsi il peso del giudizio e delle inibizioni che ha nel luogo in cui vive spostandosi in un luogo lontano e dove si sente disinibita;

- il vacanziere per scoperta, il soggetto trova piacevole viaggiare per vedere il diverso, collegato con la sorpresa e conoscere qualcosa di nuovo, fare scoperte su quello che ancora non sa. Questa categoria si divide in due, c'è chi si informa sulle varie attrazioni e sceglie la meta per questo motivo, ad esempio andare in Egitto per vedere le piramidi e c'è chi invece vuole sorprendersi e non sapere nulla in anticipo, scoprire una volta arrivato in un nuovo posto e perdersi in esso con una continua meraviglia. Questa forma di vacanziere una volta arrivato in un posto investirà parte del suo tempo per chiedere, per muoversi, per scoprire;

- il vacanziere alla ricerca di stimoli diversi, si differenzia dal punto precedente per il fatto che il soggetto non desidera necessariamente scoprire e conoscere ma anche solo avere stimoli diversi, fare la colazione in un posto diverso con un paranoma diverso, essere circondato da persone diverse. Il soggetto parte dal presupposto che in un luogo diverso tenderà a ricevere stimoli diversi, perché ci sono soggetti nuovi, culture diverse, situazioni mediamente differenti. Solitamente chi parte per questa tipologia di vacanza è perché si annoia nel luogo dove vive ammettendo implicitamente di avere una vita infelice;

- il vacanziere avventuriero, il soggetto proprio perché non conosce il posto dove sta andando può viverla più facilmente come un'avventura. Ogni giorno sappiamo cosa ci aspetta perché conosciamo quello che stiamo andando a fare. Il vacanziere avventuriero non si limita a stimoli diversi o a vivistare cose nuove, va alla ricerca di situazioni adrenaliniche, intense che pensa possano stare nel contesto vacanza. Per fare un esempio immaginate un soggetto che sa che qualsiasi storia d'amore possa nascere in vacanza è destinata a finire, è un fuoco che arde intensamente perché da ambo le parte c'è questa presa di coscienza, sono situazioni che difficilmente possono essere vissute in situazioni di normalità. Il soggetto avventuriero è un sentimentale che sa che in vacanza ci sono più possibilità di vivere queste situazioni specialmente se visita una meta turistica e sa che la maggior parte dei soggetti che incontrerà ha questa stessa propensione e forma mentis;

- il vacanziere che allarga la mente, andando a conoscere e studiare culture diverse per aprirsi la mente. Questo punto può essere collegato in parte al vacanziere per scoperta ma l'obiettivo è differente, qui c'è più il piacere di crescere come persona non che il piacere di ciò che si visita, il piacere dell'effetto che il viaggio ha su di sé. Il soggetto sa che tornerà diverso da quando è partito se frequenterà gente del posto e si lascierà "contagiare" da loro;

- il vacanziere che cerca un posto diverso in cui vivere, il vacanziere approfitta della vacanza per cercare posti nuovi in cui vivere, nel caso si trovasse particolarmente bene in un posto o trovasse opportunità lavorative trasfermerebbe quella vacanza in un trampolino di lancio per trasferirsi;

- il vacanziere per la libertà (solitamente dal lavoro e dalla quotidianità), il soggetto vede nelle vacanze una via di fuga socialmente accettata dalla vita di tutti i giorni. Pensiamo alla madre che il giorno lavora e la sera pulisce casa, per lei la vacanza è un modo per staccare completamente da una vita fatta di sofferenza e doveri. La vacanza simboleggia una libertà provvisoria che aiuta il lavoratore o qualsiasi altra figura a sopportare meglio la sua situazione, specialmente se la sopporta con difficoltà, la stessa idea di "avere una vacanza ogni tanto" è un concetto forte che aiuta a sopportare la sofferenza. Questa tipologia di vacanzieri si riconoscono dal fatto cheé già sulla parte finale della vacanza iniziano a ripiombare in uno stato ansioso/depressivo per il ritorno alla vita priva di libertà;

- il vacanziere per protagonismo e ricerca di approvazione/apprezzamento, specialmente ai tempi dei social network la vacanza è diventato un mezzo per fare numerose foto e postarle online per prendersi le attenzioni che si cercano. Sono soggetti che hanno costantemente il pallino di documentare per poter condividere poi online; 

- il vacanziere orgoglioso dominante, il soggetto sa che fare una vacanza specialmente se costosa e di lusso è un mezzo di comparazione con gli altri che o non possono andare in vacanza o fanno vacanze low cost, persone che quindi vanno in vacanza solo per far vedere che lo possono fare e per sentirsi superiore e far sentire inferiori gli altri mettendole poi anche in rete per potenziare l'effetto.

- il vacanziere orgoglioso difensivo, questo soggetto non è particolarmente interessato alle vanzanze ma ne fa almeno una l'anno per potersi sentire come gli altri, per non farsi dire che non va in vacanza, che non può permetterselo. In questo modo il soggetto non si sente inferiore agli altri e al fatto che mediamente ognuno si fa almeno una vacanza l'anno;

- il vacanziere per hobby, il soggetto si sposta in un posto perché lì può praticare delle attività piacevoli. Pensiamo a chi pratica sport acquatici e va in vacanza per praticarlo;

- il vacanziere sentimentalista/innamorato, la vacanza diventa un modo per godersi e potenziare il piacere di avere affianco una persona dal quale ci si sente innamorati. La vacanza in questo caso acquisisce quasi un ruolo secondario, un modo di viversi qualcosa con una persona verso la quale ci si sente innamorati. 

 

Dall'esterno non si può sapere perché una persona faccia la vacanza e quali di queste motivazioni ci siano dietro se non chiedendole, un soggetto potrebbe avere una o più di queste motivazioni, più motivazioni ci sono contemporaneamente più è probabile che il soggetto faccia facanze in base alle sue disponibilità economiche e il tempo.

 

Esistono persone che non hanno alcuna delle motivazioni sopra citate e per questo non vanno in vacanza. Chi non va in vacanza non necessariamente non ha soldi per farlo ma c'è anche la possibilità che non abbia alcuna motivazione a farlo, alcune persone però faticano a capire questa cosa a causa del loro soggettivismo (non riescono a considerare punti di vista diversi dai loro) pensano che tutto il mondo vada in vacanza per i loro stessi motivi.

 

 

Racconto test, riuscite a capire quali sono le motivazioni che hanno spinto il soggetto?

"Sono in vacanza da solo. Un viaggio itinerante di due settimane. Sono all estero...zone poco turistiche o turismo locale.
Ieri era domenica. Mi sono bevuto una birra in centro sulla via principale. Sono stato seduto 1 ora a guardare il via vai. Ero spettinato non ciabatte e vestito malissimo....stavo da Dio!!!
Una cosa cosi non l ho mai e mai la faro a casa,mia....il mettermi a sorseggiare una birra in piazza".

 

I vari errori dei vacanzieri:

- l'errore dell'avventura solo in vacanza. Non ci si rende conto che non è necessario andare lontano, le avventure possono essere più vicine e alcune volte anche all'interno della stessa città se è sufficientemente grande. La vacanza è una condizione facilitante ma non necessaria;

- l'errore di vedere la vacanza solo come qualcosa che dura giorni, partire per andare anche solo qualche ora in un luogo può essere considerata vacanza. 

 

 

Vacanza e conflitto

Ci sono alcuni soggetti che nonostante desiderino andare in vacanza non riescono, questo fenomeno è da spiegarsi con il conflitto interiore, cioè hanno sia una spinta ad andare ma sono frenati da altro come la paura.

ultima modifica il: 01-12-2018 - 17:08:10
Sito Realizzato da Palombizio Valerio Giuseppe