"A me è capitato di captare forme di ostilità in certi contesti e chiedere a caldo alla persona che a me sembrava le avesse manifestate "ma hai fatto/detto la tal cosa in reazione al fatto che ti ha dato fastidio quel che ho fatto/detto?" e ricevere risposte negative. Poi però in tutti i casi in cui sono entrato più in confidenza con una di queste persone mi è stato confessato in seguito che questa intenzione in quella occasione c'era stata davvero.
Spesso non so se credere di più alle affermazioni di certe persone (supponendo a monte una buonafede che potrebbe non esserci) o a quel che ho avvertito e sentito io tramite altri segnali non espliciti.
Anche quando parlai alla mia psicoterapeuta di una commessa antipatica che sembrava mi facesse dei dispetti (mi sembrava che non si confondesse per distrazione quando prendeva altri tipi di pane rispetto a quel che le chiedevo, e cercavo di indicarle il più chiaramente possibile, e che lo facesse proprio a posta), la mia psicoterapeuta minimizzò tutto supponendo fossero tutte paranoie mie. Un giorno, dovendo cambiare panettiere, perché quello dove andava lei era chiuso, le capitò di avere a che fare anche lei con questa commessa qua ed ebbe le stesse ed identiche impressioni e sensazioni che avevo provato anche io, così cambiò idea sulla questione quando ne riparlammo.