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- Attribuire -
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Cos'è l'attribuzione? Cosa si intende per attribuire?

Con il termine attribuzione si evidenzia il fenomeno psicologico della costruzione stessa della realtà, quella che tecnicamente chiamiamo rappresentazione.

Per capire di cosa stiamo parlando facciamo un esempio, se io dicessi "Carlo è nato nel 1450, la madre lo ha partorito di notte e poi lo ha portato davanti un monastero e l'ha abbandonato perché era povera e non poteva crescerlo" nella vostra mente come un film si è rappresentata questa scena, come è stato possibile? Con il fatto che tramite il linguaggio, in questo caso scritto, vi ho comunicato delle nozioni che hanno potuto costruire la scena nella vostra mente per farla rappresentare.

Ad esempio la nozione "nel 1450" vi ha probabilmente portato in quel tempo, le case fatte in un modo, i carretti per sposarsi, non c'erano le strade, il fatto che ho citato Carlo e che è appena nato ve lo ha fatto immaginare piccolo, in fasce, poi l'aver citato il monastero e aver detto che la madre lo ha portato lì dopo aver partorito vi ha fatto immaginare tutta la scena, la madre che si china e lo lascia lì davanti al portone di ingresso.

Ciò che è stato fatto tramite le parole è attribuire dei dettagli alla scena, queste parole che facevano da attributo trovavano il loro potere nella nozione che voi avevate già sviluppato.

Possedete già il concetto di madre, il concetto di notte, di monastero, di parto, del periodo del 1450, etc... avete le nozioni necessarie per poter gestire questi concetti e lasciare che un'attribuzione scritta vi faccia costruire una rappresentazione nella vostra mente.

 

Ogni scenario mentale si potrebbe considerare come il risultato di due elementi che si intersecano:

- Attributo, che ruolo diamo alle cose che pensiamo

- nozione, la definizione che diamo alle cose

 

 

L'attribuzione si può pensare come all'atto di costruire, di gestire le nozioni per costruire uno scenario unico e irripetibile se la nozione è "carlo è un bambino, bianco e magro" il momento in cui si prende tale nozione e la si mette come pezzo in uno scenario mentale si sta facendo l'attribuzione, come se si prendesse fisicamente un bambino e lo si mettesse nel palco per far partire la rappresentazione. 

Pensate quando conoscete un soggetto, lo state scoprendo per la prima volta, nella vostra mente sapete che una personalità ha infinite sfumature allegro, simpatico, permaloso, intelligente, stupido, lento, veloce, etc... ma più lo conoscete e più scoprite quali sono le caratteristiche di chi avete di fronte e potete quindi attribuirle alla vostra rappresentazione mentale che vi state costruendo di quel soggetto in particolare, possedendo i vari concetti li riconoscete e li attribuite.

I concetti è come se stessero in un grande baule mentale, con l'attribuzione si prendono e si usano per costruire scene in particolare.

Senza l'attribuzione non ci potrebbe essere una rappresentazione e senza nozioni non ci potrebbe essere una rappresentazione.

Per questo la primna cosa necessaria per comprendere e rappresentarsi qualcosa è possede i concetti, avere le enozioni per poterli usare e fare delle attribuzioni in grado di costruire degli scenari.

Quando ci rappresentiamo una realtà, possiamo avere lacune nei concetti, distorsione nei concetti o fare attribuzioni erronee.

 

 

Quando siamo noi a fare le attribuzioni possiamo commettere degli errori, possiamo guardare una realtà esterna e guardarla in modo distorto, possiamo basarci su dei preconcetti, cioè attribuiamo qualcosa arbitrariamente per deduzione.

 

Uno degli errori più comuni è quello che è stato definito come errore fondamentale di attribuzione, descrive il fenomeno per cui i soggetti fanno continuamente errore nell'attribuire la responsabilità, trovando mille giustificazioni per sé (per difesa) e invece incolpando gli altri di avere tutte le colpe senza giustificazioni o attenuanti.

Questo ci suggerisce come mediamente si tende a fare continui errori, solo un soggetto educato e formato a pensare in modo valido può essere dinito un buon pensatore e in grado di svolgere rappresentazioni mentali nella sua mente che siano attinenti alla reltà o solo leggermente distorte.

Se potessimo guardare i film che scorrono nella mente degli altri rimarremmo sorpresi di quanto questi siano distorti.

 

DA COLLEGARE CON RAPPRESENTAZIONE

 

 

. Ogni soggetto riesce a comprendere relativamente presto nella sua esistenza che siamo in una realtà meccanicistica, ogni cosa che accade, ogni cosa che viene fatta, ogni fenomeno che osserviamo ha una o più cause (concausa) e per capire meglio il fenomeno è necessario riconoscere chi o cosa è questa causa.

Qui entra in gioco il fenomeno dell'attribuzione, quando diciamo "si è sentito male Giulio, è stato sicuramente il pesce" stiamo compiendo un'attribuzione di causa, un percorso che potrebbe essere errato.

L'attribuzione non si ferma solo al "chi? Cosa?" ma arriva anche al come, tentando di capire ad esempio come abbia fatto quel pesce a farci male.

Qui è necessario non confondersi fra attribuzione e correlazione.

Per correlazione si intende un fenomeno continuativo, si parla di correlazione nel momento in cui il soggetto afferma ad esempio "il pesce mi fa male" cioè produce una regola fissa di realtà, la quale userà in modo predittivo in futuro.

Si parla invece di attribuzione quando la causa rimane isolata, ad esempio il soggetto potrebbe dire "questa volta il pesce mi ha fatto male, forse era andato a male o il mio corpo in quel momento non lo voleva".

Si potrebbe dire che la correlazione tende a nascere quando si attribuisce più volte qualcosa ad una stessa causa, il soggetto da lì potrebbe per induzione stabilire la regola.

Va distinto a livello concettuale il momento dell'attribuzione, fondamentale per stabilire un nesso causa effetto e cormprenderlo, dal momento della correlazione che invece definisce regole continuative che il soggetto userà per fare predizioni e previsioni.

 

 

Errore fondamentale di attribuzione

Cos'è quest'errore? Riguarda il modo di spiegare il comportamento degli essere viventi e cosa ha causato il loro comportamento.

Si è visto che mediamente le persone tendono quando si tratta di loro stessi a distribuire parte del loro essere causa all'esterno, deresponsabilizzandosi, cosa che non fanno per gli altri in cui tendono ad un diretto "è causa loro, hanno fatto errori loro, sono fatti così" etc...

Questo si spiega in due modi:

- dissonanza cognitiva, il soggetto soffrirebbe nel vedersi come causa di qualcosa, specialmente se negativa, quindi tende a difendersi deresponsabilizzandosi;

- euristiche rapide, il soggetto non ha accesso al pensiero altrui e nemmeno intende perdere tempo nel capirlo, vede qualcosa e subido deduce che ha sbagliato a fare così, non si prende il tempo di concettualizzare meglio l'accaduto per capire quanto l'altro sia responsabile e come.

Per dirla in parole meno complesse il soggetto tende a giustificarsi ma non a giustificare gli altri.

 

L'errore fondamentale di attribuzione ci fa capire come l'analisi della causa tende solitamente a generare concause. Riprendiamo l'esempio del pesce, se scopriamo che il pesce era andato a male o non era stato cucinato bene, ne deduciamo che parte della responsabilità passa dal pesce anche a chi l'ha cucina o comprato. Se invece scopriamo che è proprio il pesce a farci male, senza che sia entrato nessun altro elemento ecco che la responsabilità rimane confinata al pesce e nient'altro.

 

 

Il senso di responsabilità

 

Attribuzione interna, quando il soggetto si crede responsabile e si definice come causa o concausa di qualcosa;

Attribuzione esterna, quando il soggetto crede che la responsabilità stia al di fuori.

 

 

La differenza fra attribuzione e locus di regolazione

Come per la correlazione, anche il locus nasce da una serie di attribuzioni che portano il soggetto a vedersi come qualcuno che può operare, può fare qualcosa, è collegato con gli eventi o no. 

Il paradosso che più incolpi gli altri, più attribuisce le cause al di fuori per difenderti, più ti convinci che ciò che accade non sia minimamente in tuo potere, barattando l'assenza di senso di colpa con la propria esistenza e il proprio futuro nel cambiarlo in meglio.

 

 

Il metodo scientifico nell'attribuzione

Meno errori di attribuzione si fanno più il soggetto comprende la realtà e può migliorare eventuali situazione problematiche riconoscendo la sua responsabilità e il suo locus di regolazione.

 

(attribuzione disposizionale versus attribuzione situazionale)

 

 

ultima modifica il: 02-12-2018 - 9:37:20
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