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Chi è una persona vegana? Chi si definisce vegano?

Si definisce vegana quella persona che è motivata a ridurre quanto più possibile la sofferenza animale e di conseguenza modifica per quanto possibile il suo stile di vita.

I cambiamenti più visibili si osservano intorno al campo alimentare, del vestiario, dell'efficienza energetica, etc..

Sebbene la definizione sia chiara diventa comunque un problema definire un univoco comportamento vegano in quanto lo stile vegano ha delle limitazioni che alcune persone non sono disposte a fare.

Questo ci catapulta in una dimensione in cui esistono prevalentemente due categorie di vegani:

- vegano quasi totale, soggetto spinto da una motivazione intensa che tenta di applicare l'ideologia vegana ad ogni ambito della sua esistenza a costo anche di sacrifici enormi per arrivare al quasi annullamento dell'impatto ambientale con conseguente sofferenza animale;

- vegano limitato, il soggetto fa la sua parte compatibilmente al suo individualismo con pensieri come "non mi costa nulla spostarmi di più in bicicletta, non mi costa nulla ridurre gran parte del consumo di carne o di prodotti animali" apportando un cambiamento comunque significativo ma non totale basandosi sulla logica, qualsiasi cosa non mi pesi (o comunque non mi pesi molto) la faccio volentieri per migliorare la situazione del mondo animale. 

 

Anche se il vegano è spinto dalla sofferenza animale comunque questo tema si scontra anche con uno ambientalista ovvero che l'allevamento intensivo di animali sta producendo comunque un impatto ambientale negativo e sta perfino avendo un ruolo nel problema del cambiamento climatico, quindi da una parte il vegano a prescindere dalla sua motivazione emotiva si muove in una direzione ecologica più sostenibile.

 

Il vegano limitato è un soggetto che erroneamente viene criticato per incoerenza da quelle persone che avendo una visione rigida dell'esistenza non riescono a pensare e categorizzare in sfumature, non riescono a quantificare e quindi giudicano negativamente un vegano limitato tacciandolo di incoerenza o altro. La visione dell'AB è opposta preferendo e anzi consigliando la situazione di vegano limitato come probabilmente l'approccio migliore per qualsiasi essere umano attualmente in vita, cioè ribilanciare il proprio stile di vita senza fare sacrifici alcuni ma orientato a diminuire il consumo di carne e abbracciando uno stile di vita più ambientalistico. Detto in altri termini il vegano limitato ha la stessa visione di un ambientalista consapevole.

Il vegano quasi totale viene criticato dall'AB in quanto va contro la tesi sull'individualismo, la nostra esistenza è limitata e per l'AB la solidarietà esiste compatibilmente con la propria qualità esistenziale, quindi vegani si ma a costo della propria felicità no, specialmente se nell'ottica di insieme fare questi sacrifici non cambia nulla per chi ha una visione statistica delle cose.

L'approccio migliore per una persona  così motivata nell'essere vegano è quella di cambiare le cose buttandosi in politica e nell'educare gli altri, gli unici due frangenti dove si può fare realmente la differenza, se un intero paese di diecimila persona divenisse vegano limitato i risultati sarebbero di gran lunga migliore di quei pochi soggetti che fanno i vegani semi totali.

 

Nella categoria dei vegani vengono fatti rientrare erroneamente gli ortoressici dei prodotti animali, cioè dei soggetti che hanno un'alimentazione simile al vegano non per la salvaguardia del mondo animale ma perché pensa erroneamente che questi prodotti siano il "male" e che siano cangerogeni (gran parte della disinformazione è nata dal un articolo che ha denunciato come l'aggiunta di conservanti alla carne renda queste sostanze cangerogene, il che ha prodotto nella mente dei soggetti ignoranti la conclusione che la carne e poi relativi derivati siano cangerogeni).

Queste persone non sono vegane ma vanno categorizzate come ortoressici.

Alcuni vegani potrebbero nel corso della loro esistenza aver perso la lucidità o essere divenuti paranoici e non riuscire più a mangiare del cibo animale a prescindere anche se questo in realtà è stato prodotto senza quei problemi che lamentano.

Un test rapido per smascherare questi soggetti è con il test dell'uovo, chiedete a queste persone "avete un vicino di casa che possiede delle galline nel prato che vagano liberamente e che ha delle uova in più e ve le regala, che fate? Sapete che quelle galline non verranno usate né a scopo alimentare (se non alla loro morte) né ad alcuno scopo che possa generare sofferenza, la mangiate?

Chiunque risponda no non è vegano, ma è rimasto intrappolato in una serie di conclusione distorte che non hanno nulla a che fare con problemi che realmente esistono in questa società e con la motivazione vegana.

 

Qual è la considerazione finale dell'AB nei confronti del vegano a prescindere che sia semitotale o limitato? Che fino a quando pensa a se stesso o fa una promozione ambientalista è un elemento positivo per la società, una persona che è consapevole che la sofferenza animale è una motivazione che riguarda lui e che non può essere assolutizzata ma che si limita a sottolineare come l'essere vegani limitati sia una strada efficace per divenire ambientalisti senza sacrifici o altro. 

Diventa invece condannabile quando sfocia in quello che comunemente è stato definito "vegano talebano" cioè un soggetto che inizia a pensare agli altri, sfocia in una visione assolutistica e inizia a condannare chiunque sia differnete da quella che lui pensa essere l'unica visione giusta della realtà. Uno dei casi più eclatanti è quello in cui una persona augura le peggiori delle sofferenze a chi mangia la carne.

 

Veganismo e antispecismo

Perché l'AB non ha parlato di antispecismo nell'articolo? Perché questo concetto genera confusione facendo credere che ogni vegano lo sia in quanto antispecista ma non è così. L'antispecismo è un'idea che può essere sposata da alcuni vegani, ma il vegano per definizione è mosso solo dalla sofferenza animale, la stessa empatia che rivolgiamo verso quelli della nostra specie alcune persone hanno inziato a rivolgerla verso gli animale e solo alcuni hanno costruito un impianto filosofico intorno a questo (come per i vegani ambientalisti)  ma probabilmente per la maggior parte dei vegani ciò che conta è non far soffrire il mondo animale.

ultima modifica il: 05-10-2016 - 16:27:53
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