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- Modernità -
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Cos'è la modernità? Cosa vuol dire essere moderni?

Il termine moderno nasce con l'avvento del progresso in quanto a partire dal quindicesimo secolo il mondo non è stato più lo stesso.

Prima del quindicesimo secolo il ritmo di cambiamento era così lento che quando una persona nasceva si ritrovava per l'intero corso della sua esistenza con più o meno le stesse cose, non c'era alcuno stravolgimento tecnico/sociale e la persona non era tenuta a cambiarsi o adattarsi a nulla di rilevante.

Per millenni l'essere umano si è evoluto con questo ritmo di cambiamento minimo per non dire nulla salvo per quelle poche generazioni che poteva nascare a cavallo di qualche scoperta fondamentale.

Dopo il quindicesimo secolo le cose sono drasticamente cambiate e il ritmo di cambiamento è evoluto al punto che una persona si ritrova a crescere e formarsi come persona in un modo per ritrovarsi dopo anni in un nuovo cambiamento.

Ancora oggi questo fenomeno è in moto, pensate al mondo 10 anni fa, al mondo 20 anni fa e troverete come "le cose prima erano diverse".

Qui subentra il concetto di modernità e persona moderna ovvero si definisce moderna quella persona che cambia e si trova a proprio agio con il nuovo che arriva, la persona si integra anche con la nuova visione delle cose e non resta indietro.

Quindi sarà non moderno il vecchio che disapprova ogni cosa del nuovo mondo, che non la capisce e/o non la accetta, non è moderno nemmeno il trent'enne che non si riconosce nelle nuove generazioni e non le capisce.

Qui non si tratta di "essere come loro" ognuno è fatto a suo modo, la persona moderna è quella che conserva una pesonalità tale da poter capire, accettare e al tempo stesso integrarsi con queste persone senza essere tagliata fuori, senza che venga percepita come vecchia e facente parte di un mondo antico che non c'è più.

Quante volte avrete ascoltato dire da un giovane che rappresenta la modernità (in quanto ne è figlio per omologazione diretta) una frase come "tanto non può capire", questa è la frase per eccellenza che sancisce il divario fra chi è dentro e fuori, fa capire come chi è nel nuovo non fa fatica alcuna a rendersi conto di chi invece è rimasto indietro e non capisce.

L'essere moderno in sintesi è colui che rimane evoluto, segue il cambiamento del mondo, sa usare i nuovi strumenti, capisce perché si facciano scelte diverse e rimane aggiornato senza chiudersi nella visione del "era meglio prima ora fa schifo".

Si parla di epoca moderna quindi per evidenziare un'epoca dove i cambiamenti sono rapidi.

Quando è iniziata esattamente quest'epoca moderna? Per comodità si fa partire questa epoca dall'avento della stampa che è stata in grado di far veicolare più facilmente e velocemente informazioni e può essere visto come il simbolo del primo fattore in grado di favorire il cambiamento su vasta scala.

Finirà mai l'epoca moderna? Non possiamo saperlo, l'unica cosa che sappiamo è che da più cinque secoli ormai ci troviamo con questo ritmo di cambiamento sociale e forse sta perfino accelerando.

ultima modifica il: 10-01-2017 - 14:33:00
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