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- Demisessuale -
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Cos'è la demisessualità? 

 

Si definisce demisessuale una persona che non prova eccitazione e desiderio fisico per qualcuno fino a quando non instaura un rapporto emotivamente ricco e intenso.

Per capire questo concetto è necessario prima capire quello di una sessualità che passa per la bellezza o per la sapiosessualità, cioè che il piacere e attrazione sessuale che nasce per qualcuno deriva da specifiche caratteristiche fisiche o psicologiche soggettive.

Alcune persone, a prescindere che siano sapiosessuali o oggettosessuale, hanno un piacere "opacizzato", cioè anche se lo avvertono, non lo provano in modo limpido, non lo comprendono pienamente o non riescono a viverlo in modo immediato.

Nel demisessuale la sessualità, a prescindere da come si accende, è come frenata, non trova sfogo in modo lineare.

Tutto questo come si spiega? La risposta è probabilmente nelle inibizioni, in una crescita fallimentare da parte del soggetto specialmente nell'ambito della sessualità, sono persone cresciute con una serie di doveri, regole, paure riguardo al sesso oppure persone che hanno subito eventi traumatici al punto che questo viene come "congelato" e che l'amore può scongelare. In altri casi è solo una sessualità mancata, mai sviluppata, mai compresa finendo per ritrovarsi buttati, tramite una variazione ormonale inevitabile, con sensazioni del tutto sconosciute, che mancano di una personalità che sappia comprenderle e gestirle, una sorta di alessitimia del sesso.

Tutto questo si potrebbe sintetizzare come una frattura fra la coscienza e il mondo inconscio dove queste emozioni nascono, il soggetto non ha sviluppato una personalità che sia in grado di accoglierle e gestirle liberamente e nel tempo ha iniziato a capire che non gli bastano solo stimoli fisici o intellettivi che la accendino ma ha bisogno anche di altro, di un collegamento con l'altra persona, con una connessione profonda che dia modo a quelle emozioni pulsionali sessuali di fluire.

Ecco che nasce la demisessualità, alcune persone capiscono cosa sono anche se non si definiscono specificamente con questa etichetta, ma sanno che non gli basta solo stimoli di natura sessuali, hanno bisogno di entrare in una sorta di connessione emotiva che sblocchi tutta una sessualità che altrimenti non ha modo di emergere.

Più si diventa intimi e più la sessualità emerge, questo è il demisessuale, ma attenzione a non fare l'errore di pensare che è sufficiente essere intimi per creare eccitazione, la demissessualità è tale perché il soggetto produce con altre caratteristiche una eccitazione che poi si sblocca con l'intimità, non è l'intimità a generare l'eccitazione.

Demisessuale infatti letteralmente vuol dire "sessualità a metà" cioè una persona che prova eccitazione e desiderio fisico per qualcuno ma che di fatto non c'è all'atto pratico senza un rapporto profondo, intimamente emotivo che le sblocca completamente.

Queste persone si rendono conto infatti che da sole o con la fantasia non hanno alcun problema, in quanto tutto è perfetto, tutto si svolge secondo le loro regole necessarie a liberare quella sessualità, ma realtà fuori non sarà mai così.

La persona demisessuale quindi si avvicina ad una persona potenzialmente attraente e solo dopo essersi avvicinati emotivamente inizia a sentire questa passione che sgorga ed pulsa libera.

La demisessualità è più frequente nelle donne perché sono state quelle che più di tutte hanno subito un'educazione e pressioni sociali sessualmenti inibitorie in tal senso.

  

Il soggetto  in fase demisessuale è quindi sensibile alle dinamiche del rapporto e alla personalità dell'altro, se il lato emotivo decade e il rapporto si fa più freddo il soggetto potrebbero rinibirsi sessualmente.

 

La demisessualità ha enorme sfumature di differenza, queste si possono raggruppare in tre classi principali:

- demisessuale inibito, il soggetto avverte chiaramente la sensazione sessuale, capisce la sessualità ma non riesce a viverla con facilità e per questo necessita di una persona che percepisca come sicura, amica, di cui fidarsi per sciogliersi;

- demisessuale vincolato, il soggetto è in quella dimensione di "percepisco una qualche attrazione, ma non ne sono sicuro, non so come procedere", dove il soggetto conosce già la sessualità come concetto, ma ha subito dei traumi o un'educazione che vincola tale sensazioni fin dall'inconscio, e se le prova solo in minima parte. Il soggetto in questa fase potrebbe essere conscio o ancora no dell'effetto che ha avvicinarsi emotivamente all'altro, affezionarsi, fidarsi, etc...

- demisessuale alessitimico, il soggetto non ha proprio nessuna conoscenza della sessualità, la vive come sensazioni sconosciute, aliene che insorgono in modo inaspettato e immediato a seguito della pubertà. Non sa come viverle e cosa fare, ma un rapporto intimo ed emotivo è in grado comunque di aiutarlo, di capire cosa fare, di sciogliersi e seguire l'istinto. Immaginiamo una ragazza che cresce in una famiglia cristiana dove il taboo è un sesso e le viene proibito in qualche modo di fare qualsiasi conoscenza o esperienza a riguardo. Questa ragazza potrebbe crescere senza mai pensare al sesso, conoscerlo, parlarne, capire la sua sessualità e arrivare nella fase della pubertà, in piena tempesta ormonale, completamente disorientata e non capendo cosa sta succedendo.

 

 

Il paradosso del demisessuale vincolato

Una persona che si trova nella dimensione di demisessuale vincolato potrebbe essere conscia dell'effetto dell'intimità, dello stringere un rapporto. Questo cosa potrebbe produrre? Potrebbe spingere la persona ad avvicinarsi a qualcuno con l'obiettivo di sciogliere la sua sessualità, costruire tanto, arrivare fino in fondo per poi scoprire che però quella sessualità non c'era, aveva pensato male o preso un abbaglio. Questo è un rischio che corre questa tipologia di soggetto e che di fronte a questo scenario invece di lasciar perdere e andare avanti potrebbe fare la scelta dell' "amico amante".

La logica è quella del "ho trovato un soggetto che rispecchia la persona desiderata, ho speso tanto e non posso perderlo così, non voglio riniziare da capo" la persona potrebbe quindi continuare a starci, fingendo una sessualità che in realtà non c'è e concendosi sessualmente anche se non ha voglia. 

 

Attenzione a non confondere la demisessualità con la ricerca del corteggiamento

Alcune persone non sono demisessuali, non hanno bisogno di intimità per avere un rapporto intimo ma potrebbero comunque volerlo per una questione di piacere, sono ad esempio le donne che vogliono essere corteggiate generalmente ma che una sera non farebbero problemi ad andare a letto con qualcuno se lo vogliono. Si faccia attenzione a differenziare chi desidera un'intimità maggiore per piacere e chi ne ha bisogno per sbloccare una sessualità che altrimenti non ci potrebbe essere.

 

Un esempio di demisessuale inibito:

"ho forti pulsioni sessuali, se in giro vedo una bella ragazza non rimango affatto indifferente e ho un mucchio di fantasie di vario tipo.
Il punto è che da lì a riuscire concretamente a far sesso con una persona ce ne passa, e con "riuscire a" intendo proprio quando ho l'occasione per farlo (insomma, quando la lei in questione ha palesemente voglia o me lo propone in maniera inequivocabile).

Questo sicuramente è dovuto al fatto che sentimentalmente e sessualmente mi sono "svegliato" tardi rispetto alla media, dando il primo bacio a 22 anni e avendo avuto il primo e unico rapporto sessuale vero e proprio (con penetrazione) alla soglia dei 30.
Ad oggi, non ho più avuto rapporti con penetrazione ma solo sesso orale (sia "dato" che "ricevuto"), cosa che tra l'altro mi piace moltissimo e mi eccita forse più del sesso penetrativo.

Il punto è che non capisco se questa costante "quasi-verginità" si auto-alimenti (in quanto l'inesperienza mi porta ad essere impacciato e a provare disagio anche solo al pensiero di ritrovarmi in una camera da letto con una ragazza) o è tutto semplicemente dovuto al fatto che ho bisogno di una connessione emotiva forte con una persona prima di potermi sentire a mio agio e a lasciarmi andare.

Tendenzialmente questa sembra la tipica descrizione di un demisessuale, eppure in me ci sono pure dubbi circa il capire se una ragazza mi attragga (fisicamente) davvero o meno: ne esistono alcune che mi eccitano anche al solo pensiero, con la quale sono riuscito a instaurare quasi da subito una carica sessuale forte a prescindere dal grado di conoscenza, ma in tutti gli altri casi c'è "quella carina con cui mi trovo benissimo a parlare", che magari mi eccita fino ad alcuni livelli (il bacio, la "limonata", magari anche la stimolazione manuale o orale) ma non oltre.

Insomma, non capisco i miei stessi sensi e vorrei capirci qualcosa.

Quello che so, in ogni caso, è che se da un lato in me c'è una forte componente passionale e fisica (detto brutalmente: almeno a livello istintivo, se vedo una bella ragazza i miei appetiti istantaneamente si attivano, non è che ho bisogno di chissà quale conoscenza per eccitarmi o essere attratto), dall'altro, passare "all'atto pratico" mi fa sentire parecchio a disagio già al solo pensiero, tranne se con quella ragazza ho stabilito già una certa connessione (un misto di rispetto e fiducia reciproca)."

 

ultima modifica il: 14-08-2018 - 16:51:23
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