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Chi è un Hikikomori?

Si definisce hikikomori una persona che ha fatto una scelta definitiva di ritiro sociale perché è arrivata alla conclusione che sia meglio stare a casa che avere a che fare con una società che non piace e che spaventa, finendo per limitare al minimo le interazioni sociali e costruirsi una sorta di "roccaforte" dopo poter stare a proprio agio e passare il tempo.

L'hikikomori si potrebbe vedere come la massima ed estrema conseguenza della fobiasociale totale o di un'ansia sociale così estesa invalidante a cui il soggetto sceglie di rassegnarsi, trovando nella sua casa (o al limite pochi altri luoghi) una zona sicura e non volendo più avere a che fare con l'esterno che corrisponde alla sua zona insicura.

L'hikikomori è lo stato conseguente all'arrendersi al proprio stato, diminuisce l'acrimonia, diminuisce la rabbia e si annullano quasi i tentativi di cambiare ma piuttosto ci si cerca di convivere, si inizia ad arredare la propria prigione che nella maggior parte dei casi corrisponde con la propria abitazione.

Questo risponde alla domanda "perché le persone fanno questa scelta" e la risposta è per stare meglio, ogni soggetto tenta per più tempo, c'è chi passa perfino anni a provare a cambiare le cose, ma arrivati ad un certo punto diventa una logica conseguenza arrendersi per diminuire tutto il dolore della lotta fallimentare.

Qualcuno ce la fa a vincere, a cambiare, a guarire, specialmente se chiede aiuto a professionisti ma non tutti ce la fanno, non tutti chiedono aiuto, non tutti resistono a lungo e quindi prima o poi questi soggetto alzano bandiera bianca. 

Quelli che sono i desideri sociali del soggetto vengono quindi messi da parte, il soggetto rinuncia ad essi e non vive più in una situazione di frustrazione e rabbia ma al più di tristezza per qualcosa che comunque non tenta di avere più.

L'utilità di questo termine è quindi quello di evidenziare lo stato in cui un soggetto sociofobico o con un'intensa ansia sociale smette di lottare per cambiare il suo stato ma tenta invece di convincerci al meglio. La sociofobia e il suo relativo disturbo continua ad esistere come concetto separato, poi alcuni sociofobici possono evolvere a hikikomori, altri continuano a lottare o guardiscono.

Ciò è favorito dal fatto che tramite internet e hobby casalinghi il soggetto possa comunque passare il tempo senza particolari problemi, anche solo 50 anni fa era quasi impossibile fare l'hikikomori, provate ad immaginarvi chiusi in casa senza tv, smartphone, niente di niente, solo qualche libro.

 

Ma c'è un altro fatto che ha contribuito alla nascita di questo fenomeno, quello della sempre più pressante competizione sociale. I social networks hanno portato pro e contro e fra i vari contro c'è stata la competizione, la quale crea maggiore ansia, specialmente nel sociofobico, in cui colui che è più sensibile agli altri.

 

Se facciamo uno più uno viene fuori due, 

Quindi attenzione a non cadere nella trappola di giudicare qualcuno come hikikomori solo perché passa molto tempo rinchiuso in casa.

Fino a quando non avrete modo di parlare con quel soggetto, sono quattro le possibili condizioni che spiegano il suo stato:

- fobiasociale, ma il soggetto non si è arreso, continua a volere gli altri, continua a sperare di cambiare, vive i giorni rinchiuso in casa come un inferno perché vorrebbe cambiare tutto ma non può;

- introversione, il soggettè sta passando una fase introversa dove vive sereneamente il passare molto tempo a casa inseguendo le sue passioni, esce poco perché non ne ha voglia e non perché sia spaventato da ciò che c'è all'esterno;

- depressione, il soggetto non ha voglia di fare nulla, a causa dell'anedonia che prova non esce non perché abbia qualcosa da fare casa o perché abbia paura dell'esterno, non esce perché è depresso;

- hikikomori, il soggetto si è rassegnato alla sua fobiasociale.

Come vedete sono diverse le possibilità, non giudicate senza conoscere la reale dinamica.

Questo vuol dire che quando pensate ad una persona sociofobica che si è rintanata in casa, anche se non riesce ad uscire per settimane o mesi questa non è da considerarsi hikikomori fino a quando nella sua mente non nasce l'idea di ritiro sociale e di resa definitiva.

L'hikikomori è una persona che avvia una strategia di evitamento definitiva e di "benessere nella solitudine" inizia a progettare come vivere in questo nuovo modo e passerà tutto il tempo possibile nella sua roccaforte uscendo solo per le impellenze e ciò che non potrà evitare.

L'isolamento ha una morsa stringente in quanto più si evita più sarà difficile affrontare ciò che si evita, questo potrebbe favorire la cronicizzazione di questo stato, facendo passare anche anni o decadi in isolamento se qualcuno non interviene.

 

Quando le persone affermano che internet è la causa di questo fenomeno in parte ci hanno preso, ma non si tratta esattamente di causa, la causa è la sociofobia con un mix di pessimismo, internet è lo strumento che dà modo alla quasi totalità di questi soggetti di poter "far volare" il tempo anche se sono chiusi dentro una casa, una fuga psicologica anche se il corpo è incatenato.

Detta in altri termini, senza internet un sociofobico difficilmente diventerebbe un hikikomori, questo ne spiega perché sia un fenomeno recente e nato appunto negli ultimi venti anni, internet ha dato la possibilità di ritirarsi dal sociale lasciando il corpo a casa e viaggiando con la mente virtualmente per far passare il tempo.

 

Tutti i sociofobici diventano hikikomori? No, così come non è detto che una persona non possa cambiare fase cioè passare un periodo da hikikomori ma poi tornare sociofobico o anche uscirne definitivamente.

 

In sintesi l'hikikomori è colui che in forme diverse si è rassegnato alla società, all'interagire con gli altri e ai desideri/bisogni che nutre verso loro e punta a costruirsi un sistema che sia il "meno peggio" possibile, una roccaforte dove rintanarsi e passare il tempo, luogo che solitamente corrisponde con la propria abitazione.

 

ultima modifica il: 23-02-2019 - 14:54:30
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