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- Post-verità -
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Cos'è la post-verità? Cosa si intende per post-verità?

Questo termine è un neologismo, traduzione letterale di "post-truth" termine dell'anno per l'Oxfort Dictionary. Cos'è esattamente questa post-verità? A cosa si riferisce?

Con questo termine si descrive lo stato attuale della società, chi ha prodotto questo neologismo parte dall'assunto (errato) che prima ci fosse un maggior interessamento alla verità che ora invece non c'è più, ora le persone sono interessate ad altro.

La mia visione sull'argomento è totalmente differente quindi in questo sito il concetto di post-verità avrà un significato diverso.

Al giorno d'oggi ognuno di noi ha avuto a che fare con il concetto di viralità, un video o un'informazione che nel giro di minuti, ore o giorni rimbalza ovunque macinando milioni se non miliardi di visualizzazioni.

La viralità non è un fenomeno completamente sconosciuto, è sempre esistito nell'essere umano ma prima dell'avvento dei media tecnologicamente avanzati, aveva come unico mezzo il passa parola o la stampa di libri, oggi invece può contare su una condivisione immediata in ogni angolo del pianeta.

L'essere umano non ha mai vissuto un'era della verità se non in poche menti illuminate e razionali, siamo stati da sempre in un'era di post-verità o di non-verità.

La differenza fra ieri ed oggi è che la viralità è molto più potente e basta un post ben scritto per diffondere una bugia alla velocità della luce.

 

Le persone vogliono per lo più informazioni che rispecchino le loro convinzioni, più che di post-verità conviene parlare di osnoblosi.

 

Un altro elemento che descrive la post-verità è l'inefficacia della smentita, la smentita non diviene virale e questo aiuta a comprendere meglio le dinamiche stesse della post-verità che verranno esaminate nell'articolo.

Detto in soldoni la post-verità sottolinea l'impatto che hanno oggi le bufale, quante milioni di persone ci credono e come questo cambi il corso stesso della società specialmente nei momenti più significativi come l'insorgenza di proteste o voti politici, mentre prima esistevano per lo più passa-parola locali e le idee si propagavano lentamente tramite i libri oggi basta una nota su facebook a spargere qualcosa, anche errata, che colpisca milioni di osservatori.

 

A questo punto rimane un'unica domanda da farsi, perché le persone credono a informazioni non valide? Come si spiega nel dettaglio questo fenomeno? I punti focali che alimentano la post-verità sono quattro :

- osnoblosi, alcune persone possiedono già la "loro soggettiva verità", sono persone ormai convinte che le cose vadano in un determinato modo, probabilmente perché quella visione delle cose le fa comodo per non soffrire in alcuni ambiti, per deresponsabilizzarsi, etc.. e ogni volta che capita una notizia che "rafforza e rassicura" la loro visione ecco che la sposano e la prendeno per vera immediatamente, questo perché va a vantaggio loro. Probabilmente la prima cosa che esclama una persona quando ascolta queste notizie è "ecco vedi, ho ragione io". Sono notizie utili a loro sistema di verità e autoconvinzione;

- retorica, il messaggio contenuto in quell'informazione è convincente e ha portato una persona a schierarsi e convincersi, forse in modo definitivo. Si potrebbe dire che in questi casi la fluenza è ciò che è andata per la maggiore, questo spiegherebbe perché le persone credano a qualcosa senza mettersa il discussione anche se non c'è un bisogno come nell'osnoblosi;

- condivisione, le persone condividono perché sono motivate a farlo. I motivi sono due il primo è per osnoblosi, più la persona convince gli altri più rafforza la sua convinzione e crea la verità di cui ha bisogno. Il secondo motivo è per impatto emotivo, se una notizia la colpisce emotivamente o comunque la apprezza è più probabile che la ricondivida per motivi di guadagno, cioè la persona consciamente o inconsciamente sa che condividere "belle cose" fa guadagnare punti a chi ha condiviso. Ci potrebbero essere anche motivi minori, come quello di interagire o trovare la propria sottocultura come a dire "questo sono io, la penso così, chi la pensa come me si avvicini chi no mi stia lontano";

- assenza di scetticismo, questo quarto punto si potrebbe considerare come la base affinché la post-verità si svolga ovvero che la persona sia priva di uno scetticismo algoritmico, sia priva di quel metodo che si potrebbe descrivere come "mettere sempre e tutto in discussione" ed è da questo scetticismo parziale o assente che milioni di persone alimentano il fenomeno. Pensate ad una nazione dove ogni singolo soggetto tramite la scuola sia cresciuto con uno scetticismo, la post-verità cesserebbe immediatamente perché ogni singolo individuo prima di credere o ricondividere attenderebbe una dimostrazione o quanto meno la considerebbe come una cosa da "dimostrare". Questo ci porta all'analogia con i vaccini, un virus non si diffonde quando il 95% della popolazione è vaccinata, si potrebbe dire che la post-verità cesserà di esistere quando una quota della popolazione sufficientemente alta sarà scettica, in questo modo il virus delle bufale non avrà modo di divenire virale e spargersi.

 

Ecco spiegato perché inventare bufale sia facile per chi ha compreso la popolazione, conosce l'osnoblosi media e sa far uso della retorica, pensiamo al razzismo che dilaga, sarà sufficiente inventarsi qualcosa che dimostra (anche se non è valido) che gli stranieri sono pericolisi, danneggiano, vanno cacciati, etc.. che immediatamente quella schiera di persone che hanno bisogno di credere in questo faranno diventare virale quella bufola, facendo anche arricchire la persona che l'ha partorità (per mezzo della pubblicità).

 

Da un punto di vista inverso si potrebbe dire che quanto più una notiza non valida diventa virale quanto più questo è lo specchio della società in cui ci troviamo.

 

Qual è la differenza fra post-verità e post-fattuale? Il termine post-fattuale pone l'accento sulla dinamica della post-verità, cioè che per alcune persone non contano i fatti ma conta come qualcosa viene detta e quali sono i bisogni dell'ascoltatore.

APPUNTI:

- uso anche della fluenza cognitiva

ultima modifica il: 28-04-2019 - 22:02:44
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