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Cos'è il teatro?

Si definisce teatro quella struttura che raccoglie persone che desiderano vedere uno spettacolo ovvero essere intrattenute. Per l'AB il teatro come luogo e come concetto gioca un ruolo centrale a livello esistenziale, perché?

Perché ci fa capire che l'essere umano da sempre ha ricercato l'intrattenimento ed è stato questo bisogno di base a spingere la formazioni di queste strutture nel corso del tempo.

Gli spettacoli che più hanno avuto successo sono quelli che più di tutti hanno raccolto consenso e sono andati a soddisfare i bisogni e i desideri degli spettatori, questo ci fa capire come i generi teatrali siano un modo di farci capire cosa l'essere umano mediamente ricerca per sé e di conseguenza trova piacevole come forma di intrattenimento.

I generi che verranno presi in esame in questo articolo sono due:

- tragedia;

- dramma.

Perché questi due? Perché una persona che fa ridere, una commedia o un comico che parlano e ci fanno stare bene non necessitano di alcuna spiegazione, la domanda che invece sorge è perché una persona trova piacevole vedere uno spettacolo che tocca temi negativi? Che tocca conflitti? Che trasmette una serie di emozioni negative al soggetto?

Questo è un dato di fatto, il teatro come le forme di intrattenimento più moderno ci hanno messo di fronte ad un fenomeno che va spiegato.

 

Prima di procedere è necessaro capire cosa sia la tragedia e cosa sia il dramma.

Si definisce dramma una storia che si sviluppa e sembra quanto più realistica possibile, una storia che appaia fluente ma al tempo stesso sia costellata di episodi emotivi, di uno sviluppo, di problemi, di risoluzioni. Il dramma non pone l'accento sul finale, si rivolge alle persone che si intrattengono sul presente, è la storia ad intrattenere il soggetto fino alla fine, il vedere una realtà che cresce dinnanzi ai suoi occhi. Il concetto di dramma definisce il sali e scendi emotivo continuo senza che ci siano buchi, perché un buco equivale a noia per uno spettatore emotivo che preferisce invece sentire continuamente. Da qui nasce il concetto di persona drammatica (chiamata anche erroneamente melodrammatica), ciò che ricerca i drammi nella sua vita, che desidera che la sua stessa vita sia su base drammatica. C'è da specificare che in origine il termine dramma indicava solo il componimento di un'opera rappresentata in teatro, non aveva alcun ulteriore specificazione ma nel linguaggio comune ha preso un altro significato.

Si definisce tragedia una rappresentazione teatrale che al contrario del dramma non si basa sul sali e scendi ma prevalentemente su una storia condita solo ed esclusivamente da elementi ed emozioni negative, pochi sprazzi positivi e prevalentemente una storia in discesa dall'esito prevedibile e disastroso. Questo termine infatti viene usato al giorno per descrivere quelle storie, specialmente di cronaca, che seppur brevi sono caratterizzate in questo modo, pochi o nulli elementi positivi e una discesa in cui il "male" è sfociato ed esploso nel finale. Anche qui il termine tragedia viene riusato per descrivere quelle persone che desiderano vivere la vita in questo modo, che per qualche motivo sono attratte da questo stare male, da questa distruzione, dal fatto che la vita loro o quella di altri scivoli sempre più in un circolo vizioso distruttivo e quasi prevedibile.

Quando al telegiornale ascoltate una storia che inizia con elementi negativi, come potrebbe essere "terrorista ruba un camonio e lo guida verso una folla di persone" nella vostra mente ormai è quasi scontato l'esito negativo finale, seppur questo arrivi da lì a pochi secondi. Lo stesso fenomeno si ha anche in storie più lunghe dove già all'inizio si buttano le basi affinché si preveda una distruzione finale.

Nei relativi articoli di dramma e tragedia verrà approfondito e spiegato nel dettaglio perché le persone ricercano queste componenti nella loro esistenza, mentre in questo articolo verrà spiegato perché le persone ricercano queste componenti nel teatro e gli stessi motivi si ritrovano nel cinema, televisione e qualsiasi altra forma di intrattenimento.

 

L'AB trova diverse possibili spiegazioni a questi due fenomi:

- sentimentalismo, uno dei punti cardini è il sentimentalismo, il vedere la vita in funzione delle emozioni intense, associando al concetto stesso di vita quello di sentire. Il dramma in questo caso è la massima aspirazione del soggetto che sarà sempre in qualche modo coinvolto in qualche emozione, emozioni che vengono accentuate dal contrasto positivo negativo;

- affetto, il soggetto riesce ad affezionarsi ai personaggi e in questo modo vivere delle emozioni come se fossero loro amici o conoscenti;

 

 - malinconia, il soggetto trova piacere nel provare emozioni negative e il dramma, così come la tragedia risponde anche a questa forma di piacere facendolo immergere in una realtà che lo trascinerà in un turbinio di emozioni anche negative.

 

 

 

 

 

In generale il teatro o qualsiasi altra vicenda recitata che non sia dramma o tragedia si regge su simbolismi, stereotipi e regole sempre soddisfatte, dove il soggetto arriva perfino preferire la finzione alla realtà. La persona, specialmente se rigida, insicura e bisognosa di certezze troverà finalmente un momento in cui può vedere qualcosa che "va come dovrebbe andare", una persona che non accetta il relativismo e probabilismo del mondo e trova confortevole vedere lo sviluppo nel modo che accetta, ricco di certezze, ricco di regole seguite, ricco di simbolismi e passaggi chiari. Non conta più positivo o negativo, anzi probabilmente gli elementi negativi come un simbolismo negativo è visto comunque positivamente dal soggetto perché gli dà le certezze che richiede, oppure una punizione è positiva perché è stata rispettata una regola. Il dramma è qualcosa che sembra reale ed è finalmente fluente per il soggetto, trovando in quella particola opera ciò che ha sempre desiderato fosse la realtà.

Un altro elemento che spinge la persona a lasciarsi intrattenere è la propensione al giudizio, guardare una realtà normale con i suoi difetti dà allo spettatore quel ruolo di giudice che condannando, disapprovando e disprezzando ciò che vede si sente per contrasto superiore, quindi ogni elemento negativo che osserva diventa un modo per sentirsi al di sopra.

Un altro elemento è la spersonalizzazione, empatia e immedesimazione. Simile al punto precedente con la differenza che il soggetto si mette nei panni del protagonista ed è come se stesse vivendo lui quelle cose.

 

Questo spiegherebbe perché una persona romantica ad esempio ricerchi dei rapporti che definisce come drammatici o tragici proprio perché in parte tenta di spiegare ciò che desidera rifacendosi a ciò che ha visto in film, in racconti o opere che hanno trattato la vita in un mix di emozioni, sviluppo e intreccio che tocca e non trascura anche il lato negativo della realtà, i problemi, i fallimenti e qualsiasi altra tematica sia in grado di suscitare emozioni negative. 

 

Erroneamente alcune persone vengono definite drammatiche o tragiche quando in realtà sono o "pessimiste" o "paranoiche" o "ipersensibili" si faccia attenzione a non confonderle.

 

ultima modifica il: 11-04-2017 - 12:49:00
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