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Chi è un hater?

Il termine hater è un termine inglese diffusosi nella lingua italiana tramite internet usato per descrivere un fenomeno che con l'avvento del web è stato reso particolarmente evidente.

Il fenomeno che evidenzia è sempre esistito e concettualmente è esprimibile anche in italiano, allora perché si è preso questo termine inglese? Per la brevità in quanto in italiano si esprimerebbe con "colui che odia".

Questo concetto evidenzia in modo chiaro il fenomeno della devianza oltre che del risentimento, cioè l'hater non è solo una persona che si indigna per qualcosa scritta, che esprime il suo odio tramite rabbia ed esprime il proprio risentimento per qualcosa di specifico, ma è anche una persona che potrebbe odiare perché percepisce la devianza fra sé e l'altro, in quanto il web mette in contatto persone distanti non solo fisicamente ma anche psicologicamente.

Il fenomeno esiste ma diviene evidente e diffuso nell'ambito del web, sia perché abbiamo già detto mette in contatto persone distanti mentalmente ma anche perché lo strumento disinibisce sia per ditanza fisica che per anonimato, favorendo la possibilità che questo fenomeno accada.

Nell'esitenza di tutti i giorni è probabile che l'odio non venga espresso o venga manifestato solo alle spalle, rendendolo di fatto "meno odio", non si percepisce la rabbia, la disapprovazione, l'aggressività diretta come invece accade nel web.

 

 

FINO A QUI

Hater ci fa capire come l'odio nel mondo reale segua un'altra dinamica perché le persone se non approvano qualcosa si possono allontanare e solo se la disapprovazione è accesa potrebbero arrivare ad agire anche se comunque c'è la componente inibitoria a frenare. Nel virtuale l'odio assume connotati più distruttivi perché le inibizioni non ci sono più e l'allontamento di fatto non esiste in quanto come già detto è "tutto collegato" ed è per questo che le manifestazioni di odio sono più frequenti.

Si legga odio per approfondire.

 

Il termine hater ha raccolto anche un altro significato, quello dell'invidioso ma l'AB preferisce tenere separato l'hater come colui che scrive per indignazione e disapprovazione da colui che invece essendo invidioso mostra un comportamento punitivo, cioè tenta di danneggiare o punire quello che lo fa soffrire perché desiderebbe essere ma non riesce e non sa come fare.

ultima modifica il: 01-04-2017 - 23:10:50
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