Cos'è la ribellione? Cosa si intende per persona ribelle?

Si definisce ribelle una persona che non obbedisce ciecamente alle autorità ma vi si oppone in base alla propria visione delle cose o per una questione di orgoglio.

Si definirà ribelle ad esempio il figlio che non accetta gli ordini del padre perché li ritiene sbagliati o non accetta un ordine per il semplice fatto che lo vede come un attacco al proprio orgoglio.

Ed è dalla ribellione che è nato il concetto di "psicologia inversa" proprio perché si è notato che la persona in fase di ribellione tende a fare l'opposto di quello che le si dice, rendendola di fatto manipolabile in quanto è sufficiente ordinargli l'opposto di ciò che vogliamo per portarla comunque a fare ciò che ci interessa.

Non è facile prevedere l'atto di ribellione, la psicologia inversa non è una regola esatta e perfettamente prevedibile, pensare di usarla pensando di aver risolto ogni problema con gli atti di ribellione è solo una semplificazione di una realtà complessa.

La ribellione non va confusa con il concetto di conformismo e anticonformismo che descrivono invece dinamiche sociali, si parla di ribellione solo nel momento in cui c'è un soggetto che si oppone ad una o più autorità che gli stanno dando dei comandi, delle direttive che non vuole seguire.

La ribellione di un figlio è un indicatore del fallimento come genitore per due motivi:

- un genitore invece di ordinare consiglia e se ha prodotto un figlio intelligente e saggio questo lo ascolterà e terrà in conto ciò che gli viene consigliato;

- la ribellione solitamente viene ricercata quando si percepisce il comando come disfunzionale per sé, negativo, quindi indicando un genitore che non sa far capire il vantaggio in ciò che comanda o che comanda cose stupide.

La ribellione può anche non avvenire e se non avviene indica che il genitore quanto meno non ha fallito in tal senso.