Home
Psicologia
Raziologia
Puzzle della Comunicazione
Diario
Test
Info & Contatti
 
- Anuptafobia -
riabilita aiuti

Cos'è l'anuptafobia?

La anuptofobia è la fobia del celibato in cui un soggetto che è sprovvisto di partner prova emozioni negazioni per il suo stato pensando alla posibilità che rimarrà così.

La fobia è variabile, le paure e i timori che passano nella mente di questo soggetto possono essere i più diversi.

L'anuptafobia non è solo uno stato emotivo ma va a descrivere anche il comportamento che queste persone adottano.

L'anuptafobico si può distinguere in due tipologie:

- attivo, il soggetto agisce per trovare questa persona che farà cessare le sue paure, quindi agisce attivamente per i suoi bisogni;

- passivo, il soggetto desidera trovare qualcuno ma al tempo stesso non fa nulla o perché desidera che arrivi dall'esterno o perché è inibito e anche se desidera agire di fatto non lo fa per i conflitti interni. Il soggetto passivo a sua volta può essere distinto in soggetto che si lamenta e soggetto che invece si tiene tutto dentro.

 

 Il passivo ha maggiori rischi di rimanere solo ed evolvere perfino a disturbo.

Da dove nasce questa paura così profonda di non essere in una coppia? Le cause piú comuni sono giudizio sociale, paura di perdere occasioni sociali o appetibilità verso l'esterno e non trovare più partner, paura di affrontare il mondo da solo, etc...

L'anuptofobia indica una personalitá non autosufficiente e problematica e invece di nascondere il problema fiondandosi su un nuovo rapporto ne potrebbe approfittare per fare un percorso di crescita con un terapeuta all'altezza per uscirne.

Se ti spaventa così tanto restare solo è perché sai che solo non ci puoi stare.

 

Conseguenze paradossali dell'anuptafobia sono quelli di accontentarsi o di trovare un partner il prima possibile non facendo il processo di selezione, il soggetto anuptafobica per fuggire da questa paura si ritrova solitamente in rapporti dalla qualità scadente.

ultima modifica il: 26-11-2020 - 23:59:48
Sito Realizzato da Palombizio Valerio Giuseppe