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- Mentalità -
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Cos'è la mentalità? 

Si definisce mentalità l'insieme di elementi che costistuiscono l'attività mentale di in un soggetto presa in un dato momento.

Questo concetto è fondamentale perché la mente di un soggetto ha un'infinità possibile di attivazioni, emozioni, pensieri e altre reazioni inconsce.

Con un esempio ora capirete cosa voglio intendere.

Prendiamo due soggetti Marco e Antonio, Marco ha fatto ad Antonio diversi favori ma anche alcuni torti, Marco chiede ad Antonio un favore, se Antonio in quel momento ricorda più i torti che i favori è probabile che rifiuti, viceversa se ricorda solo i favori ricevuti è probabile che acconsenta.

La vita è lunga, gli accadimenti che subiamo sono tanti e in base agli stimoli rievochiamo solo parzialmente delle informazioni o facciamo solo deduzioni parziali.

Non siamo computer che analizzano sempre tutti i dati a disposizione, le emozioni che proviamo, i pensieri che facciamo sono frutto di ciò che in quel momento consideriamo, ciò che ricordiamo, la nostra reazione emotiva, come ragioniamo su quei dati. 

Fenomeni rilevanti a carico della mentalità sono ad esempio il priming o le euristiche rievocative del soggetto. Detto in parole povere la data dell'evento, gli stimoli presenti sono tutti fattori che spiegano quella reazione che sarebbe stata diversa se fatta in un momento diverso, con stimoli diversi, con una serie di accadimenti precedenti diversi.

Questo fenomeno spiega anche perché in alcune occasioni siamo stati brillanti, in altri fallimentari. Il paradosso è che aver avuto accesso solo ad alcuni dati in alcuni momenti ci ha fatto fare scelte giuste, cosa che sarebbe stata diversa se avessimo avuto altri stimoli.

Mentalità a comando negli attori

Se io mi impongo di fare un cambio netto di mentalità questo avviene? Il reset della mentalità. L'attore è pagato per fare una cosa del genere, in una persona normale che ha problemi questo non avviene, è come dare una spinta indietro alle onde che vengono dal mare, l'onda dopo comunque arriverà ugualmente).

Sebbene nel linguaggio comune assetto mentale e mentalità siano sinonimi io nel mio lavoro tendo a separarli, perché?

Perché la mentalità è un fenomeno universale, che succede a tutti quanti, che lo vogliamo o no tutti siamo influenzati da questo fenomeni. Alcuni soggetti solo marginalmente, perché hanno un approccio lento e approfondito, altri ne sono governati perché tendono a vivere di euristiche e impulsi.

Il fenomeno dell'assetto mentale invece riguarda quello in cui un soggetto tende ad usare dei mantra nella sua vita che di fatto gli modulano costantemente parte della mentalità quando li rievoca, sono una sorta di "influenza volontaria" per cercare di spingere il soggetto ad assumere particolari mentalità.

Ovviamente l'assetto mentale non può essere usato sempre, non sarebbe umanamente possibile, per questo il concetto di mentalità rimane comunque anche perché con l'assetto mentale il soggetto modifica solo alcuni stimoli e non tutti.

I soggetti che fanno ricorso all'assetto mentale sono quelli che in qualche modo riescono ad essere più consistenti nel lungo periodo proprio perché in qualche modo, quando possono e come possono, riportano la loro mentalità su specifiche credenze di base.

Un esempio di assetto mentale è quello del bodybuilder che vive secondo i principi della salute, dell'allentamento e ripete costantemente a se stesso che non può mollare mai, che altrimenti fallirebbe, ripetendo questo mantra è come se riuscisse ad evitare che alcune mentalità più dissolute subentrino.

Per ricapitolare l'utilità di questo termine consiste nel rendersi conto che sebbene un soggetto abbia la sua personalità, questa non è completamente attiva ma a seconda delle circostanze, degli eventi e degli stimoli presenti in quel momento si ha una specifica attivazione che può spiegare perché un soggetto diverso in scenari differenti e tempi differenti può avere comportamenti anche diametralmente opposti.

La mentalità è un concetto di base che spiega numerose cose, ma non è un fenomeno statico, anzi alcuni soggetti ne risentono di meno di altri, perché intenzialmente fanno analisi approfondite che attivano le parti di personalità e altri invece con l'assetto mentale intenzialmente tengono stimolate costantemente parti di sé, evitando la casualità della mentalità stessa.

Nell'articolo del comportamento vengono approfondite tutte le tipologie di comportamento ma se volessimo semplificarlo ne potremmo evidenziare tre in base alla mentalità, dove ci sono soggetti che sono governati dalla mentalità e dal caso, parti di loro non sono mai attive sempre, a volte sono in un modo o inun altro per le attivazioni casuali date dagli stimoli circostanti, alcune limitano questo fenomeno con gli assetti mentali, altri ancora lo limitano con un'analisi approfondita, con un'ispezione di loro stessi ogni volta prima di dire o agire proprio per evitare il fenomeno della mentalità data dal momento.

 

Lo stesso soggetto può lavorare attivamente per non lasciare la sua mentalità al caso, diminuendo le euristiche e aumentando delle reazioni approfondite e riflettute.

Minore è questo approccio completo maggiore è il numero di stati mentali differenti che il soggetto può manifestare.

Il fenomeno è molto complesso e non è totalmente regolabile, ci sarà sempre qualcosa che si attiverà a prescindere che possiamo impedirlo o accorgercene.

Quante volte vi sarà capitato di arrivare di fronte a scenari simili con pensieri diversi, cosa che vi ha causato un comportamento diverso, ciò che pensavate e ciò che provavate prima di fare qualcosa vi ha inevitabilmente influenzato il comportamento.

Per fare un esempio, immaginiamo il pessimismo e l'ottimismo, una persona che prima di iniziare a fare qualcosa avrà una mentalità ottimista si comporterà in modo nettamente diverso se in quel momento ha una mentalità pessimista, basterà un giorno che vi sia una persona che la sprona ad essere più ottimista o che capiti qualche evento che spinge verso l'ottimismo o un giorno qualcuno che la manda in paranoia o eventi negativi.

Cosa fare? Sono tre le mosse da fare per tentare di avere la mentalità migliore in ogni circostanza:

- la prima è l'applicazione del rasoio di Occham, per evitare che pensieri non dimostrati ci alterino la percezione della realtà e il ci influenzino il comportamento;

- la seconda è il check dell'umore e dell'emozioni che ancora riecheggiano in noi per gli eventi appena passati, se abbiamo attive delle emozioni negative tenderemo a rispondere con maggiore rabbia, acrimonia, tristezza avendo già questo mood di partnenza, non solo, in soggetti più istintivi e con euristiche emotive lo spingerà a fare conclusioni negative a partire dall'umore negativo che già prova in partenza. Con un umore negativo conviene evitare e sospondere azioni o tentare di regolarlo per rialzarlo;

- la terza è la consapevolezza, fare un affondo nella propria personalità, ricordando gli scopi, scandagliando ogni credenza, mettendo il proprio sé al centro dell'esperienza di quel momento.

 

Con queste tre regole si annullano o quanto meno diminuiscono gli effetti aleatori della mentalità, così che grazie a scetticismo e metacognizione, si abbia un comportamento che non si basi più sulla mentalità del momento.

Questo ci rende meno influenzabili perché in qualche modo si annullano gli effetti diretti di ciò che c'è accaduto di recente, si va oltre la mentalità indotta dalle circostanze.

Quanto meno un soggetto interviene sistematicamente in questo modo quanto più è influenzabile, perché qualsiasi cosa che possa modificare la mentalità del momento poi si ripercuoterà sul comportamento.

 

La mentalità è un fenomeno complesso, dove possono riecheggiare anche cose accadute nei giorni precedenti, una frase ascoltata dieci secondi prima, etc..

La mentalità ci ricorda che non è sempre necessario ristrutturare, a volte è sufficiente intervenire sulla mentalità del momento per ottenere risultati immediati.

Pensiamo ad un altro esempio, se volete vicino a voi una persona più "calda e affettuosa" non è necessario cambiare quella persona ma si può solo fare in modo che si attivino quegli elementi tali che generano questo comportamento, sarà sufficiente quindi farle un regalo, starle vicino, pensare ai suoi bisogni, ricordarle che se vuole avere è bisogno che dia, etc..

FINO A QUI

Oppure pensiamo al punto di vista, il soggetto siccome ha pensato e si è focalizzato su alcune cose ha assunto una mentalità che può cambiare se per caso o un esterno gli suggerisce un punto di vista differente.

La mentalità ci fa capire come la persona non sia necessariamente la stessa ogni singolo momento, anche se le caratteristiche sono statiche la mentalità ci suggerisce come la persona abbia pensieri, comportamenti e atteggiamenti dinamici in base al contesto e che questa mentalità cambierà e può essere cambiata.

La mentalità non va confusa con la personalità.

Mentalità è un termine generico, per essere più specifici conviene usare termini quali:

- percezione

- stile cognitivo, evidenzia una mentalità frequente nel soggetto, evidenzia come alcune mentalità siano più frequenti di altre nella stessa persona per elementi che ha vicino in quel momento (ad esempio un amico che dà alcuni tipi di consigli), credenze più radicate, umore che non oscilla;

- euristiche

- credenze

- fallacie

- etc...

 

Si cambia la personalità quando si cambia modo di dedurre, le credenze di base, il come si risponde allo stimolo.

ultima modifica il: 04-01-2021 - 17:58:50
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