L'utilità del primo termine è duplice in quanto parlare di stato emotivo è come se lanciasse un avvertimento facendo intendere che proprio perché ci sono le emozioni di mezzo la scelta e le azioni prese non vanno viste come un corrispettivo della sua volontà in quanto le emozioni hanno svolto un ruolo parossistico nella scelta e nelle azioni.
Pensate ad una persona che afferma di volersi comportare bene in un rapporto ma poi proprio perché è coinvolta emotivamente inizia ad andare in paranoia, a provare gelosia o qualsiasi altra emozione negativa che la spingerà a comportarsi in un modo negativo e che infastidirà l'altro nonostante avesse detto il contrario.
Si legga parossismo per approfondire quest'ultimo punto e per l'elenco di disambiguazione.