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Chi è una persona? Cosa vuol dire persona?

Nel linguaggio comune il termine persona è sinonimo di essere umano, cioè viene usato concettualmente per definire qualsiasi essere umano vivente.

In realtà il significato di persona è differente e l'etimologia del termine richiama la maschera che ogni attore indossava a teatro sia per differenziarsi nella scena sia per aumentare il volume della voce.

La persona come concetto ci ricorda che ogni essere vivente ha delle caratteristiche distintive, caratteristiche uniche, alcune visibile e altre meno, caratteristiche che prese tutte insieme definiscono il soggetto nella sua unicità (individuo).

Il concetto di persona ci dice anche  un'altra cosa, ciò che avremmo davanti non rappresenterà mai l'interezza di chi abbiamo di fronte e in alcuni casi nemmeno può rappresentare chi abbiamo di fronte se la persona mostra caratteristiche di sé che non sono reali, fingendo.

Qui sta l'utilità del concetto di persona, capire che quando abbiamo qualcuno di fronte ciò che possiamo osservare può essere falso perché finge caratteristiche che non ha oppure in quel momento non sta mostrando tutto di quel che è.

Questo cosa significa? Che ogni essere umano che incontreremo sebbene sia un individuo, ciò che vediamo al momento è la "persona" cioè possiamo vedere solo alcune delle caratteristiche e alcune potrebbero essere false, solo con il tempo e con la trasparenza da parte dell'altro possiamo scoprire e conoscere la sua individualità, fino ad allora per noi sarà solo una persona.

Detto in altri termini c'è il concetto di individuo perché sappiamo che di fronte a noi c'è un soggetto unico che può essere scoperto, persona perché comunque noi possiamo osservare solo che l'altro sceglie di mostrarci, accettando il fatto che qualcosa è finta e che altro non ci viene mostrato.

L'utilità del termine persona sta anche nel ricordarci che il soggetto tende a cambiare "maschera" fra ciò che mostra di sé e ciò che finge, la persona ci ricorda del dinamismo con cui possiamo osservare qualcuno.

Pensate ad una persona che conoscete a fondo, immaginatela mentre parla con un suo genitore, quando parla con un amico, quando parla con uno sconosciuto, quando parla con un datore di lavoro, quando parla con voi. Vedete la stessa persona? Vedete lo stesso comportamento? No, quello che vedrete sono più maschere, in alcuni casi simili fra loro e in altre molto differenti.

Questo come si spiega? Si spiega con il fatto che la persona sa che mostrare la sua personalità è uno strumento, mostra di sé quello che crede sia meglio in quella situazione, si nasconde se ha paura che succeda qualcosa a mostrare lati di sé (ignavia) o pensa che fingere parti di sé sia la situazione migliore.

Solo una persona che si autoafferma in ogni situazione allo stesso modo appare unica, autentica, facendo uscire totalmente la sua individualità. Ma sono poche le persone che riescono e possono comportarsi così, ogni maschera che il soggetto indossa ci dice chi è sia per quello che mostra ma anche per quello che ha scelto di mostrare o non mostrare in quella situazione.

Dal di fuori è difficile però capire tutto questo fino in fondo, solo la persona sa chi è dentro, perché mostra solo alcune cose, perché le mostra a qualcuno e non altri, perché finge, etc...

Qual è l'utilità di questo concetto? La persona ci ricorda che chi abbiamo di fronte in quel momento è una maschera che non necessariamente mostra l'interezza di chi è dentro, interezza che viene definita per comodità personalità, la persona è una maschera che l'altro sceglie per diversi motivi. Questo vuol dire che ogni volta che interagiamo con qualcuno è necessario ricordarci che chi abbiamo di fronte è solo una persona, solo una maschera e che non sarà facile scoprire chi vi è dietro, specialmente se la persona tende a nascondersi, a manipolare, mentire e rifugge da qualsiasi tipo di trasparenza, specialmente nei rapporti più profondi.

Dal concetto di persona nasce quello di personalismo, dove si spinge affinché la persona possa autoaffermarsi, realizzarsi senza cadere in pressioni dove a causa del dovere o della paura non può essere se stessa. Con il personalismo si aiuta una persona che intende essere più libera di essere se stessa, diminuendo gli atti di ignavia (indossare maschere che nascondano) e aumentare i comportamenti di autoaffermazione, cioè comportandosi come si sente, mostrandosi, senza fingere o nascondersi.

Il personalismo si accosta a quello di individualismo, nell'individualismo il soggetto si libera di tutti i condizionamenti che hanno portato a credere o fare cose che in realtà non fanno parte di noi, a cadere in una sorta di spersonalizzazione.

 

La persona quindi come concetto va in netto completamento con quello di individuo, completano due aspetti della stessa medaglia.

Il personalismo si interseca con due concetti fondamentali:

- autoaffermazione, la persona come espressione di sé e non con l'ignavia;

- diritti e liberalismo, migliorare la società e la realtà affinché ogni persona sia libera e facilitata in questo percorso.

 

DA CANCELLARE

 

Questo concetto è fondamentale perché la persona nasconde la sua personalità dietro una maschera perché ritiene che la maschera sia necessaria o maggiormente efficace nell'obbiettivo che si è posto.

Pensiamo ad una persona che soffre per il giudizio degli altri e ha paura che qualcosa di lei venga giudicato negativamente, per questa persona indossare una maschera vorrà dire mostrarsi e fare in modo che quell'elemento di cui teme il giudizio non appaia o appaia diversamente.

Concettualmente parlando chi abbiamo di fronte è una persona fino a quando altera in qualche modo la sua reale essenza, mentre si definisce identità quando si conosce abbastanza dell'altro da poter affermare di non aver davanti una maschera.

Parlare di persona ci ricorda costantemente che fino a quando non conesceremo qualcuno fino in fondo e non conosceremo abbastanzadella sua idendità conviene presumere che ciò che vediamo di fronte sia alterato in qualche modo.

Quando vediamo una persona non possiamo dedurre nulla da quelle poche informazioni a disposizione, l'unico modo che abbiamo per conoscerla è ascoltarla, interagirci, fare domande.

 

L'unico modo di scoprire la personalità è di non limitarsi a dedurre sulla base di quello che casualmente si ascolta o si ossera dall'interazione con l'altro ma scavare, chiedendo trasparenza, chiedendo di argomentare, osservando il soggetto anche in altri contesti e in interazioni con altre persone, solo così ci si può addentrare nella personalità dell'altro senza incorrere nel problema della maschera.

Facendo così, a prescindere che l'altro lo desideri o meno viene mascherato, le bugie usciranno fuori tramite le contraddizioni che saranno man mano sempre più evidenti, si conoscesempre di più l'altro. Se una persona si rifiuta di fare una cosa del genere sono due l'opzioni o si continua ad interagire sapendo che non possiamo conoscere l'altro o si chiude il rapporto perché non si accetta di non conoscere la persona con cui si ha a che fare.

Persona e personalità sono due concetti stettamente collegati, si parla di persona per indicare come una persona a prescindere dall'involucro esteriore ha sviluppato una serie di caratteristiche uniche che possono essere conosciute solo con un lungo percorso basato su trasparenza e desiderio di scoprire e lasciarsi scoprire.

Questo concetto è fondamentale ad esempio per un terapeuta e per un paziente che desidera cambiare la propria personalità.

Questo articolo ci fa comprendere che fino a quando non si scava e non si fa un lavoro il concetto di persona va inteso in modo junghiano, cioè dare per scontato che ciò che vediamo è la manifestazione di una maschera sociale, qualcuno che sta interagendo seguendo le norme e le comune aspettative o che sta fingendo per i motivi più disparati e che al momento non si possono conoscere.

La differenza fra persona e individuo, si è unici anche nel modo e nel perché si indossa una maschera.

La distorsione nella percezione della convenienza nel portare una maschera.

ultima modifica il: 17-10-2018 - 9:55:02
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