Cos'è la vocazione?

Con questo termine si definisce quel fenomeno in cui il soggetto trova una un'attività piacevole che imposta come obiettivo di vita, come un qualcosa con cui riempire la propria esistenza e dargli un significato.

La vocazione descrive una scoperta in una modalità non convenzionale. Un hobby può essere costruito in modo lineare, la persona prova un qualcosa, le piace e continua a farlo fino a quando per una questione di tempo e costanza quel qualcosa diventerà parte integrante della sua esistenza.

La vocazione invece avviene al contrario, il soggetto ancor prima di provare quell'attività, anche solo vedendola fare a qualcuno, leggendola o altro la inizia a desiderare intensamente per come se la immagina nella sua mente, come se quel qualcosa lo stesse chiamando.

La vocazione, proprio perché si basa su una serie di previsioni e simulazioni del soggetto, ha un'elevata possibilità che si riveli un flop, che una volta che il soggetto risponde a quella chiamata e prova quell'attività in realtà non era come se la immaginava e lascia perdere.

La vocazione ci aiuta a capire come a volte il soggetto arrivi a scoprire qualcosa di sé senza un percorso di individuazione lineare, ma si sente attratto intensamente ancor prima di provare l'esperienza, come se un surrogato di tale esperienza l'avesse fatto con la sua immaginazione.

Intorno alla vocazione ruotano due problemi:

- non guardare abbastanza il mondo da scoprire attività piacevoli, se non si osserva con curiosità il mondo non si arriverà a vedere qualcosa che ci "chiama";

- non riuscire a sentire la chiamata per problemi educativi o per ristrettezza mentale. Il soggetto non riesce a rendersi conto che quell'evento è fondamentale per la sua esistenza, quindi o non ne comprende il significato e l'importanza oppure lo scarta perché gli hanno insegnato che nella vita sono altri i valori, quelli imposti.

Si legga individuazione per approfondire.