Home
Psicologia
Raziologia
Puzzle della Comunicazione
Diario
Test
Info & Contatti
 
- Millenials -
riabilita aiuti

Cosa si intende per millenials? Chi sono i millenials?

Con questo termine si descrive quella che viene comunemente definita generazione del nuovo millennio o generazione Y. Il primo problema che si riscontra in questo termine è una mancata data che quantifica a chi esattamente ci si sta riferendo.

Un modo per evitare fraintendimento sarebbe quello di stabilire ad esempio che per millenials si intendono tutti coloro che sono nati dopo il 90 o dopo il 98 etc... ma il termine sarebbe in questo caso altrettanto utile? Per l'AB la risposta è no, allora come quantificare questo termine?

Per l'AB la soluzione consiste nel quantificare le persone non in base all'età ma in base ad uno specifico percorso che hanno compiuto. Per comprendere questo passaggio è necessario prima introdurre un nuovo concetto, quello che di "rivoluzione paradigmatica della crescita".

Cosa è questo concetto? Pensate a come nel corso dei secoli le persone siano cresciute mediamente, c'erano i genitori e il proprio ambiente, le persone per secoli sono state cresciute secondo le norme del luogo e la visione famigliare, questo probabilmente dall'albore dei tempi.

Ma le cose sono cambiate in tre momenti storici:

- la prima rivoluzione del paradigma della crescita è stata con l'avvento dei libri, un bambino (all'inizio pochi ma poi sempre più) potevano leggere un libro e in questo modo formarsi non solo secondo ciò che dicevano famigliari o l'educazione del luogo ma anche secondo un pensatore o una visione dell'esistenza differente;

- la seconda rivoluzione del paradigma della crescita è stata con l'avvento della televisione, anche qui un bambino veniva in contatto con persone che parlavano e pensavano anche in modo largamente differente;

- la terza e ultima rivoluzione del paradigma della crescita è stata con l'avvento di internet e delle tecnologie, fra cui c'è facebook che ha stravolto completamente la crescita personale in modo significativo.

 

Questi tre grandi cambiamenti hanno cambiato in modo sempre più complicato la crescita delle persone perché sono state delle alternative e si aggiungevano, e in alcuni casi sostituivano, a quello che si potrebbe definire "destino di crescita" che consisteva prevalentemente nel dove si nasceva, in quale famiglia, in quale contesto, etc...

 

Per l'AB si definisce millenial chiunque abbia affrontato la pubertà inserito in un social network e abbia quindi avuto dei feedback costanti e inequivocabili su di sé, cosa che nessun'altra generazione ha mai avuto prima. Attenzione, qui è fondamentale entrare nell'ottica di essere nei social nell'intero arco di tempo e non solo a metà o a fine pubertà. Cioè è fondantamentale che la persona viva questo percorso di cambiamento fin da subito immerso in questa realtà virtuale, quindi che abbia sia foto da bambino con relativa attività e poi inizi l'attività da adolescente con cambiamento del corpo e sviluppo sessuale.

Ogni cosa sui social network viene giudicata, quantificata e si hanno dei feedback che prima non era possibile avere, la persona quando scrive qualcosa sa a quanti piace e a quanti interessa, quando pubblica una foto di sé sa a quanti piace mediamente e ottiene delle informazioni e una tipologia di crescita che prima era impensabile.

Chiediti chi saresti ora e cosa saresti se avessi saputo fin da subito cose di te che invece hai scoperto solo più avanti negli anni, come 5 o 10 anni più tardi. Pensa a quante cose avresti fatto se avessi saputo che non eri così male o brutto come pensavi o viceversa quante cose non avresti fatto se avessi pensato che in realtà non eri così "tanto" come pensavi. 

La tecnologia cambia tutti in modo diverso ma ciò che è cruciale è chiedersi come cambia una persona in quello che sarebbe stato il suo percorso se non ci fosse stata, cosa cambia significativamente nei confronti delle generazioni precedenti.

La tecnologia è per tutti, l'accesso alle informazioni pure ma la cosa che ha cambiato drasticamente le generazioni precedenti da quella attuale è che mentre prima si cresceva basandosi su pochi feedback e la possibilità di illudersi sia in negativo che in positivo era elevata oggi questo non c'è per chi è iscritto ad un social network e si espone ad esso, ne viene da sé che queste persone sono cresciute non solo con una conoscenza migliore di loro stesse e di cosa piacciono agli altri aumetando quindi alla massima potenza lo sviluppo di caratteristiche quale istrionicismo, istrietismo, succubanza, etc.. cioè i fenomeni collegati al giudizio ma anche quelli collegati all'autostima in quanto ogni persona ha praticamente la certezza di sapere cosa è per gli altri, come si stima in popolarità, bellezza, valore delle varie attività, etc..

Non si può sapere cosa porterà tutto questo, quello che si evince è che c'è un cambiamento drastico rispetto a come si cresceva una volta e di conseguenza a come si passano quegli anni che sono cruciali per la formazione di una personalità.

Questi sono i millenials, persone che hanno un modo diverso di rapportarsi al reale perché tramite una comunità virtuale collegata hanno avuto accesso a informazioni che non hanno posseduto chi è cresciuto senza social networks, informazioni che hanno segnato la loro crescita.

Se pensiamo che facebook è divenuto famoso in Italia verso il 2009-2010 possiamo dedurre che le persone che allora erano in età puberale sono oggi 18enni-19enni ed è ancora presto per vedere gli esiti a livello macrosociale, fra una decina d'anni quando queste persone saranno quasi tutte nel mondo del lavoro ed entreranno maggiormente nelle varie statistiche ci renderemo conto maggiormente di quanto sono cambiati e come nei confronti di chi sono cresciuti senza social networks.

 

Il problema della società che si è complicata ma senza che ci sia una formazione media in grado di preparare

Questo punto ci aiuta a comprendere come il termine millenial venga usato in alcuni casi, cioè come termine per spiegare quelle persone che sono state cresciute in modo insufficiente a causa di una realtà che diviene sempre più complicata senza che i genitori siano preparati per comprenderla e di conseguenza per formare i loro figli ad essa.

Il compito di un genitore è quello di formare un bambino in modo tale che questo una volta immerso nella società sia in grado di comprendere ed essere efficace in esso, il paradosso degli ultimi cento anni è che la tecnologia si è sviluppata così velocemente e ha reso la realtà così complicata che ad oggi quasi nessun genitore è in grado di comprendere in che mondo stiamo vivendo e di conseguenza preparare un figlio. Questo in cosa si traduce? In tre opzioni:

- il genitore riesce comunque a formare secondo la sua concezione antica del mondo, qui si innesca una sorta di roulette russa della qualità esistenziale, in quanto alcune volte può andare bene ma la maggior parte delle volte la persona incontrerà notevoli problemi con una realtà diversa da quella che gli è stata data;

- il genitore non riesce a formare in alcun modo, la realtà urla al bambino che ciò che gli sta dicendo il genitore non funziona, non rispecchia ciò che gli sta accadendo, etc..;

- il genitore riesce a trasmettere qualcosa, probabilmente quelle cose che lui stesso ha compreso in modo valido e che sono efficaci e che il bambino si rende conto che è così, ma questo genitore non ha compreso tutto e quindi il bambino per alcune cose sarà costretto a fare da sé, andare a tentativi con i relativi problemi.

Questo ha portato ad un problema antico ma che è in aumento perché quanto più la realtà diviene complicata quanto più è probabile che un genitore mediamente non sia in grado di formare un figlio. Questo punto è centrale perché sarebbe concettualmento errato chiamare millenial queste persone qui, in quanto con l'avvento dell'era moderna il fenomeno è aumentato ma di fatto è sempre esistito. Quello che invece non è mai esistito è la crescita adolescenziale con i social networks.

 

 

 

 

Il problema dell'autostima

Quando si ha qualcosa di valore, si ricevono numerosi feedback, pensiamo ad una ragazza o un ragazzo più piacente che si trovano centinana di like (apprezzamenti) sulle foto e questo potrebbe portare ad una visione di sé distorta in positivo. Cioè la persona invece di rendersi conto che gli apprezzamenti stanno arrivando per un settore in cui ha valore, pensa che questi giudizi siano su di lei nella sua totalità, come se abbia un valore generale e ciò potrebbe portarla ad avere un'immagine di sé che non rispecchia invece i valori e ciò che realmente ha, essere belli non dice nulla riguardo al resto della personalità. Lo stesso discorso vale per i feedback negativi, è necessario avere chiaro in mente il concetto di giudizio settoriale per evitare che il soggetto si condizioni e pensa alcune cose di sé che non sono reali. Questo vuol dire che prima di far iscrivere un bambino in un socialnetwork è necessario prepararlo almeno ai fenomeni di base in cui entrerà in contatto e questi sono:

- giudizio settoriale;

- giudizio di valore;

- giudizio morale;

- devianza;

- onore e reputazione;

- istrietismo;

- istrionicismo;

- succubanza;

- punto di sonder;

- simpatia.

 

Il problema dell'eclettismo

 

 

ultima modifica il: 13-03-2017 - 11:52:41
Sito Realizzato da Palombizio Valerio Giuseppe