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Cos'è il tradimento?

Il tradimento è un sentimento che si prova nel momento in cui si scopre che una persona con cui si ha un rapporto ha infranto un patto implicito o esplicito.

Alla base del tradimento c'è il risentimento e la perdita di fiducia, il risentimento si basa non solo sul fatto che non si accetta che l'altro abbia infranto il patto ma anche sulle conseguenze di ciò che ha fatto, il patto aveva una sua logica ed era proprio di impedire che accadesse qualcosa che per il soggetto è inaccettabile e a cui è sensibile.

Il tradimento non è l'unico fenomeno collegato al concetto di patto, c'è anche quello della pretesa, ma mentre la pretesa si basa prevalentmente su ciò che si era pattuito di fare e non viene fatto il tradimento si basa su ciò che si era pattuito di non fare e viene fatto.

La perdita di fiducia condisce il tradimento perché la persona tenderà ad essere assalita dalla paranoia, non sa se l'altro infrangerà nuovamente quel patto o altri patti ancora creando di fatto un doppio problema, specialmente per quelle persone che hanno bisogno della fiducia per mandare avanti un rapporto a causa della loro sensibilità e numerose paure.

Uno degli esempi più frequenti di tradimento è quello sessuale dove nel patto di monogamia la persona intrattiene un contatto con un'altra persona.

La delusione non ha nulla a che fare con il sentimento di tradimento:

- ci delude una persona verso la quale ci aspettavamo qualcosa lasciandoci insoddisfattise non lo fa;

- ci tradisce una persona che viene meno al patto stabilito.

Il tradimento va suddiviso in due filoni, il tradimento da patto implicito fa sì che il soggetto che si sente tradito sia di fatto un illuso e coresposanbile della situazione in cui si trova. I patti impliciti sono frutto di personalità egocentriche o con visione assolustica che pensano che tutte le altre persone la pensano e la vedano come lui, per comodità l'articolo verterà sull'analizzare solo il tradimento da patti espliciti dove le parti si sono accordate chiaramente ma uno dei due è venuto meno a tale patto.

Uno dei fenomeni più evidenti che si intersecano con il tradimento è quello del simbolo, una persona si sente tradita quando crede che l'altro sia venuto meno al patto e questo evento di solito arriva quando c'è un simbolo chiaro di tale avvenimento. Il simbolo è un avvenimento reale percepito dal soggetto e collegato con le sue regole, ad esempio per una donna che pensa che "se l'uomo guarda un'altra allora ha persona interesse in lei" il fatto di vedere il partner che guarda un'altra sarà un evento simbolico.

Prendiamo l'esempio del tradimento all'interno della coppia, questo spiegherebbe perché assistere al tradimento, o anche solo trovare una traccia reale come un messaggio, una foto scambiata, abbia un potere che non ha se invece tale tradimento viene raccontato da altri ma non è stato vissuto in prima persona, non viene percepito come reale e di conseguenza non si attiva l'effetto simbolico. Quindi se si trova una traccia reale o si vede l'altro fare qualcosa, il tradimento sarà simbolico e ancora più potente per la mente del soggetto.

Il tradimento non è solo quello all'interno di rapporti d'amore, ma lo si trova nei rapporti d'amicizia e anche rapporti formali come quelli di lavoro.

 

Possono esistere rapporti in cui non è possibile tradire? Si, sono rapporti privi di patti in cui le persone tendono a qualcosa di liberale, di conseguenza qualsiasi cosa si faccia non si può essere traditi non essendoci patti. Questo avviene nel momento in cui una persona riesce a costruire un rapporto senza che possa venir in alcun modo danneggiato dall'altro, qualsiasi cosa si faccia si spazierà dall'indifferenza al piacere, sulla base di questi presupposti c'è l'assenza di alcun patto perché non c'è il bisogno di farlo.

 

Una persona che non tradisce viene definita leale.

Uno dei problemi e fenomeni più rilevanti intorno al tradimento è quello del tradimento nei rapporti sessuali, un fenomeno diffuso in cui uno dei due finisce con l'avere un rapporto sessuale con un'altra persona o comunque con l'avere tale intenzioni, ma come ce lo si spiega?

La risposta la troviamo nell'illusione del rapporto monogamo e nell'illusione dell'amore in generale, brevemente si parla di illusione del rapporto monogamo per intendere quei soggetti che credono che sia facile o sempre possibile mandare avanti per lungo tempo un rapporto monogamo senza problemi, senza tener conto invece di problematiche legate alla natura umana e sulle quali non si ha controllo, si legga poligamia e monogamia per approfondire.

Prima di poter comprendere il tradimento all'interno di un rapporto d'amore è prima necessario comprendere cosa sia un rapporto d'amore.

L'amore descrive quel rapporto in cui una persona si innamora dell'altro e costruisce un rapporto sul desiderio sessuale e sul desiderio dell'altro, l'amore è un'amicizia con il sesso però per assurdo mentre nelle amicizie viene contemplata la possibilità di avere più amici quando si ama si passa alla monogamia.

Le persone monogame non hanno altra soluzione preventiva che trovare un rapporto completo, non possono come nell'amicizia trovare più persone con cui stare bene e trovare un po' di qua e un po' di la, nell'amore c'è la ricerca di uno che dia tutto o quasi e la cosa assurda è che alcune persone in questa situazione fanne scelte così errate a causa dell'idealizzazione o del fascino che si ritrovano con persone con cui non hanno quasi nulla a che fare.

Questi scenari servono a ricordarci che praticamente la persona si trova di fronte ad una mission impossibile, trovare qualcuno che dia tutto, più si fallisce e ci si allontana da questa completezza più è probabile che con il tempo arrivi il tradimento.

Ma anche in un rapporto appagante non ci sono garanzie, amare una persona non esclude che ci si possa innamorare sia fisicamente che mentalmente di altri soggetti anche quando si è appagati dal proprio.

Il romanticismo ha trasmesso illusioni quali "se lo ami hai occhi solo per lui/lei" o "se ami non tradisci" ma sono solo frasi fatte che hanno poco o nulla a che fare con  la realtà dei fatti.

Una frase che potrebbe descrivere meglio la situazione è "non troverai mai una persona che ti dà il 100%, il rapporto monogamo è fallimentare in partenza, portare avanti un rapporto monogamo vuol dire innanzitutto scegliersi un partner appagante e in secondo luogo sapere che quel 5-10-15% che manca nel rapporto prima o poi inizierà ad uscire fuori ed essere sempre più pesante, si continuerà ad essere attratti da altre persone, innamorarsene e desiderarle e resistere sarà sempre più difficile".

Alla luce di questo è chiaro che il tradimento nei rapporti d'amore monogami, specialmente quelli nel lungo periodo è praticamente scontato, vuoi perché le persone fanno l'errore di prendersi una persona non appagante a causa di idealizzazione o bisogni borderline da sfogare finendo per prendersi il primo che passa, vuoi perché anche se la persona fa una scelta razionale all'inizio negli anni le cose cambiano e l'attrazione per altre persone si fa sempre più crescente.

Il problema non è tanto qui ma nell'ingnoranza, se una persona avviasse il rapporto con questa consapevolezza e poi cedesse ci sarebbe poco da criticarle, siamo umani e se la persona ha pensato di portercela fare e non ce l'ha fatta c'è poco da dire ma i problema principale è nell'ignoranza, nelle persone illuse da stronzate come "se ami non tradisci" "l'amore è tutto" "se ami hai occhi solo per il partner" e altre stronzate simili che impediscono al soggetto di comprendere la reale dinamica dell'amore, dell'innamoramento e del cambiamento.

Un racconto dal web che rende chiaro questo punto:

"Ho 22 anni e ho una relazione da 4. Ho amato molto il mio ragazzo ed infatti ho sopportato molti lati negativi del suo carattere e ho lottato per tenere in piedi questa relazione. Ho messo da parte un po' della mia natura irrequieta e curiosa per adeguarmi alla sua molto abitudinaria e timorosa, ho accettato fin da subito di rivestire i panni della fidanzata ufficiale per far felici i suoi genitori, facendomi coinvolgere in tutte le relazioni con i suoi parenti anche se questo andava a scapito di una maggiore leggerezza che io avrei preferito. Ho pazientemente aspettato che lui maturasse, dato che è sempre stato più immaturo di me, di risultati ce ne sono stati molti ma, visto che nel frattempo sono cresciuta anche iosempre rimasto un Gap tra di noi. Ho sopportato il suo egoismo a letto finche non gliene ho parlato e la situazione è migliorata ma non chissà quanto. Nonostante tutto però io l'ho amato e lo amo ancora, tra noi c'è un rapporto di grande complicità e sostegno reciproco. Tuttavia mi trovo a vivere un conflitto interiore, da sempre ho avuto la curiosità di fare nuove esperienze dato che obbietevvimante mi mancano, essendo lui una delle prime. Sono una bella ragazza e di corteggiatori ne ho avuti tanti in questi anni ma non ho mai ceduto anche se a volte avrei voluto perché pesando sul piatto della bilancia mi sembrava non ne valesse la pena di buttare via un amore per un'avventura. Circa un mese fa ho incontrato un ragazzo a un corso che ci ha subito provato con me, io ho rifiutato dicendo che sono impegnata ma lui ha continuato a punzecchiarmi e a riempirmi di complimenti per un po'. È un bel ragazzo, ci sa molto fare ed è molto sicuro di sé. Dopo un po gli ho permesso di baciarmi molto appassionatamente, poi presa dai sensi di colpa decido di dirgli che voglio chiudere ma mi lascio convincere a parlarne di persona e casco di nuovo nella trappola, ci baciamo in modo molto appassionato per più di un'ora. ProVo per lui un'attrazione fisica travolgente che non ho mai sentito prima, pjtroppo neanche per il mio ragazzo. Quando lo vedo non riesco a scollarmi da lui anche se due minuti prima penso che non lo devo più vedere. Potrà sembrare squallido ma non provo nulla per lui, infatti non sento mai l'esigenza di scrivergli o di farci una chiacchierata, provo solo una, per me inedita, forte attrazione sessuale. So che si dice che chi ama non tradisce eppure io mi sento davvero innamorata del mio ragazzo ma terribilmente attratta come una calamita dall'altro senza aver alcun interesse "romantico " per lui, anche perché non mi sento affatto compatibile mentalmente e inoltre lui è indubbiamente un seduttore seriale. L'idea di spezzare il cuore al mio ragazzo mi tormenta, ma dall'altra non so se riesco a rinunciare a un po' di agognata leggerezza di cui tutti alla mia età hanno bisogno. Da una parte amo il mio ragazzo, voglio lui e vedo anche un futuro insieme, ma dall'altra la stessa idea un po mi soffoca. A volte mi sento fortunata per il fatto di avere un rapporto profondo, un legame tra anime, altre mi fa sentire un po paralizzata in quanto mi impedisce di fare esperienze di vita che altri miei coetanei fanno. Il mio conflitto si può riassumere in una domanda: cosa vale più la pena? E devo per forza scegliere?A volte ho paura di perdermi qualcosa e di trovarmi a 30 anni con desideri repressi che non posso più permettermi di realizzare, però allo stesso tempo vedo solo il mio ragazzo al mio fianco nei momenti importanti o difficili così come è stato fino ad oggi. L'altro ragazzo mi fa sentire molto desiderata e apprezzata, cosa che invece spesso mi è mancata nel mio rapporto in cui il sesso non è mai stato molto soddisfacente tanto che a volte mi sono sentita insicura e poco voluta dal mio ragazzo, molte volte mi ha fatto sentire come se non fossi abbastanza. Questo, unito al suo egoismo di cui parlavo sopra, mi ha sempre un po' impedito di lasciarmi andare del tutto, mentre incredibilmente con laltro mi sono sentita subito molto sciolta fin dal primo bacio. Inoltre l'altro rappresenterebbe un momento di spensieratezza di cui obbiettivamente necessito, un modo per lasciar un po' respirare quella parte di me inquieta e avventurosa. Ho sempre puntato il dito senza pietà contro chi tradisce e io infatti non l'ho mai fatto, ora però per la prima volta mi trovo nella stessa situazione e la capisco. Mi ritrovo ad amare ma a volere evadere contemporaneamente, magari mi direte che non sono poi così innamorata anche a causa dei problemi che abbiamo ma in realtà non è così, io sento di amarlo e ci sono tante cose meravigliose nel nostro rapporto anche se ho parlato solo di quelle negative, eppure vorrei provare una nuova esperienza, che in questo specifico caso sarebbe solo sessuale anche per scoprire qualcosa che per il momento mi è rimasto quasi del tutto ignoto. Insomma mi ritrovo nella tanto controversa situazione in cui ci si chiede se tradire possa essere lecito qualche volta se non addirituRa benefico, oppure ci si debba sempre considerare dei mostri. Mi chiedo se la famosa scappatella di una sola notte sia davvero una cosa tanto ignobile o se in alcuni casi ci si possa anche perdonare. Ho sempre pensato che la frase "è stato solo sesso " fosse una bugia enorme e a dir poco squallida, ora invece mi ritrovo a pensarla anche perché per me in effetti non sarebbe nulla di più, sarebbe solo una valvola di sfogo per quella voglia di vita leggera che ho un po'represso in questi anni per amore. È così orribile che io voglia solo divertirmi un po' senza però perdere un amore ? È davvero così condannabile? Sento i miei saldi principi morali svanire davanti ai miei occhi in funzione di un po' di leggero divertimento senz'arte ne' parte, proprio io che così superficiale non sono stata mai. Ma forse è proprio un po' di superficialità che necessito in una vita che, oltre al lato sentimentale, è anche fin troppo seria per una ragazza della mia età."

 

Questo racconto non solo descrive il problema dell'ignoranza per poi svegliarsi e rendersi conto invece di come vanno i rapporti ma pone l'accento anche sul conflitto interno, il fatto che si continui ad amare una persona e al tempo stesso si desideri un'altra, si manifesta come un conflitto perché la visione monogama di questi soggetti non dà loro modo di godere di entrambe queste visioni, anzi per alcuni il solo fatto di amare due persone contemporaneamente è fonte di dissonanza perché per loro non è possibile.

In questo caso c'è un rapporto d'amore monogamo che va in conflitto con il desiderio poligamo, cioè la donna non desidera amare un altro uomo ma solo dare sfogo ad una componente sessuale, ma potrebbe accadere anche il caso di amare e innamorarsi di un'altra persona.

Le carenze sessuali possono aver avuto un ruolo ma questo non va presa come "regola", può capire che per quanto si sia soddisfatti in un rapporto comunque si cerchi altro, si voglia di più. Tutto questo non nasce solo dall'insoddisfazione, altrimenti si ritornerebbe all'illusioni basta che c'è l'amore e la soddisfazione con qualcuno che tutto il resto sparisce, ma la realtà è più complicata di così, specialmente quando la persona ha o sviluppa desideri per cui non c'è modo di appagarli con un solo partner.

 

Qual è la soluzione a tutto questo? La risposta la si trova nella non monogamia, è possibile specialmente al giorno d'oggi avere strategie e costruire rapporti più moderni dove la monogamia può essere una scelta e non un dovere/unica strada possibile. 

Il caso di questa ragazza può essere risolto anche facendo un tentativo nel costrursi un rapporto monogamo più appagante e vedere se con quello riesce a resistere meglio nel tempo e non avere conflitti così accesi, ma rimane la domanda "non sarebbe meglio costruirsi un rapporto più libero e funzionale in base alla propria persona non che ricercare a tutti i costi un rapporto monogamo perché ci hanno insegnato così?".

Alla luce di quanto detto fino ad ora si possono concludere due cose:

- la prima è che nel caso specifico del tradimento sessuale il modo migliore per prevenirlo in un rapporto monogamo è quello di fare in modo che si sia entrambi appagati con l'altro, mettendo da parte idealizzazioni e facendo in modo che il cambiamento sia direzionato sempre nell'ottica dell'appagamento reciproco. Questo non da garanzie ma quanto meno diminuisce le probabilità che avvenga e che si sopporti il desiderio per altre persone, evolvendo ad una monogamia di fatto;

- la seconda più generale è che il tradimento a volte è la conseguenza dell'irrazionalità delle parti, nel costruire qualcosa che non può funzionare come da patti prestabiliti ed è come se ci si predisponesse ad essere traditi. Da qui quindi l'ulteriore conclusione nel rendersi conto quando si fanno i patti se poi il rapporto e il progetto può funzionare su tale patti o se ci si sta di fatto predisponendo al tradimento.

 

Il secondo punto ci fa comprendere l'assurdità dell'essere umana come nell'esempio della monogamia, cercando legami, patti, rassicurazioni, controllando l'altro, manifestando gelosia il tutto per tentare di evitare quello che è praticamente scontato e che di fatto l'altro probabilmente desidera di fare. 

 

Si legga l'articolo poligamia per avere approfondimenti sul come poter vivere un rapporto non monogamo.

 

La differenza fra tradimento e progetto condiviso che termina

Il tradimento esiste nel momento in cui è stato fatto un patto, ovvero un qualcosa basato sul'evitare un danneggiamento. Questo vuol dire che i rapporti non si reggono necessariamente su patti, quindi quando una persona non viene meno ad un patto non c'è tradimento. Quindi mettendo il caso che due persone avviano un rapporto sudelle basi, quando uno dei due smette di avere quelle basi se ciò è stato vissuto senza alcun patto ma solo in piena libertà ecco che questo sarà visto come la fine e non come tradimento. Quindi la persona si sentirà tradita quando l'altro verrà meno ad un patto e ciò lo farà soffrire, viceversa vedrà quella situazione semplicemente come la fine o come un cambiamento a seconda se lo accetta o meno.

 

 

Si tradisce per tre motivi:
- ingenuità, il soggetto non ha capito nulla del sesso, dell'amore, etc.. ha la visione infantile e crede che può comandare le emozioni che prova. Solitamente si sceglie un partner a tavolino (soldi, buona famiglia, etc..) dimenticandosi che un rapporto per essere vero ha bisogno di sentimenti forti. Un giorno queste persone incontrano colui che gli fa provare quelle emozioni forti, non possono controllarle a anche se non l'hanno premeditato finiscono per tradire. Queste persone non hanno colpe, sono solo state educate da persone altrettanto ingenue;
- narcisista, il soggetto con premeditazione si fidanza, costruisce rapporti e matrimoni sapendo già che appena ne avrà modo si andrà a divertire altrove. Sono persone consapevoli di quello che vogliono e che una persona sola non gli basta, quindi mentono, manipolano, e saltano di fiore in fiore. Solitamente sono uomini ma ci sono anche donne;
- vendetta, il partner ci ha traditi e si tenta di dare pan per focaccia. A volte lo si fa per piacere a volte meno, ma si vuole far soffrire il partner.

Direi che c'è anche una quarta categoria ma di questo non sono sicuro di averli individuati correttamente, li chiamerei istintivi. Sono persone che non pensano, vivono tutto nel presente, al momento, sono quelle persone che non si sentono responsabili di nulla perché è come se prima agiscono e poi pensano. Quindi a volte, presi dal momento, tradiscono senza un apparente motivo solo perché ad istinto in quel momento gli andava di farlo.
Dei primi tre sono sicuro al 100%, sul quarto ci sto ancora riflettendo.

Non considero tradimento chi va a letto con un altro quando ormai non ama più il partner, sono sul viale del tramonto come coppia, per me quello non è tradimento è semplicemente aver voltato pagina ma non averlo ancora ufficializzato/accettato, per me il tradimento implica che hai il piede in due scarpe.

 

 

Illusioni:

- se ami non tradisci

 

ultima modifica il: 10-05-2019 - 21:03:50
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