Cos'è la classe? Cosa si intende per classi?
La classe definisce un gruppo di persone categorizzate secondo un elemento di analisi. Ad esempio la classe dei 98 evidenzia un gruppo di persone nate nell'anno 1998.
Il concetto di classe descrive la suddivisione per quantificazione di una caratteristica in gruppi di persone, bsandosi sul presupposto che siamo tutti differenti quando si vuole misurare una caratteristica si scoprirà che ogni persona ha uno specifico valore e quando si prendono dei range di valore, degli intervalli ecco che si creano le classi.
Facciamo un esempio, prendiamo cento bambini scopriremo che ad esempio 20 saranno alti all'incirca 1,50m altri 1,40, e così via facendo dei gruppi, chiamati per l'appunto classi, ci sarà la classe di quelli alti circa 1,50 e così via.
Più il gruppo è esteso più è difficile trovare un numero di classi sufficiente a differenziare le varie persone in modo utile, prendiamo l'Italia intera, dividere le persone per reddito comunque genera gruppi enormi.
Quando una persona va alla ricerca di qualcosa di valore, crea delle classi, pensiamo a quando una persona cerca un partner in base all'estetica, creerà la classe dei "carini" dei "belli" dei "passabili" dei "brutti" etc...
La classe altro non è che una categoria di giudizio utile per raggruppare numeri elevati di soggetti analizzati.
La classe può essere relativa, quando si giudica con criteri soggettivi, ma può essere anche oggettiva quando si può usare un'unità di misura come ad esempio nella classi basate sull'altezza, nessuno potrebbe dire che l'altezza è stata misurata in modo soggettivo.
In ambito esistenziale il termine classe ci ricorda come esistano numeri enorme di persone se analizzati per una sola caratteristica.
Questo termine viene erroneamente utilizzato come sinonimo di qualità o elevato con accezioni quali "la classe non è acqua" o "questa è classe" ma è un utilizzo erroneo che conviene eliminare perché crea confusione.
Le classi sociali sono un concetto sociologico utile al raggruppamento di persone, questo concetto è in uso fin dai tempi romani e ci si basava ai tempi prevalentemente su grado di istruzione, educazione e ricchezza.
Ad esempio parlare in termini di poveri e ricchi suggerisce che il soggetto divide in due classi in base alla moneta.
Si parla di classismo quando si commette l'errore preconcettuale di dedurre chi sia una persona o spiegarne il comportamento sulla base della classe di appartenenza, ad esempio "Claudio è un delinquente perché viene da una classe sociale povera".
Il concetto di classe sociale è utile fino a quando lo si usa per statistiche, per quantificare quanti soggetti appartengono a tale categoria, ma nel momento in cui si usa tale classe per fare deduzioni sogettive e preconcettuali si cade nel classismo, non è classismo se sempre statisticamente si evidenziano delle correlazioni ad esempio che soggetti appartenenti alle classe sociali più povere sono quelli che commettono più reati in percentuale, ma di nuovo è statistica e usare questo dato per fare preconcetti su una singola persona ridiviene classismo.
Classe e classifica, data una caratteristica è possibile generare classi in basse a chi è migliore o peggiore.
Classe e lignaggio. Il concetto di classe sociale è talmente radicato nella nostra società che c'è una parola unica dedicata a indicare la classe sociale, esempio "il suo lignaggio è basso" per intendere che viene da una classe sociale povera.