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- Censura -
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Cos'è la censura? Cosa si intende per censurare?

Si definisce censura qualsiasi tipo di azione che tenda ad impedire o prevenire che un soggetto dica qualcosa o faccia uso di un determinato prodotto nell'ambiente statale.

Uno dei più grandi errori concettuali a carico della censura è di confonderla con la libertà di azione limitata in ambienti regolati privatamente.

Per farla semplice non è censura se in un dato luogo e/o in un dato gruppo ci sono regole che impediscono di dire o fare qualcosa con la pena di essere banditi o puniti.

Si parla di censura solo e soltanto se tale regola diventa generale a livello statale.

Facciamo degli esempi, una persona che bestemmia in un locale in cui è proibito bestemmiare da regolamento e per questo viene allontanato non è censura. Sarebbe censura se la bestemmia fosse proibita a livello nazionale con punizioni e internamenti per chi bestemmia.

Per comprendere questa differenza è necessario avere chiaro il concetto di libertà, di gruppo sociale, di regole e di libertà dei gruppi di autoformarsi discriminando il diverso incompatibile.

 

La censura a livello statale può avvenire per i più disparati motivi. 

Per comprendere la censura è necessario capire il motivo che vi è dietro, la censura nasce per tre motivi:

- etico, il soggetto pensa che con tale censura la società sia un posto migliore, gli altri ne traggano un vantaggio;

- ubbioso, perché si fa così, il soggetto ha una regola interna o regola sociale che non mette in discussione e censura in base a questo "perché si fa così";

- egoismo, io ti censuro perché censurandoti ci guadagno. Esempio, lasci che una persona non abbia istruzioni, gli censuri tutto ciò che potrebbe svegliarlo così che nella sua ignoranza tu ne tragga vantaggio.

 

Quando dall'alto del governo parte un provvedimento teso a censurare si può far rientrare in uno di questi tre motivi, che poi siano razionali o no è un altro discorso.

 

 

Si legga probizionismo per approfondire la regolamentazione dei gruppi. 

 

DA RIVEDERE

La differenza fra censurare e vietare.

Censura viene da censimento, il dualismo di significato è nato con il fatto che in un periodo antico, ai tempi dei romani, fu dato al compito dei censori anche quello di vietare alcune cose.

Conviene chiamarli divieti, i quali vengono eseguiti sulla base delle leggi pubbliche o dei privati, dove la libertà del singolo si piega alla legge.

Mentre sui divieti privati nessuno può dire nulla in quanto è sufficiente allontanarsi da tale situazione (Anche se in alcuni casi quando il privato è così esteso da rientrare nel pubblico vedremo che non è così facile la questione) nel pubblico le leggi e i relativi divieti vengono modificati nel tempo specialmente se la popolazione cambia e con essa la visione media.

 

Fino a quando i divieti rispecchiano la maggioranza c'è poco da fare, vanno solo accettati e compresi rendendosi conto che si può trovare comunque sfogo nella propria sottocultura, allontanandosi dalla media con cui non ci si rispecchia.

 

 

censura

ultima modifica il: 22-09-2020 - 15:46:35
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