Home
Psicologia
Raziologia
Puzzle della Comunicazione
Diario
Test
Info & Contatti
 
- Crisi -
riabilita aiuti

Cos'è la crisi?

Con questo termine si evidenzia quel fenomeno in cui c'è un cambiamento in negativo, una diminuzione di quello che viene percepito come status quo del soggetto, un cambiamento nella sua esistenza in cui diminuisce il benessere, le risorse e in generale la qualità di vita del soggetto.

La crisi può avvenire in due modi:

- il soggetto si rende conto che c'è un danno in arrivo, prova l'emozione della noia, entra in allarme e si dà da fare per evitare il danno ma non ci riesce, il danno si abbatte sull'esistenza del soggetto e quindi si entra in una situazione di crisi;

- il soggetto non si rende conto del danno in arrivo, percepisce solo il danno avvenuto entrando in uno stato di crisi.

La crisi può essere diretta o indiretta, un esempio di crisi diretta è perdere il lavoro, si hanno meno soldi a disposizione e quindi la vita viene danneggiata. Una crisi indiretta, gli altri lavorano meno, hanno meno soldi e quindi se il soggetto vuole fare un'uscita avrà meno amici a disposizione non perché il danno abbia colpito lui ma persone che comunque desidera avere nella sua vita.  

Le persone quando affermano "sono andato in crisi" tendono non solo ad evidenziare come abbiano percepito un cambiamento in negativo, quindi un danno, ma anche che l'abbiano vissuto in modo emotivo non avendolo gestito al meglio.

La crisi spinge alla risoluzione del problema, cioè come tornare allo status precedente? Si legga problema per migliorare in questo versante.

 

Quando si parla di crisi mondiale si commette un errore concettuale finendo per non comprendere cosa stia realmente accadendo.

Il mondo è complesso ed è in continuo cambiamento, non si può prevedere tutto, quindi quando un cambiamento va a danneggiare qualcuno questo soggetto entra in crisi ma non ha senso parlare di crisi "totale" al più di una crisi diffusa (da quantificare la percentuale) come un settore in crisi che poi ha influenze sul altre dinamiche.

Ad esempio si può parlare di crisi del lavoratore medio se si innesca una dinamica per cui in un periodo numerose persone perdono contemporaneamente il lavoro, creando un cambiamento significativo in alcune aree.

Il concetto di crisi è utile quando si applica al soggetto, quando si quantifica, quando si vede per quello che è e si circoscrive, frasi come "c'è crisi non si può trovare lavoro" non significano nulla e contribuiscono solo a creare alibi per chi non vuole vivere o affrontare la vita.

 

Qual è la differenza fra crisi e stress? Nessuna sono due concetti strettamente collegati, con lo stress si evidenzia tutto il carico emotivo che il soggetto prova a causa del danno subito.

Altre crisi "famose" sono:

- la crisi di mezza età, il soggetto si rende conto del danno che il tempo ha fatto su di lui, di quante cose non può fare più;

- la crisi di coppia, il soggetto si rende conto di quanto quel rapporto e il partner stia danneggiando la sua qualità esistenziale, come ad un certo punto da qualcosa che migliorava la vita è diventato un fattore che la penalizza.

 

Il termini crisi ad oggi è molto sottovalutato, eppure ogni giorno possiamo provare quello stato di crisi quando percepiamo che un evento ha danneggiato la nostra esistenza. Se perdiamo 50€ entriamo in crisi perché ci rendiamo conto di quanto abbiamo perso e quanto ci possa aver danneggiato quella perdita di soldi.

Ci sono crisi e crisi, un conto è perdere 50€ un conto è perderne 50000€ ma non solo la crisi non riguarda solo la perdita ma anche la percezione di voler raggiungere qualcosa e non riuscirci, percendo il danno del non avere ciò che si vorrebbe avere.

Una crisi in alcuni casi può avere un ruolo terapeutico e di crescita spingendo il soggetto a cambiare per superare la crisi altre volte non ci riesce e c'è il rischio che si entri in un disturbo.

 

 

Si legga problema.

 

 

 crisi, manca quello che si vuole o aumentano le minaccie?

 

 

 

ultima modifica il: 17-08-2019 - 10:51:49
Sito Realizzato da Palombizio Valerio Giuseppe