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Cos'è la condivisione? Cosa si intende per condividere?

Con il termine condivisione si definisce il fenomeno in cui si dà qualcosa di proprio ad altre persone. Nella condivisione di elementi materiali, il soggetto che condivide qualcosa di materiale sta di fatto perdendo qualcosa per darlo agli altri, questa forma di condivisione ha diversi moventi, si parte dall'affetto, allo scambio, alla collaborazione, etc... 

Mentre nella condivisione di elementi non materiali, riguarda il proprio pensiero, il soggetto in questo caso non perde nulla, ma in qualche modo si espone perché rivela parti di sé, questo fenomeno prende anche il nome di trasparenza e autoaffermazione.

La condivisione psicologica e materiale avviene in base alla personalità del soggetto, fra moventi e inibizioni.

Ciò che tendenzialmente si nota è che i bambini condividono di più degli adulti perché? Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nellla mancanza di prosocialità nella cultura di riferimento, dove più si cresce e meno si tende a condividere materialmente.

Si legga rapporto per approfondire i possibili moventi che vi sono dietro la condivisione, sia materiale che psicologica.

 

 

DA RIVEDERE

Perché le persone condividono? La risposta è che sono motivate a farlo, ma prima di rispondere è necessario dividere concettualmente la condivisione di qualcosa di proprio con la condivisione del proprio pensiero.

Se è facile concettualmente comprendere che una persona condivida perché spinta da emozioni negative, ad esempio condivide perché costretta o per paure varie se non lo fa, è più difficile comprendere perché una persona condivida parte di sé perché lo desidera e lo percepisce come un evento positivo.

 

Analizziamo quali sono le possibili motivazioni a condividere ciò che si possiede:

- scambio, il soggetto percepisce che ciò che condivide rientra comunque in un dare ed avere, non percepisce un danno da perdita nel condividere;

- progetto comune e utilizzo comune delle risorse, qui il soggetto percepisce che il dare rientra comunque in una spesa di risorse per un obbiettivo comune;

- compersione, il soggetto dà a persone per il loro benessere e ciò è sufficiente perché il soggetto si nutre del benessere delle persone a cui dà;

- dovere, senso di colpa e bisogno, il soggetto condivide perché ci sono motivazioni negative a farlo, paura delle conseguenze se non lo fa, come ad esempio il senso di colpa trasmesso dai genitori a donarsi alla famiglia altrimenti è sbagliato.

 

 

 

Analizziamo ora quali sono le possibili motivazioni a condividere ciò che si pensa, ciò che si è fatto, ciò che riguarda la propria esistenza personale:

- attenzione

- feedback e rassicurazione, scoprire cosa ne pensa l'altro, come vede quella cosa, come la giudica e questo per il soggetto può essere fonte di rassicurazione, per comprender meglio il punto di vista esterno, avere un aiuto;

- istrietismo, per ricevere giudizi a riguardo;

- autoaffermazione, far vedere agli altri il proprio valore per obbiettivi, far vedere come la sipensa e chi si è;

- rapporto autentico

- lamentela (tutte le motivazioni per cui ci si lamenta)

 

 

"io un gran bisogno, è una cosa che mi dà soddisfazione, un arricchimento alla mia esperienza di cui non voglio fare a meno. 
quando provo un entusiasmo, quando ho una preoccupazione, quando mi capita qualcosa di bello o brutto, quando ho un'idea, quando faccio qualcosa di cui vado un pò fiera... non vedo l'ora di raccontarlo, in primis alle persone vicine, ma anche sul forum (non tutto) un pò come se fosse un mio diario.
spesso forse esagero, racconto in modo un pò logorroico su whatsapp cose di dubbio interesse, sia qui sul forum, per questa sete di condivisione che ho, e riferisco certe faccende che con molta probabilità non fregano a nessuno (esempi? la foto di un ricamino con 30 crocette in più della foto già mostrata in precedenza il braccialetto trovato con il MD, il ferro da stiro da riconsegnare ad amazon), anche se a me piacerebbe che interessassero. 
racconto di "grandi conquiste", quali l'aver guidato fino al supermercato a 5 minuti da casa come se desiderassi un "applauso" sincero di persone che mi vogliono bene! mi piace esternare e farmi conoscere nelle mie varie sfaccettature da chi le coglie... ma certe volte arrivo a vergognarmi un pò, perché mi chiedo: chissà quanti ho portato a pensare "ma chi cazzo se ne frega!!?" 
sicuramente c'è un bel pò di infantile in questa mia sete, di riconoscimenti, di incoraggiamenti, di apprezzamenti anche per cose di poco conto. 
in pubertà ed adolescenza non avevo più chiara la mia personalità, i miei interessi, i miei valori, e avevo troppa paura di essere sbagliata, ero facilmente condizionabile dall'esterno. quindi ero più riservata, timorosa di esternare cose di me col rischio che me le distruggessero assieme alla mia identità e alla mia già stracciata autostima, avevo molti segreti che scrivevo solo nel diario e non condividevo con nessuno, soffrivo anche molto di solitudine.
non so, forse ora che mi sono sbloccata da certe corazze sto compensando a tutti quegli anni di mancata espressione di me stessa, oppure sotto certi versi a causa di una nevrosi non sono mai cresciuta da una certa età infantile."

 

 

La condivisione non va confusa con:

- approvazione, erroenamente le persone usano il termine "condivisibile" per intendere la loro approvazione;

- collaborazione, un rapporto attivo dove le persone agiscono insieme per un obbiettivo comune.

 

Il concetto di convisione nei social network

Oggi grazie a internet tutti possonocondividere più velocemente e ad una platea più ampia, il concetto stesso di condivisione ha avuto più risalto con i social networks.

 

Il concetto di ignavia


Il concetto di privacy

ultima modifica il: 22-04-2019 - 10:49:39
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