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- Concupiscenza -
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Cos'è la concupiscenza?

Si definisce concupiscente chi insegue il piacere massimo, ovvero il godimento, in modo metodico e sistematico investendo tutte o gran parte delle risorse in tale attività e finendo inevitabilmente per danneggiare il suo futuro.

Il concupiscente può essere di due tipi, il primo è colui che crede che lo scopo della vita sia quello di provare le emozioni di massima intensità possibile e quindi orienta la sua vita in tale direzione, quindi sposa con coscienza tale comportamento, l'altro tipo è di colui che vive la concupiscenza quasi fosse in trance, la insegue a livello emotivo/istintivo senza nemmeno rendersi conto.

Come giudicare la concupiscenza? Per poterlo fare è necessario avere chiaro il concetto di piacere e temperanza.

Siamo progettati biologicamente per inseguire il piacere, ma come esseri umani siamo in grado di comprendere anche l'impatto del piacere, riuscendo con temperanza a scartare i vizi, cioè piaceri che hanno conseguenze negativi, dalle virtù, ovvero piaceri che hanno come conseguenza un impatto positivo sul futuro.

La concupiscenza è concettualmente collegata con l'emotività, nel senso che essendo collegata alle emozioni positive del piacere è possibile che il soggetto insegua tale concupiscenza non necessariamente per scelta.

Che si faccia una scelta dettata dalle emozioni o, la differenza la fa il fatto se si insegua una virtù o un vizio e in base a questo si avranno due giudizi completamente differenti sulla concupiscenza.

Chi si sentirebbe di giudicare in modo negativo una coppia di innamorati che passa tutta una giornata insieme a fare sesso, ad abbracciarsi, a divertirsi, godendosi ad esempio un'intera domenica all'insegna di piaceri che non avranno nessuna conseguenza negativa?

 

Nettamente differente è il giudizio di concupiscenza di chi passa un intera giornata a drogarsi, saltando i pasti, non andando a lavoro, danneggiando la sua esistenza nell'inseguire il piacere collegato alla droga.

Nella vita si può godere a patto che tale godimento venga razionalmente ed equilibratamente inserito in un'esistenza funzionale e lungimirante.

 

 

 

Si legga piacere.

 

ultima modifica il: 01-07-2020 - 12:14:10
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