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- Interpersonale -
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Cosa vuol dire interpersonale?

(aggiungere le regole di reciprocità alla base dello scambio presunto)

Letteralmente questo termine significa "ciò che avviene fra le persone" ed è fondamentale perché a livello esistenziale parte significativa della nostra esistenza la passiamo interagendo con gli altri.

Questo avviene perché siamo motivati a stare con gli altri e solo comunicando con loro, scambiando, prendendo degli accordi, legandoci, affezionandoci che abbiamo costruito questa società e nel suo piccolo ogni persona trova la sua soddisfazione.

Ma il punto fondamentale di questo termine lo troviamo nel concetto di schema interpersonale, con questa locuzione si fa riferimento ad un fenomeno che ognuno di noi avrà vissuto o intuito nel corso della sua esistenza, ovvero che ogni rapporto o relazione che noi o altri costruiamo tende ad avere uno schema più o meno fisso, come se fosse un copione, le persone più o meno tendono a comportarsi allo stesso modo al punto che può essere perfino previsto ciò che diranno o foranno, come si comporteranno con quella specifica persona.

Il termine schema, sebbene sia improprio in termini letterali, è utile a capire come un rapporto possa divenire ripetitivo, fisso, sebbene abbia i suoi cambiamenti, ma se si potesse assistere e guardarlo giorno dopo giorno si vedrebbe come alcuni elementi siano ripetitivi.

Questo schema come nasce? La risposta è in due fattori:

- affinità, entrambe le persone punteranno a cercare soddisfazione nell'altro e dopo poco il rapporto tenderà a stabilizzarsi al punto migliore che entrambi i soggetti riescono a prendere dall'altro, che non vuol dire che è il meglio assoluto ma solo il meglio che sono in grado di fare, che in alcuni potrebbe risultare insoddisfacente comunque per uno o ambo le parti;

- incompatibilità, uno non accetta qualcosa nell'altro e quindi reagisce continuamente a questo elemento.

 

Lo schema può essere scomposto in tanti piccoli sottoschemi, rende più facile analizzarlo in quanto ci si concentra sul perché si ripeta un dato scenario, ad esempio perché si litighi sempre dopo il ritorno al lavoro:

Lo schema si fissa per due motivi:

- il primo è positivo, cioè perché funziona, cioè lo schema è positivo da ambo le parti e quindi è conveniente preservarlo e conservarlo, ripetendolo;

- il secondo è negativo, cioè perché il soggetto fallisce nel modificare un comportamento dell'altro, nel reagire e quindi attiva questo schema per qualcosa che l'altro è, lo schema persiste perché si reagisce negativamente all'altro e quindi nasce da un'incompatibilità che non si risolve. Anche qui lo schema richiede che da ambo le parti ci sia un'attivazione simile, solitamente la persona di fronte a questa "aggresione" risponde a sua volta in modo aggressivo, conservando intatto lo schema.

Detto in modo più semplice gli schemi positivi permangono per semplice soddisfazione e convenienza, quelli negativi perché non si è in grado di risolvere un'incompatibilità che si manifesterà ciclicamente senza che porti da nessuna parte, a nessuna risoluzione.

 

Questi cicli, sopratutto negativi, sono fondamentali perché analizarli, capire da dove nascono e come risolverli, può aiutare le persone a risolvere i problemi all'interno delle loro interazioni umani e aumentare la qualità della loro esistenza.

 

 

ultima modifica il: 31-05-2018 - 14:42:29
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