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- Preconscio -
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Cos'è il preconscio? Cosa si intende per preconscio?

Con il termine preconscio si intende tutta quella porzione di elaborazione cognitiva che il nostro cervello compie che non è classificabile né come conscio né come inconscio, ma che può essere accessibile alla coscienza con uno sforzo cognitivo.

Per capire il preconscio è necessario prima capire cosa sia conscio e inconscio.

Si definisce conscio tutte quelle elaborazione e contenuti mentali che vengono prodotti in forma narrante, cioè l'io che parla dentro di sé. La nostra coscienza è il linguaggio che prende vita.

L'inconscio invece descrive tutti quei processi che avvengono in un luogo non accessibile alla coscienza, tutti i sistemi che ci tengono in vita come far battere il cuore, respirare, ma non solo, anche le emozioni sono inconsce, l'emozione sono frutto di un sistema profondo non controllabile e non conscio, il conscio può solo subire le emozioni che prova ed intervenire indirettamente, modificando gli stimoli.

 

Il preconscio allora cosa è? Il preconscio si potrebbe vedere come tutta quella parte di cervello che è in qualche modo collegata alla porzione di cervello conscia, ma che comunque è in grado di funzionare in modo separato e indipendente.

Se il nostro preconscio compie delle eleborazione, fa dei calcoli e poi questi vengono portati nell'inconscio ecco che potremmo provare delel emozioni senza capire perché, non riuscendo a capire perché all'improvviso siamo ansiosi, arrabbiati, felici, etc...

Il preconscio fu scoperto quasi per caso dai primi psicoterapeuti cognitivi quando si interrogavano sul perché un soggetto facesse delle cose, prendesse specifiche scelte o provasse specifiche emozioni. All'inizio i pazienti interrogati non sapevano rispondere, dimostrando che nemmeno loro si accorgevano di cosa succedesse ma poi tramite domande si scoprì che quello che si faceva era frutto di pensieri di cui nemmeno il paziente si accorgeva ma che iniziava sempre di più a mettere a fuoco sotto la spinta e l'aiuto del terapeuta.

Il preconscio diventa conscio nel momento in cui si sviluppa questo metodo di introspezione, entra in contatto con una parte del proprio cervello che non sapeva nemmeno di avere di cui non aveva ancora nemmeno capito l'esistenza, se non una minima intuizione.

 

Dentro di noi ci sono tre elaboratori differenti:

- inconscio, uno stimolo esterno è in grado di farci provare delle emozioni per condizionamento;

- preconscio, un elaboratore di dati che a partire da stimoli esterni produce delle conclusioni non verbali, che potrebbero, senza che ce ne accorgiamo, andare direttamente all'inconscio e influenzarci tramite le emozioni che ci fa sorgere;

- conscio, siamo noi, l'io narrante, quello che ogni persona sa di essere, ciò che ci diciamo, come vediamo il mondo produce delle emozioni.

 

 

ultima modifica il: 29-03-2019 - 11:04:09
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