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Cos'è l'attenzione?

(Collegamento con esibizionismo, quando si ricercano le attenzioni degli altri.

collegare lo stato di flow/flusso

attenzione da arausal, attenzione da appraisal

collegare con l'articolo salienza

dualismo attenzione/considerazione. Qual è la differenza? L'attenzione è del momento, sto guardando una cosa, la considerazione è che ciò che è stato analizzato poi rimane, necessario per comprendere la realtà complessa. Esempio, c'è una stanza piena di persone, porgiamo attenzione ad ogni cosa singolarmente e poi memorizziamo gli elementi che ci interessano, scartando quelli che non ci interessano, facendo poi un giudizio complessivo considerando appunto tutto ciò che ci interessa)

Pagina di disambiguazione nell'articolo coscienza. La disattenzione non esiste, le persone portano attenzione a ciò che interessa, si può parlare di intereferenza dell'attenzione se una persona durante lo svolgimento di un compito si rende conto che per cause interne o esterne viene portato alla sua coscienza altri elementi interessanti che lo interessanto e producono problemi nella vigilanza necessaria per svolgere il compito.

 

Il bisogno di attenzioni

"Cercami! Come, quando e dove vuoi" Renato Zero 

La persona desidera essere il bersaglio attentivo di un soggetto e il relativo comportamento che ne deriva. Si legga istrionicismo per approfondire.

DA RIVEDERE

Nel linguaggio comune il termine attenzione è diffuso anche se potrebbe portare fraintendimento a causa dei diversi significati attribuiti, elenchiamoli:

- attenzione come avvertimento esterno per suggerirci qualcosa di specifico da osservare/analizzare;

- attenzione per intendere quello stato mentale dove la persona alla base di qualsiasi osservazione o analisi, dove la persona riesce a convogliare i propri sensi e le proprie energie in uno specifico punto;

- "fare attenzione" come sinonimo di saggezza e simulazione del rischio o pericolo;

- "dare attenzione" come sinonimo di affetto o rapportarsi in generale con un partner.

 

Il fenomeno che si evince dai primi due significati è lo stesso ma visto da due punti di vista differente, alla base di questo fenomeno c'è la "limitatezza umana" ovvero l'impossibilità pratica di gestire la realtà che abbiamo intorno nella sua enorme insieme di variabili, cosa che diventa più gestibile quando si analizza e si osserva una piccola porzione per volta. L'AB scarta il terzo e quarto significato per ridefinire l'attenzione esclusivamente sui primi due significati.

L'attenzione è un fenomeno che si limita all'attimo, al presente e per questo può essere facilmente direzionato, infatti come si può facilmente comprendere guardando al primo significato è sufficiente chiedere ad una persona di "fare attenzione a qualcosa" per avere il suo interesse, la sua coscienza direzionata verso quello specifico frangente.

Il problema si presenta quando dall'attenzione si passa al fenomeno della concentrazione, ovvero la situazione da analizzare non è qualcosa che si può sbrigare in pochi attimi, ma è necessario del tempo, è necessario che la persona resti attenta.

Questa distinzione dimostra che una persona, almeno che non abbia malformazioni o danni cerebrali, non può avere problemi di attenzione ma solo di concentrazione.

Una volta separata l'attenzione dalla concentrazione ci si rende conto che questo fenomeno diventa qualcosa di puramente accademico, un fenomeno scientifico in cui gli psicologi tentano di scoprire come il cervello elabori queste informazioni volta per volta, quali parti del cervello sono coinvolte, etc.. ad esempio con gli esperimenti per la discriminazione automatica per colore, per forma, per quantità, etc.. lasciando i problemi "esistenziali" al fenomeno della concentrazione.

L'unica cosa che si può dire sul sistema attentivo da un punto di vista esistenziale (e che sarà trattato in modo più approfondito nell'articolo della concentrazione) è che si porge attenzione a qualcosa perché si è motivati a farlo altrimenti si parla di attenzione automatica o di semplice indifferenza. 

Tre significati che si basano tutti sullo stesso fenomeno ovvero che l'essere umano è in grado di porgere attenzione a qualcosa così come descritto nel primo significato, gli altri due significati sono praticamente delle conseguenze, il secondo significato è una sorta di difesa sociale ricordiamo dove porre attenzioni in alcuni casi e il terzo invece è una conseguenza emotiva, dove ricevere attenzione da qualche di qualcuno, anche un solo sguardo può far suscitare delle sensazioni.

Il sistema attentivo è completamente conscio e l'AB lo contrappone invece al sistema inconscio delle sensazioni, questo non vuol dire che i due sistemi siano completamente separati, anzi entrambi possono richiamarsi a vicenda, pensate ad una sensazione che attiva la nostra attenzione o al contrario mentre porgiamo attenzione a qualcosa sentiamo anche delle sensazioni richiamate appunto dagli stimoli a cui ci stiamo espondendo.

 

DA CANCELLARE

Entrambi sono al servizio dell'individuo, l'inconscio è più automatizzato, più schematico e vecchio e possiede delle sensazioni anche di base oltre che acquisite con l'esperienza, mentre il sistema attentativo alla nascita è una lavagna completamente vergine basti pensare che il nostro pensiero si basa sulla lingua e a seconda del luogo dove si nasce si imparano lingue diverse.

Questo spiegherebbe perché mentre l'inconscio ha comunque un efficacia di base il sistema attentivo richiede una crescita adeguata senza la quale si ottiene un sistema attentivo che non è efficace.

Pensate già alla scuola, persone esposte già ad un fallimento educativo tale che non riescono a porgere la loro attenzione allo studio e ai libri mentre altre non fanno fatica a leggere e studiare.

Il sistema attentivo è mosso in parte è mosso dall'inconscio, da ciò che ci da piacere, ma anche da quello che crediamo, da quello che già abbiamo codificato e che ci spinge a ricercare informazioni simili.

Questo dimostra come la credenza sulla concentrazione sia distorta, una persona non può concentrarsi a comando, il livello di attenzione che porgiamo a qualcosa è direttamente proporzionale o al piacere che questo argomento, oggetto o persona ci da o in base a quanto già sappiamo dell'argomento, come se questo ci attraesse a saperne di più.

Dov'è il fallimento educativo? Non essere in grado di trasmettere ai bambini l'idea di base che tutto può essere curioso e piacevole, cioè manca il piacere della scoperta, e allo stesso modo in questo periodo non si approfitta per farcire il bambino di nozioni di base che nel tempo gli manterranno alto l'interesse a prescindere che continui a piacere o meno.

Non c'è un controllo sul sistema attentivo, possiamo direzionarlo ma senza una personalità ricca o curiosa il tutto andrà a scemarsi con bassi livelli di attenzione.

Il ruolo dell'attenzione è per l'AB primario a quello dell'inconscio tanto che la consapevolezza equivale a potenziale la nostra conscienza e il nostro sistema attentivo tanto da poter vivere basandosi su un programma esistenziale di continua analisi della realtà, di interazione con ciò che ci piace e prevenzione e gestione dei problemi, abbandonando l'istinto.
Tutta la gioia che ne consegue è quindi una conseguenza del nostro sistema attentivo che tocca i tasti più piacevoli dell'esistenza per quella personalità e non c'è una ricerca della gioia basata sull'aspettativa, su seguire l'instinto prendendo decisioni per come si sente. 

DA CANCELLARE

rofondire cos'è l'attenzione conviene parlare di un fenomeno curioso e affascinante che renderà più facile apprendere il concetto di attenzione, e cioè quello di "cecità al cambiamento".

Di seguito il video.

 

 

Prima di descrivere l'attenzione conviene ridimensionare la potenza e il controllo illusorio che una persona è convinta di avere, abbiamo due occhi un attenzione limitata e un mondo enorme che ci scorre intorno, non vediamo tutti anzi non vediamo quasi niente.

Attenzione e euristiche.

 

"Fai attenzione, stai attento" Sistema attentivo, o sistema precauzionale? Attenzione e percezione, cambiando l'attenzione si cambia la percezione? Si, Teoria sui doveri attenzionali che potrebbe spiegare i loop alla base di alcuni disturbi. Cambio di attenzione terapeutico. WST. Questo modo di fare potrebbe aiutare a comprendere cos'è l'attenzione e come essa sia passiva in una personalità irrazionale, tanto che si è arrivato nel tempo all'affermazione di stai attento, come se l'abitudine fosse di non fare attenzione, di non prostrare una attenzione, inteso come ragionamento e calma. Cos'è l'attenzione? Conviene parlare di processo attentivo. Un processo attentivo è ciò che prendiamo in considerazione fra le informazioni che ci provengono tramite i sensi. Quando consideriamo qualcosa conviene integrare anche l'attenzione che porgiamo a vari particolari che siano essi focalizzati su ciò che consideriamo o circostanziali, interesse che a sua volta non può essere separato dagli obbiettivi, bisogni o pulsioni. In questo articolo non si tratterà il processo attentivo di per se', ma come l'attenzione che fa uso anche di strumenti inconsci possa essere usato consapevolmente, agendo sui bisogni e sulle pulsioni traendone degli obbiettivi razionali. A cosa prestiamo attenzione? A ciò che ci interessa. E cosa ci interessa? O ciò che desideriamo e quindi dando spazio all'emotore o agli obbiettivi che ci siamo posti. Ciò che desideriamo può rientrare nel costrutto razionale? No, perchè dare spazio all'emotore potrebbe essere rischioso e avere la attenzione manipolata dall'esterno, un bambino che piange perchè sta prestanto attenzione ad un oggetto che desidera e che non può avere, poi arriva il genitore e lo distrae (manipolandolo) mostrandogli un altro oggetto che per lui può essere interessante,dimenticando il primo. Le persone adulte irrazionali hanno un costrutto analogo, in cui i desideri sono più complicati e selezionati, ma la manipolabilità è quasi simile, anche l'attenzione. Ponendosi invece priorità e preferenze esistenziali definite in una strategia, una persona non desidera, una persona non lascia che l'intero costrutto sia manipolabile, ma ritornando al recinto delle emozioni, lascia che esclusivamente le emozioni positive ad essere manipolabili dall'esterno. Bisogno di attenzioni Quando è necessario per noi che qualcuno ci rivolga attenzioni, questo è un bisogno che nella quotidianità si riscontra con un'alta frequenza, venendo definito normale avere questa dipendenza. Il bisogno di attenzioni è uno di quelli che conviene smontare per raggiungere l'indipendenza e la possibilità di affrontare l'esistenza da soli. Bisogno di attenzione e disturbo istrionico Fama e attenzioni, quando le persone porgono la loro attenzione su di noi Cecità al cambiamento, perchè non porgiamo attenzione, dipende da Sistema attentivo e limiti. Impariamo e apprendiamo come porgere attenzione. Insegnante di vita e Attenzione. Attenzione e istinto.

ultima modifica il: 08-02-2020 - 10:44:28
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