Cos'è la specializzazione?

Prima di continuare è necessario leggere l'articolo sulla scuola.

La specializzazione nella quotidianità è un percorso formativo che legalmente è possibile fare presso delle sede ufficialmente riconosciute.

Questa specializzazione crea non poca confusione, come ci si spiega un Bill Gates o uno Steve Jobs che non hanno nemmeno una laurea?

La risposta consiste nel credere che una specializzazione sia condizione necessaria e sufficiente per poter essere funzionani in un determinato settore. 

Leggendo l'articolo sulla scuola ci si rende conto che lo è lo studio la variabile fondamentale, i stessi libri che si studiano in una università, sono reperibili ovunque, nell'università ci sono delle condizioni facilitanti come "insegnanti" o "attrezzature", e specialmente le seconde possono essere per alcune materie indispensabili.

L'università o qualsiasi ente che fornisce specializzazione non è condizione sufficiente, ma una delle condizione che una persona può inserire nel suo percorso di studi, percorso di studi che è continuo in tutta la sua giornata, e che non è una memorizzazione di dati forniti all'università.

La specializzazione è quindi molto di più di quello che viene descritto nella quotidianità, la specializzazione è possibile quando la persona comprende un metodo di studio funzionale che vada oltre ad esempio lo "studio all'università per il voto o il pezzo di carta".

La specializzazione è ciò che porta un campione di vita a padroneggiare le sue passioni con maestria o è quello che porta il genio ad eccellere solo in quel campo dove è in grado di studiare.

Però questo non spiega tutta la fenomenologia, perché non è che esistono solo due estremi cioè un unico metodo funzionale e la memorizzazione, alcune persone ad esempio imparano qualcosa in un settore, anche solo per esperienza, oppure comprendono qualche metodo parzialmente funzionale, immagiamo ad esempio il bambino che da 14 a 18 anni sta lì a giocare con il suo motorino, compra pezzi, lo smonta, lo elabora, fa modifiche, fa dei danni degli errori, in parte quel bambino si specializza, ma la domanda è, questa specializzazione è sufficiente per raggiungere gli obbiettivi che una persona si pone? Questo bambino può fare il meccanico della ferrari? La risposta è no, quindi questo ci porta a considerare l'esistenza di specializzazioni parziali, esperenziali a cui non c'è un studio funzionale di fondo, infatti nella quotidianità è stato creato il termine "abililtà specifiche" in cui si tenta di misurare quanto una persona si sia parzialmente specializzata per inserirlo in qualche settore.

Ma nel caso del genio e del campione di vita questo non accade, non c'è una persona che è arrivata a tot abilità, in queste persone le abilità sono infinite e sono loro che cambiano le sorti del mondo con scoperte nuove, e questo è possibile proprio perché non si fermano mai, non creano certezze, non credono in un'unica verità, ma studiano per andare oltre.

Un campione di vita si pone ad esempio l'obbiettivo di specializzarsi affinché da quella passione possa trarne gioia senza fare errori o avere delle conseguenze disfunzionali, oppure si specializza sul suo campo esistenziale e imepdisce ad un'etica "vecchia e malata" di costringerlo a sopravvivere, il genio invece ad esempio si specializza per lavorare, per poter eccellere nel campo, per poter manovrare degli elementi che altrimenti non potrebbe, la specializzazione quindi è qualcosa che viene dopo che una persona si pone un obbiettivo non prima, guardando invece il fallimento scolastico si può osservare come nella maggiorparte dei casi avvenga il contrario, fra percorsi casuali, imposti dai genitori etc..

La specializzazione quindi è un mezzo per accumulare consapevolezza specifica in ambiti in cui ci sono obbiettivi specifici, poi potrebbero esserci obbiettivi standard come l'ottimizzazione che è fattibile appunto solo con la specializzazione, più conosco più posso trovare strade efficienti.