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- Esposizione -
riabilita aiuti

Cos'è l'esposizione?

Con questo termine si definisce l'azione che compie una persona di agire nonostante il pericolo, riuscendo a vincere quel conflitto interiore basato sulla paura che ne inibiva il comportamento e che lo spingeva ad un comportamento evitante.

L'esposizione è tale solo se il soggetto in qualche modo crede, o viene portato a credere, che sia conveniente per lui esporsi a quello che crede essere un pericolo e che ciò gli faccia bene anche se vede e sente di no, l'esposizione quindi l'aiuta a vincere il conflitto e a "buttarsi".

Questa tecnica viene usata in terapia ma è anche considerata normale e diverse persone l'hanno imparata a conoscere e a loro volta la consigliano.

L'esposizione è di per sé una tecnica valida che diventa erronea quando si cade nella trappola assolutistica, ovvero pensare che funzioni sempre e risolva i problemi di tutti.

Non funziona così, l'esposizione è efficace e può aiutare in alcuni casi e in altri, sono prevalentemente tre gli scenari:

- esposizione semplice, non c'è niente da fare se non spingere il soggetto ad esporsi, la situazione è tale che solo esponendosi il soggetto ne trarrà vantaggio;

- esposizione complessa, qui l'esposizione può essere efficace solo se si aiuta il soggetto a percepirla in quel, si fa un intervento tale da rendere l'esposizione efficace, altrimenti l'esposizione può rivelarsi controproducente;

- esposizione disfunzionale, il caso in cui l'esposizione è esempre disfunzionale per una persona, qui l'esposizione non serve se non dopo aver lavorato sulla personalità del soggetto, aver fatto interventi mirati che risolvere vulnerabilità che non fanno altro che peggiorare con l'esposizione.

 

Non tutti i disturbi si possono risolvere con l'esposizione, perché allora diverse persone puntano sull'esposizione, pensare che "buttarsi risolva tutto?".

La risposta la troviamo nella normalità, la maggior parte delle persone si trovano nella sfera dell'esposizione semplice o complessa, persone che non si rendono conto e non sono abbasta consapevoli da rendersi conto che ci sono persone in una situazione di esposizione disfunzionale, si ritorna cioè al punto descritto ad inizio articolo ovvero che l'esposizione se vissuta in modo assolutistico può danneggiare quelle persone in cui questa strada si rivela essere disfunzionale.


Questo punto verrà compreso meglio ora che verranno analizzati gli effetti dell'esposizione, comprendendo sia perché funzioni sia perché danneggi, l'esposizione ha prevalentemente tre effetti:

- il primo è detto effetto ristrutturante, la persona immergendosi in uno scenario che aveva sempre evitato per paura lo vive per la prima volta e si rende conto che quello che pensava era errato, viverlo gli cambia il punto di vista e con il nuovo punto di vista le prossime volte non avrà emozioni conflittuali, ma sarà più libero di agire;

- il secondo è detto effetto decondizionante, la persona a causa di traumi del passato viveva quegli stimoli in modo negativo, provando emozioni che lo portavano ad inibirsi ed evitare

- il terzo è detto effetto confermante nella distorsione, la persona vive quell'esperienza in modo tale che nella sua percezione distorta l'esperienza stessa invece di ristruttarlo viene vissuta come un'esperienza che conferma le sue paure. Questo accade perché la stessa "lente distorta" con cui si vedeva il mondo prima viene usata anche per vedere le esperienze da esposizione, scivolando in un paradosso in cui la realtà e l'esperienza che si pensava potrebberlo "svegliarlo" vengono vissute come conferme dei timori che si aveva;

- il quarto è detto effetto confermante senza distorsione, la persona ha dei deficit reali, ha delle mancanze che nessuna esposizione potrà risolvere in modo immediato, questo non fa altro che far comprendere al soggetto che la sua fuga è valida e si basa su dei problemi che non possono essere risolti facilmente e che continuare ad esporsi vuol dire soffrire ancora per molto tempo.

 

I primi due spiegano perché l'esposizione a volte sia efficace, gli ultimi due invece che non sia efficace e che sia necessario seguire altre strade prima di proseguire.

 

 

 

 

Una tecnica di flooding (un'esposizione intensa e forzata usata in psicoterapia) va quindi scelta in modo valido, indirizzata solo a persone di cui si dimostra l'effetto ristrutturante e/o decondizionante.

 

 

"Stavo riflettendo su un aspetto della sociofobia e sarei curiosa di sapere cosa ne pensate. Ci viene detto spesso di fare dei tentativi ma nel nostro caso, data la poca praticità in molte situazioni, tentare vuol dire anche aumentare la probabilità di fallire e quindi di retrocedere ancor più nella "zona comfort" e di trovarsi con un pugno di mosche e una delusione/fallimento in più, e ciò è un paradosso. A volte penso che dovrei rassegnarmi totalmente nei tentativi, voi cosa ne dite? Ne vale la pena? C'è qualcosa in cui tentereste sempre e comunque o situazioni in cui non vi buttereste più?"

APPUNTI:

aggiustamento percettivo da esposizione, per questo lo si consiglia non rendendosi conto che a volte non succede

ultima modifica il: 06-12-2017 - 12:07:19
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