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 Cos'è la religione?

(il clero tramite la religione cerca di costruire un fedele bigotto, ma senza che sfoci nel fenomeno estremo

il clero è una struttura organizzata e con guadagno di potere economico e politico che dei religiosi costruiscono per sfruttare l'effetto della religione sulle persone che in quel luogo ci credono

collegamento fra setta e religione)

La religione è una delle possibile dimensioni spirituali dove per spirituale si intende qualsiasi risposta la persona si dia alla domanda "perché esistiamo".

Si definisce religione quella strada spirituale che spiega la nostra esistenza tramite un Dio o più dei che hanno creato tutto. 

Perché allora questa parola è rossa? Perché tutte le religioni sono una invenzione dell'uomo, basta leggere i testi per scoprire che sono pieni di incoerenze e sono frutto di uomini che sono vissuti in quel momento storico, riversando i limiti scientifici e tecnologici del tempo.

Chiunque abbia un minimo di spirito critico leggendo e osservando le religioni si rende conto che sono un sistema ingegnoso con cui un gruppo di uomini ha dominato su altri arricchendosi e acquisendo potere.

Il soggetto che si rende conto che le religioni tutte sono una cazzata viene definito agnostico, cioè un soggetto che si rende conto che un Dio può esistere ma che al momento non lo possiamo conoscere e che le religioni non aiutano minimamente nella reale conoscenza di come il mondo sia creato.

Chi segue la religione è allora uno stupido? Non necessariamente, ad esempio chi è fanatico, si però invece se ci si approccia alla religione rendendosi conto di ciò che è, dei suoi limiti, della sua finzione ma usandolo come uno strumento di integrazione potrebbe usare questo strumento in modo intelligente.

Vuoi o non vuoi le religioni hanno creato una serie di realtà differenti che non si producono socialmente, con un testo di riferimento che dice come vivere, se un soggetto si rende conto che la sua visione del mondo è in linea con quella proposta dalla religione ha tutto da guadagnarci avvicinandosi a quella religione per entrare in una cultura dove si trova a suo agio, con persone con una visione molto simile alla sua.

Ma esattamente una religione cosa è?

Affinché si possa definire religione è necessario che esistano tre specifiche caratteristiche:

- contiene delle informazioni che spiegano la natura dell'uomo la sua provenienza e la sua destinazione (dimensione spirituale), un testo o una raccolta orale a cui si fa riferimento che spieghi il Dio e sopratutto cosa fare per stare con lui una volta morti;

- viene seguito da un numero di persone sufficiente alla costruzione di strutture e luoghi di culto, elemento fondamentale sia a livello simbolico (che a sua volta è un bisogno per chi segue tale religione) altrimenti si parla di setta;

- nasce in modo spontaneo ovvero è la conseguenza non solo di un bisogno spirituale ma in esso confluiscono una serie di bisogni umani fra i quali spicca quello dell'appartenenza, ed è questo a rendere la religione complessa in quanto in essa vi si ritrovano una serie di bisogni. Cioè sono le persone stesse a ricercare le religioni come strutture in grado di soddisfare il loro bisogno spirituale e altri bisogni umani. La religione risponde cioè a diversi bisogni come quello di appartenere, di avere certezze, di avere indicazioni su come vivere, etc...

 

 

 

Elenchiamo altri "come" si vive l'esperienza religiosa:

 

- ateo, il soggetto è convinto e crede fermamente che non ci sia alcun Dio e sulla base di questa convinzione trovando la sua spiritualità in altro come ad esempio nella scienza. in alcuni casi l'ateo potrebbe nascere dalla constatazione delle "bugie" delle religioni e per questo dedurre erroneamente che non esista alcun Dio. Un ateo per definizione è un soggetto che non crede nell'esistenza di un Dio a prescindere o meno delle religioni. L'ateismo è logicamente errato, nessuno al momento può avere la certezza che non esista un Dio creatore;

- teista, il soggetto è convinto che esista almeno un Dio, cioè un'entita creatrice e quindi ne insegue la conoscenza. In sintesi ogni persona che crede in una religione è una persona teista, cioè una persona che credendo che possa esistere un Dio lo ricerca tramite le religioni. Il teista non necessariamente segue la strada religiosa infatti si definisce deista (si faccia attenzione alla D)  un soggetto che crede in Dio ma si rende conto che le religioni attuali hanno una validità nulla;

- panteista, il soggetto crede che Dio corrisponda all'universo stesso e che quindi sia costituito da ogni cosa. Come se ogni cosa esistente fosse una piccola parte di questo tutto che chiama Dio, in pratica definisce Dio come l'energia e la materia che ci circonda. Non c'è una figura creatrice e non c'è un inizio c'è solo un Dio e quel Dio è tutto quello che c'è. Un panteista quindi non crede alle religioni e nell'entità di un Dio creatore. La visione panteista si potrebbe definire come un "sentimento nei confronti del tutto in quanto il tutto è il dio stesso" e si distingue nettamente dall'ateo che vede l'universo come un prodotto frutto di reazioni ancora sconosciute all'uomo.

 

Le persone religiose possono essere a loro volta suddivide in due tipi:

- fondamentalisti, leggono il testo di riferimento e lo seguono alla lettera;

- modernisti, sono soggetti che più o meno intenzionalmente prendono la religione (specialmente perché non ne conoscono i fondamenti) e la adattano alla loro visione prendendo quindi solo i punti che percepiscono come utili. Il modernismo si basa prevalentemente sulla riprova sociale, i vari modernisti si fanno forza fra loro e si convincono che la religione possa essere come dicono loro, una sorta di riformismo spontaneo di gruppo.

 

Il modernismo spiega perché alcune religioni non spariscano ma si evolvano, dove la stessa religione si modifica o diventa permissiva, un esempio è quello in cui il cristianesimo al giorno d'oggi si sta rilevando più tollerante nei confronti dell'omosessualità, cosa che in un'ottica fondamentalista andrebbe bandita.

Il paradosso del modernismo è che il soggetto imparerà la religione dagli altri, probabilmente altri modernisti che faciliteranno questo processo di "vivere la religione a modo proprio".

Prima di dialogare con un religioso è necessario prima comprendere se sia un fondamentalista o un modernista, perché mentre con il fondamentalista si può instaurare un dialogo in quanto c'è una base condivisa, con il modernista si discute con la sua visione della religione e basta.

La religione che un soggetto sceglie è favorita dall'omologazione, se nasce intorno a persone cristiane è probabile che poi sceglierai la religione cristiana per rispondere ai bisogni e desideri spiritualistici.

 

Perché le religioni sono diventate così diffuse? Perché rispondo a due bisogni di base:

- la paura della morte, la religione aiuta i soggetti più sensibili a non soffrire per la perdita di persone vicine, per la loro fine, etc..;

- il bisogno di integrazione, la religione aiuta a creare ambienti in cui c'è una vicinanza culturale stretta, se la pensi in quel modo è praticamente matematico integrarsi.

 

Questi elementi ci fanno capire che esistono prevalentemente tre tipologie di persone religiose:

- religioso in remissione, il soggetto ha ricevuto un'educazione religiosa ma con il tempo la sta mettendo in discussione e la sta eliminando in quanto è cresciuto con una personalità che non ne ha bisogno e che anzi potrebbe vederla perfino come un fastidio, percorso che terminerà con il non essere più una persona religiosa;

- religioso credente fanatico (detto anche solo credente), è un soggetto che crede ciecamente a ciò che gli è stato insegnato o al testo fondamentalista che ha studiato, il credente appare può apparire quindi profondamente differente da un altro credente anche in una stessa religione per questo "problema" del fatto che se l'educazione è avvenuta per via orale ci saranno comunque incomprensioni, distorsioni involontarie, specialmente di generazione in generazione. Quindi da una parte c'è il credente fondamentalista che avendo studiato il testo e probabilmente facendo riferimento a figure sacre di riferimento è uno stampo "quasi preciso" della religione in cui crede e poi invece c'è il credente non fondamentalista che può apparire distante dalla religione stessa quanto più la sua religione è stata tramandanta solo per via orale e quanto più distante da figure di riferimento. Fondamentalismo vuol dire solo "fare riferimento al testo"  e quindi una persona che conosce in modo accurato il testo ed è un punto cruciale per rimanere vicini e avere un comportamento simile fra ogni persona che segue tale religione, fondamentalismo non va confuso con il comportamento critico o acritico in quanto ci possono essere persone che invece di essere credenti sono critiche e quindi anche se conoscono il testo essendo state fondamentaliste poi comunque lo hanno criticato e cambiato (cosa che verrà spiegata meglio nel prossimo punto). Pensate alla religione cristiana, quasi nessuno legge più la bibbia o discute e chiede consiglio al prete (che è la figura di riferimento) e quindi è probabile che i suoi insegnamenti siano distanti anche se comunque crede ciecamente ad essi. Questo ci ricorda perché per alcune religioni puntino così tanto al fondamentalismo e al testo;

- religioso critico, a differenza del credente acritico si avvicina alla religione ma "di testa propria" e quindi lo fa con metodo critico, probabilmente questo soggetto si rende conto anche di "religione come prodotto dell'uomo" ma nonostante tutto si avvicina ad essa per dei bisogni come quello di certezze di una linea guida comportentale ma anche avere comunque delle certezze e autoconvincersi per comodità di alcune cose che abbiano una dimensione spirituale (anche qui il soggetto può partire o dagli insegnamenti o dallo studio di un testo e quindi si parla di religioso critico fondamentalista o religioso critico non fondamentalista). Il religioso critico comunque inevitabilmente distanziandosi e elaborando la religione che segue non può aspirare ad un'appartenenza totale, cosa che comunque non sembra essere di interesse a queste persone. Il religioso critico arriva ad avere una propria visione di quella religione che potrà poi essere condivisa anche da altre persone. Probabilmente le varie "sub religioni" che sono nate nel corso dei secoli sono nate proprio in questo modo dove un soggetto rielaborando la religione e manifestando questa sua rielaborazione ha trovato seguaci che si sentivano più vicina a quella versione. Questo spiegherebbe perché le religioni tentino di scoraggiare arrivando perfino a punire il comportamento critico in quanto indebolisce il potere di tale religione sia da un punto di vista numerico sia per quelle persone che esercitano un potere tramite la religione stessa. La critica come avviene? In diversi modi, innanzitutto al critica non va intesa come una componente fissa o attiva ma anche di qualcosa di casuale o di necessario. Pensate ad un soggetto che abbraccia la religione cristiana e in ogni punto che percepisce como scomodo come "la non accettazione dell'omosessualità" viene modificata definiendosi ad esempio come un cristiano che invece accetta l'omosessualità e che secondo lui "così è giusto e quello è il vero essere cristiani". Ci sono soggetti che fanno critiche e modifiche per lo più di comodo, altri che invece fanno una critica più costante e così via. In linea di massima qualsiasi persona sia conscia di aver fatto anche solo alcune modifiche alla religione che segue è da definirsi come un religioso critico di comodo. Un religioso critico potrebbe arrivare ad un determinato momento anche a scegliere di non accettare più tale religione e quindi entrare in un vortice di remissione o per accantonare la religione in sé o per andare da altre religioni.

 

 

 

I danni della religione sono direttamente collegabili alla religione stessa, ad esempio sono evidenti i danni che la religione cristiana ha sulla liber sessuale specialmente femminile, quante donne temano lo stigma della facile o della puttana, etc...

Questo sito promuove la laicità totale, le religioni possono esistere ma nessun bambin deve essere educato da piccolo, se lo desidera inseguirà una religione in autonomia quando crescerà. 

Rendere illegale quindi l'indottrinamento di qualsiasi bambino alla religione.

 

 

Distinguere la religione dalle persone religiose

La religione non ha potere totale sui religiosi. 

 

 

La religione e la questione politica

Come già detto nel corso dell'articolo la religione è qualcosa di complesso e parte di questa complessità deriva dal fatto che parte dell'uso fatto della religione ricade nell'aver sfruttato da parte di alcune persone questo mezzo come forma di potere e come mezzo politico, le traccie di questo lo si può trovare nell'analisi della logica di alcune regole che lasciano trasparire il perché siano state costruite. Un esempio politico lo si trova nel "venerdì si mangia pesce" in modo che il soggetto variando la dieta abbia una migliore qualità esistenziale e dia anche lavoro ai pescatori, etc..

 

 

 

 

APPUNTI:

 

Non confondere l uso della religione come mezzo politico e religioso dal motivo per cui la religione come prodotto dell uomo, religione  in sé è da considerarsi come un fenomeno spontaneo, cioè che nascerebbe a prescindere per rispondere a specifichi bisogni dell uomo. 

 trovare in modo analitico i vari bisogni che hanno spinto alla formazione di religioni

L'evoluzione da teismo a deismo, come credere in Dio senza credere nelle religioni.

 

 

- religioso credente/acritico

- religioso critico

- credere in un possibile creatore di tutto attualmente inconoscibile;

- panteismo;

- agnosticismo.

Qualsiasi altro approccio diverso da questo è da considerarsi errato.

 

Tutte le risposte sulla religione cristiana le trovate qui http://rispostecristiane.blogspot.it/

DA INTEGRARE

 

 

 

 

Cosa vuol dire laico? La funzionalità nel tenere fuori la religione fuori da determinate cose 

 

 

 

"Fino a quando la paura sarà così diffusa, le religioni continueranno ad esistere". La religione è un mezzo di manipolazione che si basa sul dubbio e la relativa suggestione sul concetto di Dio. Tramite regole e istituzioni si riducono milioni di persone ad essere schiavi tramite la paura che va a forgiare parte della morale e dell'etica nell'ottica della religione stessa. Dio può esistere come non può esistere, ma le religioni sono una illusione che fa comodo a tutti quelli che comprendono il vantaggio di sfruttare le persone che non hanno la possibilità di comprendere di essere delle pedine illuse. L'AB considera religione e Dio come due concetti separati e li tratta in modo distinto. Conviene spegnere la religione, spegnendo il dubbio su Dio (si legga l'articolo su Dio). L'unica scelta razionale è l'agnosticismo indiretto DA MODIFICARE, non c'è il tempo di pensare ad un Dio lontano che non è mai apparso, se non nella mente di persone manipolatorie che hanno costruito imperi sulle paure delle persone, il tempo che ho a disposizione lo investo nella indipendenza e nella felicità. Non mi interessa Dio mi interessa essere felice e razionale. Alla scommessa di Pascal io rispondo che non ho bisogno di scommettere perchè non ho paura ne' dell'infinito ne' delle chiacchiere religiose. La religione quindi è anche un metodo discriminativo per selezionare le persone che ho intorno, chi è religioso non entra nel mondo da amare perchè non siamo compatibili (non è tollerabile).

ultima modifica il: 12-12-2019 - 13:45:21
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