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Cos'è la fortuna?

La fortuna esiste e ha un impatto maggiore quanto più il soggetto vivrà di aspettative e in modo passivo, viceversa la fortuna avrà un impatto nullo nel soggetto attivo e costante, perché per quante cose negative e casuali possano accadergli nel tempo raggiungerà a prescindere dalla fortuna e dalla casualità ciò che si è posto.

La fortuna altro non sono che eventi casuali (cioè impossibile da prevedere in una realtà complicata) che si manifesteranno all'improvviso sia a favore che contro il soggetto, avvantaggiandolo o svantaggiandolo nel corso della sua esistenza.

Quando lo si può prevedere è ancora da considerarsi come fortuna? No, l'utilità di questo termine sta proprio nell'evidenziarne l'impatto inevitabile che avrà sull'esistenza del soggetto proprio per non essere riuscito a prevenirlo e quindi in base a come gestirà l'evento quando si manfiesterà sia che sia contro che a favore.

Non esiste la fortuna, esiste la ripetizione.

Se c'è anche una piccola probabilità di successo, ti basterà continuare a lanciare i dadi per farla uscire, forse non uscirà, ma avrai fatto l'unica cosa possibile per farla riuscire, ovvero tentare fino a quando hai energie e tempo.

 

[Aggiungere collegamento con casualità]

Termine da spegnere, la fortuna fa parte del fenomeno della superstizione.

«Cominciamo col dire che la fortuna non esiste. Esistono al massimo variabili favorevoli o sfavorevoli. La cosiddetta fortuna è il risultato di ciò che abbiamo seminato e la sfortuna di tutto quanto non abbiamo saputo prevedere...» (cit. Enzo Ferrari  )

Una frase comprensibile anche se comunque va considerato il fatto che il prevedere le variabili negative non è un obbligo, quando queste non si riescono a prevedere si possono comunque affrontare e gestire ritornando nell'ottica che a prescindere da quello che capita se una persona desidera realmente qualcosa la ottiene nel lungo periodo.

L'uso di questo termine rivela il fatto che una persona non sa analizzare la realtà, non riesce a prendere un fenomeno ed un particolare stato ad esso associato per capirne le dinamiche e quindi utilizzare il concetto di fortuna è anche un modo di evitare questo limite, quindi non necessariamente va ricondotto ad un "riduco tutto alla fortuna così mi spiego il tutto più velocemente" ma potrebbe essere anche che la persona non sa nemmeno come analizzare e capire le dinamiche nelle sue variabile, nei suoi effetti, etc..

Invece di usare questo termine e pensare in termini di sfortuna o fortuna inizia ad analizzare le variabili in gioco, gli errori, ciò che poteva essere simulato (preveduto) e cosa no, guardando un fenomeno da ogni punto di vista temporale possibile senza ridurre ma guardando la situazione da un punto di vista più approfondito possibile, solo così si può capire realmente qualcosa ed usare queste informazioni in modo valido ed accurato sia in termini di intervento ma anche in termini di "esperienza e conoscenza" per il futuro.

 

Per approfondire si legga:

- variabili avverse;

- variabili facilitanti.

 

 

la fortuna esiste su scenari singoli, dove il soggetto in base alle circostante può ottenere vantaggi e risultati. COsì come esiste la sfortuna. Ma questo concetto cessa di esistere nel momento in cui il soggetto entra in una dinamica di costanza, persistendo nella crescita e nel progetto per avere ciò che desidera, i risultati in questo caso non saranno più dati dalla fortuna ma dalle energie spese del soggetto.

ultima modifica il: 11-02-2021 - 16:41:01
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