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Cos'è la scuola?

 (repulsione scolastica)

andare a bene a scuola è indicatore di intelligenza? No, nel migliore dei casi solo parzialmente. Andare bene a scuola ci indica solo una costanza nel soggetto nel studiare e nel aver capito (parziale intelligenza adattativa all'ambito scolastico) cosa vuole sentirsi dire ogni professero per prendere un buon voto.

Chi va meglio di altri a scuola non è perché è più intelligente in senso assoluto, ma solo perché investe più tempo o è più efficietne nel fare costantemente tutti i compiti e gli studi necessari per andare bene.

 

metodo musk

 

Prima di tutto Musk ha messo in soffitta l'idea che bambini di età diversa debbano essere divisi in classi diverse, e li ha messi tutti insieme. Il primo motivo è che così facendo l'ambiente in cui i bambini vengono inseriti è più simile a quello della vita reale, in secondo luogo perché i bambini più piccoli possono imparare dai più grandi per imitazione. L'idea per la verità è già proposta anche in Italia da molte scuole materne come per esempio quella di mia figlia, ma alle elementari non si è mai vista una cosa simile.

Se state pensando che i "grandi" sarebbero penalizzati nell'insegnamento siete in errore, perché ciascun alunno seguirà un programma personalizzato.

class="image-inline">L'altro colpo di genio di Musk è cestinare il metodo d'insegnamento basato sui programmi ministeriali, introducendo al suo posto il learning by doing: si stabiliscono obiettivi concreti (per esempio la costruzione di un oggetto) e si svolgono tutti i passaggi intermedi per raggiungerli, risolvendo i problemi che si presentano di volta in volta e apprendendo tutte le nozioni teoriche e pratiche che servono allo scopo.

Musk ha spiegato che "alcune persone amano le lingue, altre la matematica o la musica e hanno diverse abilità in tempi diversi. Per fare formazione ha più senso soddisfare le attitudini e le capacità di ciascuno". Per dirla alla Elon Musk, l'importante è "insegnare mediante la soluzione dei problemi […]". Ha spiegato che l'approccio tradizionale per insegnare a conoscere i motori sarebbe quello di fare corsi specifici sugli strumenti da usare: uno sui cacciaviti, uno sulle chiavi inglesi; ma secondo Musk così facendo è molto difficile spiegare i concetti. Basta far vedere il motore e chiedere agli alunni di smontarlo. A quel punto accadrà una cosa molto importante: capiranno immediatamente l'importanza degli strumenti e come si usano".

Poco importa che sia in corso il secondo anno scolastico di Ad Astra. L'importante è la filosofia di base: cosa ne pensate di queste idee, credete che questa potrebbe essere la direzione da seguire in un'eventuale riforma del sistema scolastico?

 

DA RIVEDERE

Prima di rispondere alla domanda cos'è la scuola conviene parlare di un fenomeno che si assiste quando ci si avvicina alla crescita personale.

Si nota che molti autori si scaiano contro lo scuola, ed è facile attaccarla la scuola, dato il "fallimento" vistoso, gli stessi studenti si rendono conto che la scuola abbia notevole falle, non serva quasi a nulla in diversi settori, e quei settori in cui invece è fondamentale vengono anch'essi trattati in modo fallimentare.

Con questo attacco però si fa un errore, quello riduttivo, errore che per lo più è dato dal fatto che non specificano che la scuola non è la causa ma una concausa, quindi si finisce per trovare un unico "colpevole", quando non è l'unica causa.

La scuola potrebbe essere visto come l'ultimo baluardo per porre fine ad un fallimento educativo che inizia dalle mura domestiche, cosa che non accade, e la scuola diventa un contributo al fallimento educativo.

E qual'è la variabile più determinante del fallimento educativo che poi ritroviamo nel fallimento scolastico? Lo studio, o meglio la mancanza di un approccio allo "studio funzionale", cosa che statisticamente si traduce nell'assenza di consapevolezza specialmente in campi come quello esistenziale e matematico/statistico, cosa che si arriva ad estendere perfino all percorso formativo e specialistico..

Cioè la persona acquisisce una visione e metodi di studio che non solo non sono efficaci ma possono rilevarsi disfunzionali, da qui infatti si possono distinguere due tipologie prevalentemente:

- la prima che "odia" lo studio come dovere, si oppone al sistema.

- la seconda che invece trasforma il "dover" studiare, in nevrosi, inizia a trarre gioia dal voto, dalla gara scolastica, dai voti, dall'approvazione che ne riceve.

Come già accennato, paradossalmente in entrambi i casi le persone "perdono":

- perdono perché dimenticano ciò che hanno studiato

- perdono perché finiscono per "odiare" lo studio e smettono di studiare

- perdono perché il loro metodo di studio altro non è che un metodo di memorizzazione, non comprendendo cosa sia lo studio funzionale

 

Proprio per il terzo punto l'AB ha ridefinito lo studio, parlando di questo fenomeno di confusione fra studio e memorizzazione (si legga studio per approfondire).

Come dare torto a chi "odia" lo studio, che altro non è un "dover memorizzare"? Ma purtroppo senza alternative perdono comunque, mentre statisticamente chi trasforma il dover studiare in nevrosi (mi piace anche), si ritrova con il metodo della memorizzazione con tutte le conseguenze del caso, ingurgitano una serie di nozioni senza metodo, senza coerenza, senza validare le fonti, cadendo nella confusione dell'eclettico e in numerose credenze illusorie come:

- il voto rappresenta con certezza ciò che io valgo nella vita, quindi se uscirò con il massimo dei voti sarò il migliore

- la scuola è fondamentale senza non vai da nessuna parte

- ciò che sto studiando è la verità assoluta

Questa persona tendenzialmente tenderà a perdere doppiamente, da una parte per la confusione dell'eclettico dall'altra per tutte queste illusorie su cui ha fondato la nevrosi, ma che poi potrebbero portarlo ad una realtà amara da digerire.

 

Quello che si evince da tutto questo è che lo studio sia qualcosa di "puramente" scolastico, cosa che inizia ad essere messa in discussione "relativamente" tardi, ma che fa da credenza base per tutta l'adolescienza per la maggiorparte degli alunni, quando si può evitare di studiare non si studia, ma basterebbe citare l'aforisma "tutti noi abbiamo un cervello ma nessuno pensa a leggerne il libretto delle istruzioni" per rendersi conto che alcuni studi sono necessari, chiunque comprenda la convenenienza di ciò si rende conto di quanto sia paradossale preferire evitare di studiare nel campo esistenziale ad esempio.

 

La domanda quindi è, perché le persone credono che si studi solo a scuola? La risposta è da ritrovarsi in ciò che si è accennato ad inizio articolo e quindi nel fallimento educativo, nel fatto che esistiamo in un periodo di medioevo tecnlogico, i nostri stessi genitori sono così, persone che non comprendono cosa sia lo studio funzionale, e come possono quindi i "figli" ricevere questo insegnamento? Un'intera generazione nelle sole mani di un sistema scolastico che non solo non è in grado di fare le veci di genitori fallimentari, ma è fallimentare egli stesso, cioè non è in grado di insegnare a vivere, e quindi far comprendere agli "alunni" cosa sia lo studio, andando oltre il dovere, cosa che non accade.

Prima di cadere in confusione e/o errori riduttivi conviene scindere la scuola in due parti:

- quella di formazione generale/esistenziale

- quella di formazione specifica

 

Per la prima è una "tragedia", questa è la parte di scuola in cui manca lo studio delle fallacie, lo studio del ragionamento, lo studio della matematica della fisica della storia di base, cioè discipline che sono riconosciute oggettivamente come "necessarie", ma non finisce qui perché non si danno metodi, non ci sono persone che siano in grado a loro volta di insegnare a vivere agli alunni;

sintetizzando si parte a razzo con il "dover studiare" senza dare alla persona metodi di studio, né metodi di come pensare efficaciemente.

Mentre per la seconda tipologia di scuola la situazione aumenta notevolmente di efficacia, per due motivi prevalentemente il primo è la possibilità di scelta, cioè una persona per la prima volta può scegliere se andarci o no, venendo meno un obbligo, il secondo è che c'è un "piacere di base", qualcosa che potenzialmente attrae, e può diventare passione, può essere più ricercato.

Questo fa si che le possibilità che una persona, anche se a compartimento stagno, comprende cosa sia lo studio aumentino notevolmente.

Cosa vuol dire a compartimento stagno? Che nell'ambito specifico, ad esempio chimica, fisica, matematica, lettere antiche, etc.. la persona inizierà a studiare nel senso efficace (cioè per come lo definisce l'AB), inzierà ad andare oltre ciò che viene insegnato, organizzare la conoscenza, trovera delle sue fonti, fare critica etc.. ma una volta finito di studiare l'argomento specifico in tutto il resto continuare a seguire l'etica, fare gli stessi errori di ragionamento, trovare poche autorità, cioè la persona diventa il "genio", che continuerà a non essere in grado di applicare lo studio al campo esistenziale e divenatare un "campione di vita" rimanendo ad esempio "un campione di chimica che sopravvivere".

 A questo punto possiamo fare un approfondimento, sul possibile percorso che il "nevrotico scolastico" avrà, tracciando diverse strade:

- la persona affronterà la formazione specifica allo stesso modo di quella generale, puntando esclusivamente al voto, per poi sperare di trovare un datore di lavoro che consideri esclusivamente il voto scolastico, attestati vari, etc..

- la persona alla fine della formazione generale arriverà a identificare una passione, un ambito in cui andrà oltre il voto, quindi la nevrosi verrà meno per trasformasi in passione specifica, quindi diventerà un genio

- la persona alla fine della formazione generale inizia ad accusare dei colpi dal principio di realtà, inizia a vedere che alcune credenze sul voto sono illusorie e potrebbe quindi perdere la nevrosi ritrovandosi quindi a far parte della tipologie di persone che odiano lo studio e scelgono la strada dell'ignoranza, ma con ritardo.

 

A questo punto è possibile analizzare la scuola e elencarne tutti gli errori:

- mancanza di studio sul "come pensare efficacemente", e mancanza di insegnamento di metodi di studi

- la doverizzazione sullo "studiare/memorizzare", pena voto basso, insuccifienza, bocciare, disapprovare

- l'errore nel dettaglio viene punito, alimentando paure e paranoie, e impedendo parte della crescita

- gli alunni vengono messi in gara fra di loro e non viene proposta né incentivata la collaborazione

- viene alimentata la rigidità mentale, perché viene proposta la memorizzazione di un'unica fonte che viene presa per autorevole, e la critica stessa viene vista come qualcosa da "punire", il professore parla e dice "sempre la verità".

- il campo esistenziale è completamente trascurato, campi che invece l'AB tratta in modo approfondito come, consapevolezza, emotività attiva, saggezza, faccie, ragionamento efficace, programma esistenziale, etc..

 

La scuola è un mezzo medioevale, quando questo mezzo raggiungerà l'efficacia minima di insegnamento alla vita, alla potremmo uscire da questo medioevo che viene tramandato di generazione in generazione fatto di un'etica rigida e "anti studio", la scuola impara a leggere e scrivere, fa sprecare un'enormità di tempo a memorizzare cose che poi verranno dimenticate, e sforna poche persone utili alla società e poco a loro stesse perché continuano a sopravvivere, sarei curioso di sapere quanti geni escono ogni 100 alunni che poi non studieranno funzionalmente niente.

 

DA RIVEDERE

 

Cos'è l'università dei prenditempo e della decisione

Cos'è la scuola? L'errore più rilevante nel sistema scolastico odierno è l'assenza di raziologia. Cioè agli alunni non viene insegnato a ragionare senza fare errori e non viene insegnato ad essere emotivamente attivi. Per fare dei semplici test basta andare da un laureato con 110 e lode o un diplomato con 100 e chiedergli di elencare le fallacie, ti risponderà che non gliel'hanno insegnato o non era incluso nel suo percorso di studi, peccato che sia una delle cose più necessarie per la sua esistenza.

 

Punto di vista sulla scuola http://www.mindcheats.net/2012/12/studente-mediocre.html

ultima modifica il: 16-11-2018 - 19:08:17
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