Cosa è la debolezza?

Nel linguaggio comune il termine debolezza tende a produrre fraintendimento a causa dei diversi significati attribuiti, elenchiamoli:

- debolezza come sinonimo di stanchezza, intendendo un esaurimento fisico di energie più rapido rispetto alla media definendo debole quella persona che a livello di energie (per un problema genetico o di crescita) tende ad esaurirle prima di altre persone, si pensi ad una persona che non si alimenta correttamente, che è anoressica o ha problemi di salute. ;

- debolezza per intendere il fenomeno dell'emotività e dell'intemperanza, dove si definisce debole quella persona che non riesce ad opporsi minimamente alle emozioni che prova, ad esempio un uomo che piange e che per questo viene etichettato debole o una persona che si arrende perché soffre;

- debolezza per intendere il fenomeno della fragilità inteso come parti della propria personalità che sono la causa di problemi e fallimenti, caratteristiche debole per intendere quindi difetti e mancanze nella personalità che la rendono inefficace;

- debolezza inteso come mancanza di assertività, dove la persona non è in grado di affermare ciò che le piace e ciò che non le piace finendo in balia degli eventi, anche quelli che non accetta;

- debolezza inteso come mancanza di motivazione, i problemi motivazioni che spingono una persona a non raggiungere alcuni obbiettivi che si pone;

- debolezza intesa come mancanza di coraggio, il soggetto in situazione di conflitto interiore tende a restare inibito, a "cacarsi sotto" e lasciarsi sconfiggere dalla paura. Debolezza intesa come farsi vincere dalla paura e non agire/reagire.

L'AB analogamente al concetto di forza propone lo spegnimento di questo termine sia per l'elevata confusione che vi è a carico sia perché rimanda inevitabilmente all'opposto del concetto di forza che non può avere una trasposizione chiara in campo esistenziale, sono concetti ripresi dal mondo fisico che creano solo confusione se portati nell'ambito dell'esistenza.