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- Ridirezionamento -
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Cos'è il ridirezionamento? Cosa si intende per ridirezionare?

Nella quotidianità questo termine non è diffuso e non è usato in campo esistenziale, l'AB se ne appropria per descrivere un fenomeno che non ha nome e per intendere quale sia il percorso e le azioni che la persona compie all'interno del fenomeno dell'accontentarsi (sempre ridefinito dall'AB).

Con il ridirezionamento la persona agisce sulla personalità per elimimanare tutte le regole e le aspettative costruite intorno ai suoi desideri per poter godere di ogni minimo piacere senza il bisogno di precise circostanze o senza considerarlo un piacere inferiore inferiore.

 

Il ridirezionamento compone un percorso lungo chiamato ridimensionamento, dove la persona agisce andando a ritroso eliminando tutto ciò che mentalmente ha costruito sui desideri, percorso che difficilmente si può iniziare se prima la persona non ha risolto la reale causa profonda che l'ha spinta verso questa "massimizzazione del piacere" barattando l'intensità per la difficoltà nell'essere soddisfatta, come a dire "di piaceri semplici e facili non so che farne, prerisco renderli più intricati, difficili da realizzare, ma che poi mi diano un piacere sconvolgente".

Di solito queste cause che spingono alla massimizzazione del piacere tramite un'impalcatura di aspettative e regole sono o il vuoto interiore o un'adolescenza di sofferenza o il romanticismo.

Il ridirezionamento è un percorso fatto di perché, di messa in discussione dove la persona si chiede "perché non riesco a godermi questo piccolo piacere? Perché ho bisogno di precisi comportamenti e circostanze? Perché nutro tutte queste aspettative?"

ultima modifica il: 17-10-2015 - 14:17:59
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