Cosa è lo stalking?

Si definisce stalker un soggetto che nonostante sia stato invitato espressamente più volte ad uscire dall'esistenza della persona questo abbia continuato a rimanere in contatto scadendo in un comportamento molesto.

Non si può parlare di stalking se non c'è una richiesta espressa da parte del soggetto di non avere più alcun contatto.

Attenzione a non confondere contatto con interazione, per contatto si intende anche solo il contatto visivo quindi lo stalker che pedina e segue i spostamenti del soggetto nonostante non interagisca sta comunque venendo meno alla richiesta da parte dell'altro di essere lasciato in pace.

Lo stalking si distingue per comodità su due livelli:

- stalking persecutorio, il soggetto si rende conto di essere seguito e ciò produce una serie di sentimenti negativi che portano ad uno scadimento significativo della qualità esistenziale fra paranoia e senso di impotenza per non riuscere a fermare questo comportamento. Quindi in questa forma di stalker il soggetto ha un contatto e a volte anche delle interazioni con lo stalker;

- stalking velato, il soggetto non si rende conto di essere seguito e quindi almeno apparentemente non problemi di alcun tipo almeno fino a quando non se ne accorge e si rende conto di essere perseguitato.

Per seguire non si intende necessariamente un seguire fisico ma potrebbe essere un fenomeno articolato che si basa sul seguire sul social network o parlare con gli amici della vittima per farsi dare informazioni.

Lo stalking è un reato e quindi la legge aiuta il soggetto che desidera risolvere questo caso di molestia facendo ricorso alle forze dell'ordine.

Lo stalking è comunque un problema anche perché questo comportamento è la spia di qualcosa di più profondo da parte dello stalker, il fatto che non accetti di aver perso l'altro o non accetti diverse cose lascia intendere che potrebbe arrivare a gesti ancor più pesanti e estremi.