Cos'è l'overthinking?

Si definisce overthinking quel fenomeno in cui un soggetto, intento a cercare di trovare una soluzione con il pensiero e il ragionamento, si ritrova a rimanere incartato, a provare spiacevole emozioni e rimanerne perfino danneggiato fra inibizioni e perdita di tempo.

Questo termine è preso in prestito dall'inglese e si traduce lettarmente in pensare troppo.

Non necessariamente il soggetto si rende conto di "star pensando troppo", alcuni soggetti potrebbero non rendersi conto del loro stile di pensiero, di cosa fanno, delle possibili alternative e lo subiscono come se fosse normale vivere e pensare così.

Perché questo accade? L'overthinking è di chi crede che con il pensiero si possa fare tutto, dimostrare tutto, capire tutto, quello che si definisce come fallacia apodittica.

 L'overthinking avviene in soggetti con una mentalità con scarse o nulle capacità scientifiche.

Uno degli errori che si commette frequentemente è quello di associare l'overthinking alla ossessione, ruminazione e rimuginazione. Questi sono fenomeni completamente differenti.

L'ossessione è un fenomeno umano inevitabile, le emozioni ci spingono a pensare ad una cosa, se siamo insoddisfatti è normale che l'elemento di insoddisfazione ci ritorni continuamente alla mente.

La ruminazione e la rimuginazione invece sono due fenomeni che si basano sul passato, sul tentativo di comprenderlo o di risolvere situazioni delicate e problematiche.

L'overthinking invece è di chi affronta la vita con la credenza illusoria che il pensiero sia lo strumento di eccellenza, che arrovellarsi la mente porti sempre a trovare la soluzione migliore quando in realtà non è quasi mai così.

Overthinking e rasoio di Occam.

Chi pensa troppo necessita maggiormente del rasoio di Occam, cioè dell'eliminare tutti quei pensieri fallaci basati su presunzione.