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- Dedizione -
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Cos'è la dedizione? Chi è una persona dedita?

Questa è una di quelle parole italiane che io definisco "impazzite". L'etimologia di questo termine significa sottomissione e veniva usata in passato ad esempio per intendere la resa a qualcuno.

Questo termine nel corso del tempo si è trasformato e ha preso un significato del tutto diverso, indicato come dedita quella persona che ha un'elevata motivazione per un obiettivo che si è posto.

Se volessimo forzare un collegamento etimologico è come se il soggetto si "arrendesse" con tutto se stesso a quella forza interna che lo spinge ad agire, non vi si opponesse al fatto.

Ma rimane un collegamento comunque forzato, sta di fatto che oggi dedizione è diventato un termine per descrivere la motivazione elevata di un soggetto.

 

La motivazione di un soggetto, come abbiamo già approfondito nell'articolo della motivazione, può essere di due tipi, una motivazione tesa a raggiungere un piacere, o una motivazione tesa ad eliminare un dolore.

La dedizione è solo del tipo positivo, mentre si parla di abnegazione quando un soggetto ha un'elevata motivazione a causa del dolore, del dovere.

Il soggetto è altamente motivato per dedizione o per abnegazione, non ci sono alternative, al massimo per tutte e due insieme. 

 

 

Il termine dedizione è importante perché ci aiuta a distinguere il soggetto motivato parzialmente o in minima parte da quello altamente motivato, solitamente un soggetto in stato di entusiasmo per qualcosa.

 

In palestra ad esempio vediamo quello che sta lì quasi per senso di colpa, per passare il tempo, perché spera che con un minimo sforzo di ottenere il fisico e quello invece dedito, che spinge al massimo, è contento di stare lì a dare il massimo, a sudare, muovere i muscoli, etc...

 

Attenzione a non confondere il concetto di dedizione con quello di costanza e diligenza.

La costanza ci dice che un soggetto nel tempo continua a fare quella cosa, un soggetto potrebbe essere dedito un giorno e non esserlo quello dopo. Il soggetto di diligenza ci dice come il soggetto è costante, se ha buchi o se invece la sua costanza è continuativa, non è altalenante.

Il massimo della costanza lo abbiamo in un soggetto diligente (non si ferma mai) e dedito, ogni volta dà il massimo.

Si potrebbe dire che una costanza (diligente) e la dedizione siano le chiavi del successo, inteso come il raggiungimento di un obiettivo, in qualsiasi campo.

 

Il negligente invece ha una motivazione così bassa e intermittente

 

 

Per approfondimenti si legga motivazione e costanza.

ultima modifica il: 19-07-2019 - 10:04:02
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