Cos'è l'ebrezza? Cosa vuol dire essere in stato di ebrezzo?

Si definise ebrezza quello stato di alterazione psichica indotto da sostenza psicoattive in grado di produrre uno stato di disinibizione e di aumentare il tono dell'umore inducendo un possibile stato euforico.

Questo articolo analizzerà l'ebrezza da un punto di vista esistenziale, approfonendolo e dandogli una visione differente rispetto a quella tradizionale.

Uno degli errori che si commette frequentemente pensando allo stato di ebrezza è quello di confonderlo con lo stato di ubriachezza.

L'ubriachezza è un'alterazione psicofisica significativa al punto che la coscienza del soggetto viene compromessa, l'io del soggetto è alterato.

L'ebrezza invece è tale solo e soltanto sé l'io è intatto, le uniche alterazioni sono quelle riguardo le inibizioni e(a prescindere che siano inibizioni positive o negative) e l'aumento del tono dell'umore.

Nell'ebrezza il soggetto è libero da catene acquisite con il corso della sua esistenza ma anche da catene biologiche, andando ad eliminare qualche freno che probabilmente è insito nella nostra stessa natura biologica.

La prima domanda che conviene porsi è, lo stato di ebrezza può essere accostato ad uno stato di totale disinibizione indotta da un percorso di crescita? Una risposta definitiva non esiste, ciò che è probabile è che quasi nessuno riesce a liberarsi completamente e totalmente da ogni inibizione e quasi tutti possono trovare una maggiore disinibizione nello stato di ebrezza.

Le sostanze psicoattive convivono da sempre con la storia umana, basti pensare alle popolazioni che fanno uso di birra da millenni, l'uso del vino o del tabacco.

Queste sostanze sono dei mezzi, possono essere usata male o possono essere usate bene, senza abusarne, producendo stati che migliorano la vita del soggetto.

Un esempio? Pensate ad una sera piacevole passata con gli amici, accompagnata da qualche bicchiere di vino che riscalda e anima la serata, che aiuta tutti ad essere più simpatici, divertenti e affabili.

Oppure pensate ad una serata con una persona che ci piace, a cui qualche bicchiere di vino ha aiutato ad essere più sciolti, divertenti e a fare delle mosse più "animali" che hanno reso il tutto ancora più eccitante.

Il punto è che nessuno sa esattamente come funziona il nostro cervello, ma chiunque abbia sperimentato queste sostanze e le ha sapute usare con intelligenza non può fare a meno di ammettere che usate in quel modo hanno arricchito l'esperienza umana.

Qual è la visione di questo sito sullo stato di ebrezza? Positiva, specialmente se integrata in una vita salutare in cui si fa un uso intelligente di queste sostanze, senza arrivare mai all'ubriachezza e usato solo per potenziare esperienze sociali.

Chi assume queste sostanze per sopperrire ad un vuoto o come scorciatoia per non affrontare le proprio inibizioni è un debole e non sta facendo un uso intelligente.