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- Paravalori -
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Cos'è un paravalore? Ho sentito l'esigenza di questo neologismo per descrivere l'esistenza di un fenomeno esploso in quest'ultimo periodo (decenni) causato dall'indebolimento della manipolazione etica media esercitata sulla popolazione, che ha lasciato spazio alla creazione di nuovi "valori" ma diversi dai "classici", che sono quelli che vengono inculcati direttamente come:

-lavoro

-famiglia

-matrimonio etc..

Questi paravalori a differenza dei valori non vengono inculcati direttamente ma si apprendono indirettamente per osservazione, per stime. In Italia uno degli esempi più eclatante potrebbe essere il paravalore dell'essere calciatore. Quanti bambini e adolescenti bombardati continuamente da messaggi inerenti al calcio, vedono la fama, il potere, i soldi di questi calciatori e creano il paravalore "essere calciatore". Basta chiedere loro cosa vuoi essere da grande? Un calciatore rispondono. Il paravalore quindi a differenza del valore si basa sulla stima, sull'ammirazione, sull'invidia, sul desiderare gli stessi "vantaggi" che hanno queste persone. Più o meno tutti i paravalori si basano su questo sistema di osservazione e si potrebbero ricondurre all'errore di desiderare ciò che non si può avere, ma amplificato.

 

Una della differenza fra paravalori e valori è che mentre i valori agiscono o per senso di colpa o per nevrosi (bastone e carota) i paravalori invece sono per lo più basati sull'attrazione, sul desiderio, ma non possono essere minimamente paragonati a passioni.

I paravalori sono come i valori, illusioni che esistono nella persona di chi li crea. La felicità è possibile senza ne' i valori ne' i paravalori.

Con la creazione dei paravalori assistiamo anche ad un fenomeno, quello del rigetto degli stessi, in cui persone che prima li creano e li "adorano" poi li respingono. Essi si creano in una fase adolescenziale dove il fallimento educativo è più accentuato, dopo l'esperienza potrebbe portarli ad un "ripensamento" e quindi si tenta di annientarli, ma a volte invano.

Ecco un esempio di una persona che tenta di rigettare i paravalori.

 

class="messageTitle">"Ci hanno fregati

class="messageBody">
Chi più e chi meno ci troviamo a criticare questa società basata sull'apparenza, dove contano solo soldi, bellezza, carriera, prestigio sociale. Poi ci stiamo male , ci sentiamo dei disadattati proprio perchè non veniamo accettati da quella società che tanto odiamo. Magari qualcuno dice "gliela faccio vedere io a quelli" e inizia a lottare per quelle cose che a parole, gli dovrebbero far schifo. Critichiamo e intanto rosichiamo perchè non abbiamo quello gli altri hanno, anche se quello che loro hanno a parole dovrebbe farci schifo.

Ma alla fine esistono davvero questi duri e puri che non cadono nella trappola in nessun senso? Chiedo perchè sento tante belle critiche ma poi le stesse persone lottano per avere in fondo le cose che disprezzano a parole."
I paravolori citati sono, apparenza, soli, prestigio sociale. E' evidente l'incoerenza di questa persona, spiegato come detto con il fatto che questi si creano in un periodo adolescenziale, di fatto ci sono conflitti alla cui base c'è una nuova personalità, che anche se non è matura è meno immatura di quella che ha creato i paravalori, comprende che non hanno senso ma non ha abbasta risorse mentali per rigettarli, per rinascere.
ultima modifica il: 17-10-2015 - 14:17:59
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