Chi è una persona schiva? Cosa vuol dire essere schivi?

Nel linguaggio comune il termine schivo tende a produrre fraintendimento a causa dei diversi significati attribuiti:

- schivo per intendere il fenomeno della riservatezza, cioè di una persona che in alcuni situazioni o con determinate persone "schiva le domande più intime" perché non desidera fornire alcuni dettagli di sé;

- schivo per intendere il fenomeno dell'evitamento, cioè di una persona che in alcune situazione "schiva le persone, schiva gli inviti, schiva degli eventi" perché determinate emozioni lo spingono ad allontanarsi da quegli eventi;

- schivo per intendere il fenomeno della vergogna anche in contesti "strani", dove ad esempio una persona tende ad evitare i complimenti o i giudizi positivi perché questi invece di suscitare in lui emozioni positive le generano negative;

- schivo per intendere un metodo di seduzione prevalentemente femminile in cui il soggetto femminile non tronca il tentativo di essere approcciato ma lo rende più difficile, aumentanto il livello di sfida e di "intrigo";

- schivo per intendere il fenomeno della diffidenza

L'uso più frequente che si fa di questo termine è sulla base del secondo significato dove le persone utilizzano questo termine per generare una "riduzione dell'entità del problema" dove il soggetto invece di definirsi evitante o sociofobico si definisce schivo come se in questo modo riuscisse ad autoconvincersi che è "entro i limiti della normalità".

L'AB proprone di spegnere questo termine e guardare alle cause senza cercare scappatoie o percorsi di autoconvincimento.