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- Errore -
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Cos'è l'errore?

(collegamento con cautela

fare degli errori collegati alla mancanza di autostima del soggetto che gli provocano dolore)

Si definisce errore qualsiasi azione, scelta o elemento che può portare al fallimento o a una diminuzione dell'efficacia verso un obbiettivo.

L'errore esiste in quanto il soggetto attua una regolazione non efficace. Nella competizione il soggetto potrebbe non ottenere nulla nonostante non abbia commesso errori in quanto l'altro ha un'azione maggiormente efficace, usando una regolazione degli eventi che vince sulla regolazione attuata dal soggetto per raggiungere la risorsa limitata.

Detto in altri termini se vi siete posti un obbiettivo e avete agito ma questo non è arrivato o non è arrivato come si era stabilito vuol dire che sono stati fatti degli errori.

L'errore è da ritrovarsi nella rappresentazione che il soggetto ha degli eventi, cioè come li ha visti, come li ha concettualizzati finendo per basarsi su regole non valide.

Da un altro punto di vista l'errore è indicatore di mancato adattamento.

L'errore non sempre è visibile, può essere trovato in tre modi:

- scoprirlo subito, la persona confuta se stessa e fa dei test e scopre quasi immediatamente l'errore;

- scoprirlo guardando gli effetti, l'errore inizia a produrre degli effetti che venendo scoperti aiutano a trovare l'errore stesso;

- scoprirlo solo a fallimento arrivato, la persona una volta che ha fallito si rende conto che ci sono stati degli errori e va alla ricerca di questi per trovarli.

 

Per alcune persone la visione del mondo potrebbe essere così distorta da non riuscire a comprendere la presenza di errori in casi di fallimento.

Trovare l'errore vuol dire fare un cambiamento dentro di sé, comprendere come le cose andavano fatte e quindi arrivare ad una ristrutturazione, seppur minima, della propria personalità e crescere. 

L'errore fa parte dell'essere umano, quanto più una persona cresce e si  migliora quanto meno errori farà (autoefficacia) ma l'errore va visto come parte dell'essere umano.

Qui scatta il primo paradosso umano dove alcuni soggetti vengono cresciuti con una formazione che li spinge ad evitare l'errore sviluppando un profilo evitante che si tramuterà nell'evitare la vita stessa.

La persona crescendo sa che gli errori sono collegati a possibili conseguenze negative, come fallimenti e sbagli e quanto più la persona è sensibile a questi due eventi quanto più si renderà conto della minaccia dell'errore.

Questo condurrà a due condotte:

- una perfezionistica, la persona sarà ossessionata dall'errore e quindi investirà risorse su risorse affinché questo non accada;

- una evitante, la persona si rende conto che il modo più rapido per non fare errori è non fare nulla.

 

Questo fa comprendere quanto sia fondamentale intervenire nella formazione di un soggetto affinché sviluppi concetti di autoefficacia e autoaffermazione e non avverta più il bisogno di fare di tutto per non fare errori, per non fallire o non sbagliare e al contempo sviluppi un rapporto positivo con questo concetto, vedendolo come una prospettiva di crescita e nient'altro.

Quando vedete qualcuno fare un errore non punitelo, ma al contrario parlategli, spiegateglielo e contribuierete al farne una persona migliore.

 

 

  

Si legga fallimento per approfondire.

APPUNTI:

La differenza fra paura di fare errori, paura di fallire, paura di sbagliare.

L'errore esiste solo quando si analizza qualcosa in base all'obbiettivo posto, qual è il collegamento con la razionalità? La razionalità pone l'accento sulla scelta, non sull'esecuzione e i relativi errori.

 

 

 

ultima modifica il: 24-11-2018 - 20:09:24
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