Cosa è un femminicidio? Cosa si intende per femminicidio?

Si definisce femminicidio un particolare tipo di omicidio che sia fatto a danno delle donne per motivi maschilisti.

Cosa sono i moventi maschilisti? Quei motivi che discriminano le donne in quanto tale, vedendole in un modo stereotipato e associando loro specifiche caratteristiche e anche comportamenti da seguire.

Il femminicidio accade frequentemente in medio oriente, sono lampanti i casi di donne che sono morte perché volevano chiudere il rapporto con il loro marito o lo tradivano e questo non era accettato a livello comportamentale e veniva giudicato punibile con la morte, oppure le donne lapidate nei paesi a religione Islam.

Questo termine è usato erroneamente per descrivere quegli omici che hanno invece come natura sentimenti di possessività e di acrimonia, ad esempio nel vedere la propria donna andare con un altro uomo.

Ora arriva la domanda "In Italia c'è il femminicidio?" Per l'AB c'è un secco no e se ci sono comunque sono pochi casi che si possono contare sulla punta delle dita. 

Un esempio di cronaca può aiutare a capire il perché, l'omicidio di Sara Di Pietrantonio una ragazza di Roma che è stata uccisa da un partner "estremamente possessivo".

Il movente di quel ragazzo è stato chiaramente la possessione e il non accettare che la propria donna potesse lasciarlo o potesse andare con altri, la questione non ha nulla a che fare con il maschilismo, non c'è una visione del "la donna non si deve permettere di avere questi comportamenti, la donna deve essere zitta e obbediente" c'è un uomo che per diverse cause ha provato emozioni così intense da sfociare in un comportamento in cui per non soffrire del fatto di aver perso il possesso su qualcosa di suo, ha preferito distruggere l'oggetto della sua sofferenza.

Quando questi uomini uccidono la loro donna il movente principale è l'orgoglio, in altri casi anche la vergogna di aver fallito, il giudizio degli altri che pesa su di loro nell'aver perso "la donna che poi si è messa con un altro", da qui la rabbia che a volte sfocia in raptus omicidi in altri in un omicidio premetidato come unico modo di liberarsi di quella sofferenza estrema, dal non accettare di aver perso qualcosa di proprio che sarà di altri, non accettare ciò che ferisce così tanto nell'orgoglio.

Il femminicidio è un fenomeno più complesso e di origini culturali che in Italia non ci sono più, quello a cui stiamo assistendo sono degli omicidi particolari accumunati da uomini che non riescono ad accettare o comunque a digerire quelle emozioni che provano a seguito della possessività e del senso di inferiorità che provano nell'essere buttati via, non accettano che il partner si rifaccia una vita o non sia più loro e trovano come unica soluzione per risolvere questa sofferenza interna come terminare l'esistenza di quella persona seguendo un ragionamento che potrebbe essere descritto come "se non può più essere mia almeno non sarà più di nessun altro" e in questo modo comunque trovano la "pace".

Non c'entra quindi la libertà della donna come genere femminile, c'è solo un partner che non accetta che venga lasciato da qualcosa che ormai vedeva come proprio.

Femminicidio potrebbe essere ad esempio l'uomo che uccide una donna (non necessariamente la propria) perché vuole avere delle libertà che pensa lei non debba avere, ad esempio una donna che esce nuda e per questo punita con la morte perché non doveva permettersi di farlo.

Questo tipo di omidicio si potrebbe definire come omicidio d'orgoglio o possessicidio, fenomeno che ha numeri più significativi da parte dell' uomo (che si manifesta anche con atti tesi a sfigurare la donna) ma c'è anche da parte di donne verso uomini. La differenza statistica potrebbe essere causata ad esempio dal fatto che le donne avendo meno testosterone soffrano mediamente di meno la possessività, oppure dal fatto che per le donne è più facile voltare pagina trovarsi un'altra persona da amare.