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- Intolleranza -
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Cos'è l'intolleranza?

Si parla di intolleranza per definire quel fenomeno in cui la percezione del danno supera eventuali motivazioni a tenersi ciò che non si accetta.

 

Si legga tolleranza per approfondire.

BOZZA

come si diminuisce l'intolleranza? Innanzitutto è necessario chiedersi se l'altro non sta accettando qualcosa a causa di un fraintendimento o se invece ciò che non accetta è reale.

In secondo luogo è necessario chiedersi "cosa posso fare affinché l'altro possa accettarlo" (sono motivato a sbattermi per aiutarlo a farglielo accettare?)

 

L'intolleranza in un bambino e il problema del fallimento formativo, intervenire affinché il bambino si adatti e accetti più cose nell'ambiente in cui si inserisce.

 

L'intolleranza è uno stato mentale e sentimentale che prova il soggetto nel momento in cui non accetta qualcosa. A questo stato possono seguire cinque risposte fra atteggiamento e comportamento:

- sopportazione, il soggetto non accetta ma al tempo stesso sceglie di non avere alcuna reazione, tenta di resistere a quelle emozioni per diversi motivi;

- pazienza, il soggetto nonostante non lo accetti sospende momentaneamente il suo comportamento in quanto pensa di agire in un secondo momento e più efficace;

- ostilità, il soggetto inizia a combattere ciò che non accetta;

- rassegnazione, il soggetto non lo accetta ma al tempo stesso si rende conto che qualsiasi opposizione sarebbe inutile, soffrendone di meno perché non ci sono più investimenti o pensieri tesi a cambiare ciò che non si accetta;

 

L'intolleranza può essere scorta dall'esterno tramite delle modifiche che il soggetto presenta nel comportamento e nell'espressione del volto, la più lampante è quella che gli inglesi definiscono "contempt" e che l'AB ha scelto di tradurre con risentimento e non con disprezzo.

 

 

La rabbia che posto trova in questa tesi? La rabbia è una delle possibili evoluzioni dell'ostilità dove il soggetto perdendo di lucidità inizia a manifestare un comportamento oppositivo (cioè che tenta di cambiare l'esterno) basato su impulsi.

 

 

L'intolleranza può avere manifestazioni parossistiche? Si, in quanto le emozioni che si provano potrebbero essere così intense da spingere il soggetto all'ostilità anche se nella sua mente sa quanto convenga sopportare o pazientare.

 

 

 

Qualsiasi opzione segua l'intolleranza viene considerata come qualcosa di insofferente, cioè una reazione del soggetto alla sofferenza che sta provando.

 

 

Intolleranza e lite

La lite ha due possibili dinamiche:

- la lite prosegue con un crescendo fino a quando uno dei due non potendo più reggere quella situazione si allontanerà come unico modo per porvi fine;

- la lite si sgonfia in quanto uno dei due capisce e finisce di esternare l'ostilità e l'altro lo seguirà dopo un po'.

 

 

Si parla di lite e non litigio per evidenziare il caso isolato, se due persone continuano per incompatibilità a produrre liti sugli stessi argomenti allora si parla di litigio.

La lite diventa diverbio quando scivola sul piano dell'insulto, mentre diventa battibecco quando scivola sul piano della dominanza e scattano dinamiche di orgoglio e superbia.

 

Elenco di disambiguazione:

opposizione

avversione

ostile

provocazione

risentito

arrabbiato

 

 

APPUNTI:

- triggered

sfruttare l'intolleranza per ricordarsi immediatamente che forse se non si accetta qualcosa è perché non la si è capita e quindi approfondire ancora meglio sospendendo l'intolleranza, un metodo che aiuta ad essere più pazienti]

 

ultima modifica il: 09-10-2018 - 18:30:06
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